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martedì 17 ottobre 2017

Nel Paese di Stranimondi: due giornate da ricordare

Alcuni dei libri DAE in esposizione
Due giornate da ricordare: sono quelle di Stranimondi, il festival del genere fantastico che si è svolto a Milano il 14 e il 15 ottobre. All'evento era presente anche la mia Casa Editrice, la HOW2/DAE con uno stand in cui gli autori e le autrici hanno potuto incontrarsi e incontrare lettori o papabili lettori/lettrici. Momenti di riflessione sull'editoria si sono alternati ad altri divertenti, tra chiacchiere, interviste, foto e le immancabili smorfie da Selfie con cui abbiamo cercato di lasciare un nostro segno social. Ma vado con ordine.



Parto eh?! Mi aspettate?
14 ottobre: si parte!

Destinazione: Milano. Ovviamente, non mancano nell'ordine: un ritardo, la coincidenza persa, l'attesa alla stazione di Verona Porta Nuova, le invettive placate da un guizzo della mia immancabile pazienza con l'aureola. L'arrivo a Milano è tranquillo, per un viaggio scandito dalle parole del mitico Lewis Carroll. La sua Alice mi infonde coraggio. E se non ci fosse stata Alice... non sarebbe mai nato il mio nuovo romanzo. Ma torno al mio racconto.
All'arrivo a Milano, mi fiondo in hotel. Giusto il tempo di sistemare la valigia, prendere le copie del romanzo da esporre e volare verso la metro. Un momento di disorientamento: ma a Centrale non c'era anche la linea M1, ovvero la rossa? Cavoli Robby, ma cosa ti sei fumata, la rossa è a Duomo, i cambiamenti apportati underground, con tutti questi negozi e gli ampliamenti hanno lo stesso effetto di un fungo del Paese delle Meraviglie. O dello shopping su Carrie Bradshaw.
Pazienza, andiamo che il tempo stringe!
Così, in una trentina di minuti sono alla Casa dei Giochi UESM. Il cancelletto davanti a me mi fa venire in mente un altro capitolo di Alice. Lo apro, varco la soglia e mi trovo in un cortile apparentemente anonimo. Avanzo, poi sulla destra raggiungo l'ingresso della Casa dei Giochi. Un edificio basso, abbracciato da sprazzi di verde che non spicca per peculiarità. Ma non appena entro, l'anonimato si perde grazie agli stand degli editori su cui i libri sono disposti in un modo accattivante. Libri fantasy e scie-fi, mondi racchiusi in quelle pagine che attirano la curiosità del pubblico. A quell'ora l'affluenza non è alta, ma non mancano persone che sbirciano le storie di autori e autrici più o meno noti/e. Mi perdo per un attimo, torno all'ingresso e alla fine scorgo una stanzetta sulla destra. Entro: in fondo trovo lo stand dell'editore.
Dopo qualche minuto di attesa, arriva Daniele Corradi, il direttore editoriale nonché editor di HOW2 DAE che mi presenta un bravissimo illustratore, Valerio Converti. Strette di mano, chiacchiere, copie in esposizione.
L'emozione è a mille e va di pari passo al piacere di trovare persone con cui poter condividere una passione che si veste di professionalità (o almeno ci proviamo).   
I libri sono esposti, il pubblico passa. Si ferma, osserva, chiede. Si chiacchiera, c'è interessamento e curiosità, condite dalla passione.

Daniele Corradi intervista Irene, autrice HOW2
ed editor per Elara Benagi
A un certo punto, arriva un'autrice: Irene Bagalà, che ha firmato i manuali HOW2: "Il Nuovo Libro del Bambino", "Il Nuovo Libro della Gravidanza" ed è stata editor del romanzo "Chris, un gigolò a Venezia" di Elara Benagi.
Irene mi racconta delle sue vicende: damsiana come me, con all'attivo diversi corsi in ambito editoriale e altrettante esperienze che hanno plasmato una professionista di tutto rispetto, alle prese con il difficile accesso a un ambito letteralmente blindato. Irene, vulcanica e intelligente, mi ha colpito per la serietà, la competenza e la passione. Condividiamo opinioni sulla scrittura, sull'editoria, convogliando quella comune che vede l'ambito estremamente chiuso, all'opposto di quello che dovrebbe essere. Ma non voglio aprire una parentesi polemica, così torno ai fatti della giornata. Daniele Corradi ci intervista e con lui visitiamo gli stand presenti nella sala principale.
Incontro Angelo Berti autore di fantasy che potete trovare qui (clicca sul link). Con Angelo e altri blogger e appassionati ho partecipato a un incontro con Terry Brooks, tenutosi a Mantova nell'ambito di una precedenza edizione del Festival Letteratura. Insomma, secoli fa, giusto il tempo per farmi crescere la barba di Gimli. D'accordo la smetto e arrivo al termine della giornata.
"A domani."
E domani arriva in un baleno.

15 Ottobre: la conferenza
Daniele Corradi, Chiara Pons e Manuela Ottaviani

Domenica, manca poco alle 12: pronti per la presentazione dell'editore? Sì, forse, chissà...
Nell'attesa, buttiamola sul caffè, mentre l'emozione sale a mille. Continuiamo con qualche domanda, altri scambi di opinione e la decisione di fare squadra. Insomma, l'unione fa la forza e conoscersi di persona ci ha galvanizzati!
Le 12 arrivano e noi siamo pronti (alla maniera fantozziana: salivazione azzerata, mani madide con "i diti che si intrecciano").
Ecco la squadra: Giuseppe Spampinato ("I segreti di Leonardo da Vinci"), Chiara Pons ("Gli schiavi del duce"), Irene Bagalà  per Elara Benagi (con  "Chris, un gigolò a Venezia"), Manuela Ottaviani ("Maria Maddalena" e Arianna e il Minotauro"), Daniele Corradi ("Non aprire quella porta" e il nuovo di zecca "Chtulhu" per appassionati lovecraftiani e non solo!). E ovviamente ci sono io, con "Alice nel labirinto." Ops, dimenticavo: non ve ne ho ancora parlato, ma arriverà il momento! Ora, però, proseguo con il mio resoconto stranimondiano. 
Dopo aver presentato i due marchi dell'editore, Daniele Corradi si concentra sulle sue opere, in particola su "Chtulhu", mettendo in evidenza il frutto di una ricerca portata avanti da anni e contrapposta a diversi affermazioni enunciate sulla produzione e sulla prosa lovecraftiana. A partire dalle affermazioni di Stephen King, Corradi è pervenuto alla smentita, sostenendo la forza della scrittura dell'autore statunitense e non solo i contenuti.
La palla passa a me e alla mia Alice. Nel mio intervento  parlo del superamento del modello disneyano (che non è contrapposizione o negazioni), della vera Alice e di una ricerca che può riguardare me come potrebbe riguardare chiunque. La mia Alice è una giovane donna che cerca una propria dimensione, sfuggendo alle etichette. La sua sensualità è connaturata alla scoperta del proprio corpo e dell'amore; ma è al contempo parte integrante di un candore che resta.
Chiara Pons, una laurea in Storia, ha raccontato del suo romanzo dal titolo e dai contenuti forti. Ambientato a Trieste, città cui la giovane autrice è molto legata, si tratta di una vicenda d'amore calata in un contesto storico cruciale.
La palla  passa a Irene Bagalà che della vicenda di Chris ha messo in evidenza la crisi in cui il personaggio sprofonda, toccando il tema dell'erotismo inteso non come mero esibizionismo carnale, ma come strumento attraverso cui si esplica la vicenda del protagonista, a un certo punto prigioniero di una condizione.
I libri presentati durante la conferenza a Stranimondi
Giuseppe Spampinato si è soffermato sulla figura di Leonardo, genio universale di cui ha narrato le vicende dell'adolescenza. Giuseppe ha teso a indagare sulla genesi del genialità, non intesa come dote di natura, bensì come propensione in fieri. Quindi si è concentrato sul tema dell'intelligenza artificiale, al centro del suo "I segreti di Leonardo Da Vinci". 
Infine Manuela Ottaviani ha optato per la lettura di un brano tratto dal suo "Arianna e il Minotauro". Mito e religione sono due aspetti centrali della poetica dell'autrice che in questi due romanzi si è fatta anche indagatrice della natura umana, raccogliendo fonti e cercando di andare all'origine, ben oltre gli stereotipi narrativi.

Al termine della presentazione, seguono altre chiacchiere... finché non guardo l'orologio, come il Bianconiglio di Alice. Accidenti, è tardi, devo prendere il treno. E il tempo è scappato via, come quel coniglio con il panciotto, rincorso da una fantasiosa ragazzina.

Il tempo è volato, come accade quando sei coinvolto in un'attività che ti appassiona. La sera arriva con quel treno che mi riporta al mio paesino. Porto con me il trolley, insieme al sorriso lasciato dai due giorni stranimondiani.
Porto con me la consapevolezza che nell'oceano dell'editoria, non sempre ci si perde. Anzi, ci si può trovare.

Un grazie all'organizzazione di Stranimondi.
Grazie a chi è passato, agli amici ritrovati.
Grazie agli autori e alle autrici HOW2/DAE.
Grazie Dario Abate e Daniele Corradi.

Che da queste iniziative ne possano nascere altre.

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