giovedì 2 aprile 2020

RECENSIONE: “Anello d’ombra" di Alessandro Del Gaudio

Un eroe alle prese con le responsabilità genitoriali: nel libro che chiude la trilogia de “L’ombra di Big City”, comprendente “Metallo d’ombra” (2012) e “Lacrima d’ombra” (2014), troviamo il protagonista, Arsian, quarantenne, padre di Astrea e Arno, fratelli gemelli sulla soglia dell’adolescenza. Grattacapi che si aggiungono ad altri, provenienti dal passato. Alessandro Del Gaudio è autore di una vicenda di eroi, avventure ma soprattutto di travagli interiori tradotti su un piano metaforico che evoca le gesta di antichi eroi posti in parallelo a quelli contemporanei.
Ecco la recensione.




“Anello d’ombra”: la trama
Arsian, l'eroe proveniente dall'Anello che il mondo ha imparato a conoscere come Metallo d'Ombra, è un uomo di quarant'anni che deve confrontarsi con il difficile ruolo di padre. Lo abbiamo lasciato mentre confessa a Betty la sua identità segreta e lo ritroviamo con due figli, Astrea e Arno, fratelli gemelli eppure profondamente diversi. Ma il passato bussa alla porta del paladino di Big City presentandogli un conto salato: il Re Eterno sarebbe intenzionato a dichiarare guerra al mondo di superficie e a conquistare il pianeta. È forse per questa ragione che i fratelli di Arsian sono giunti fino a Big City? Per avvertirlo del pericolo? Oppure il conflitto tra l'Anello e la Terra nasconde una minaccia ben più terribile legata ad un'antica leggenda, che affonda le radici in un passato lontano, ai tempi in cui nacque il mondo stesso. 

La recensione
La materia fantastica è organizzata con grande precisione e puntiglio. La penna di Alessandro Del Gaudio traccia scenari diversi, tutti dotati di precise connotazioni ma anche capaci di ricollegarci a realtà del nostro mondo e a quelle di altri mondi possibili. Mi riferisco ovviamente ai mondi fumettistici che da Alan Moore ci proiettano in un Olimpo di eroi dai poteri straordinari. Eroi spesso in bilico tra l’ordinario della quotidianità (tra spesa, bollette, questioni famigliari etc.) e lo straordinario che non si può negare.

I personaggi, Arsian in primis, sono strutturati, e non hanno nulla a che vedere con una visione manichea appiattita. Sono figure a tutto tondo, alle prese con i propri conflitti interiori, umani nel loro essere dotati di qualità sovrumane. Proprio la conflittualità interiore, che entra in collisione con il sistema sociale vigente (micro e macro), ci connette alle dimensioni interiori e introspettive. Crisi, pensieri, itinerari dell’anima si svelano, intrecciando elementi metafisici e metaforici a quelli naturali.

I rapporti famigliari acquisiscono rilievo in rapporto all’identità di Arsian. L’eroe è prima di tutto un padre alle prese con due figli che stanno crescendo. È innamorato di Betty, un essere umano con cui condivide le criticità e le potenzialità di un rapporto a due. La dimensione famiglia non attutisce l’elemento eroico; al contrario, lo enfatizza, mettendo in luce fratture e complessi. Insomma… l’eroe non è l’uomo che non deve chiedere mai; al contrario è un individuo dotato di fragilità e alle prese con le domande della vita. Come accade a tutti noi.

“Anello d’ombra” non è un "blockbuster", anche se se ne colgono le influenze. Il romanzo richiama elementi e situazioni della mitologia: pensiamo soltanto alla discesa negli Inferi di Arsian; al tema del doppio che si propone, oggetto di trattazione da parte di psicanalisti di rilievo quali Freud. Pensiamo alla caduta dell’eroe, tema universale che porta a sviluppi e implicazioni da cui scaturiscono nuove suggestioni. Forza e fragilità: tutti gli eroi in un certo senso sono Achille, con i loro punti deboli; l’invincibilità è un’illusione, la conferma della morte degli dei contemporanei. L’autore fonde pop e classico, e lo fa con cognizione di causa, portando il racconto dell’eroe a un livello letterario che non odora di snobismo. La Justice League incontra e s’intreccia alla conflittualità umanissima di X-Men. Luci e ombre si alternano senza soluzione di continuità portando in auge la battaglia, intesa come gioco di equilibri universali. Bene e male non sono serviti sul piatto della banalità, ma fanno parte di una medaglia che è testimone di vita.

La penna di Alessandro Del Gaudio dispone con grande attenzione la materia fantastica e le numerose idee nel narrato. Il linguaggio non è mai sciatto, l’autore ha una scrittura elegante ma allo stesso tempo fluida; personale ma anche mirata a rendere con scrupolo ogni momento della narrazione in modo visivo ed emozionale.  La cultura fumettistica e quella letteraria si avvertono con forza. L’unico limite della penna è proprio l’eccesso di educazione: a volte l’impressione è che lo scrittore sia talmente ligio al controllo del narrato a discapito del ritmo narrativo che tende ad appiattirsi, in virtù del forte scavo psicologico. La parte delle azioni è un po’ sottotono rispetto alla tensione e alle aspettative del lettore. Così i colpi di scena non arrivano a sorprendere il lettore in maniera schiacciante.
Nei a parte, “Anello d’ombra” potrebbe dare spunto a una trasposizione cinematografica. Gli snodi narrativa sono limpidi e ben scanditi.

Per concludere
“Anello d’ombra” è un romanzo che unisce fumetto e letteratura. Lo fa con grande attenzione e una scrittura visiva e al contempo emozionale. Alessandro Del Gaudio è una penna piena di idee,  attenta, elegante e competente; a volte, forse, dovrebbe sporcarsi per dare forza al ritmo narrativo, ma per il resto ci sa tenere attaccati alla pagina.
Molto forte la componente introspettiva, tante le idee. Ci starebbe una trasposizione cinematografica… "Made in Italy”. Che ne dite? 


L'autore: Alessandro del Gaudio
Nato a Torino, classe 1974m ha diverse pubblicazioni all'attivo, tra cui "Il candore dei ciliegi" (2001), "Lungomare" (2002), Nancy (2009), "Tenebra Lux" (2018) (terzo posto Trofeo Cittadella 2019). "Anello d'ombra" chiude la trilogia de  “L’ombra di Big City”, comprendente “Metallo d’ombra” (2012) e “Lacrima d’ombra” (2014). Operatore culturale è attivo  in ambito educativo e culturale.

Scheda tecnica del libro
Anello d'ombra
di Alessadro del Gaudio
Genere. Fantasy
Anno: 2019
Casa Editrice: Il Foglio
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