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giovedì 14 febbraio 2019

"Le figlie di Budicca": le donne-guerriere di "2062. Il castello delle Amazzoni" e altri scritti, ispirano il reading libero di Artemide B.

La sua è una vita costellata di battaglie: Artemide B. si è dovuta conquistare il diritto a un'identità, forte di idee ben salde.
Il suo percorso esistenziale e creativo ha plasmato opere come 2062. Il castello delle Amazzoni (Damster Edizioni).
Venerdì 15 febbraio, dalle ore 18.00, il romanzo sarà al centro della prima serata di "LibriDine - Degustazioni Libresche", realizzata a la Branasserie (La Rana) a Reggiolo (via Caboto 19 - Zona Industriale Ranaro).
L'autrice sarà protagonista del reading liberamente ispirato a questo e ad altri libri, insieme alla collega Lisa Torelli

Prima dell'evento, vi raccontiamo qualcosa del romanzo e di Artemide B. 


Chi è Artemide B?
La sua vita è costellata di battaglie. La battaglia contro la burocrazia italiana per affermare la propria identità; la battaglia per esprimere una visione che va oltre i soliti proclami femministi, densi di stereotipi e facili banalizzazioni; la battaglia per potersi esprimere artisticamente, con passione e dedizione.
Artemide B. è una guerriera, un'emiliana verace appassionata di epiche vampiresche e fantascienza distopica, ma anche una sognatrice (con i piedi per terra), e i suoi scritti lo dimostrano. 
Tra i suoi libri: Soavi feticismi (Racconti, Damster Edizioni) e Il festival degli atti impuri (ErosCultura. scritto a quattro mani con la modella e scrittrice Ermione).

2062. Il castello delle Amazzoni  - La recensione

La trama 

Anno 2062. Al termine della Quarta Guerra mondiale, vengono stabiliti nuovi assetti geo-politici. Dietro le quinte della politica troviamo intrecci piccanti: la presidentessa francese Olympe de Gérardet ha una relazione con una giovane studentessa in Agronomia, Eloise Ducarré, testimone delle decisioni politiche dalla donna. Parallelamente troviamo le vicende delle soldatesse capitanate da Altea, rivolte a un obiettivo: la fondazione dell’Etruria Amazzone. Dopo mille peripezie e perdite dolorose sul campo, le soldatesse combatteranno la loro battaglia più dura all’interno di un castello apparso dal nulla. Qui sono prigioniere di una misteriosa entità, Sister Allplace, che le sottopone ad alcune prove crudeli. Il prezzo per la libertà sarà elevato, salvo scoprire che le apparenze ingannano...

La recensione
Le protagoniste del romanzo, ciascuna con una propria identità definita, sono donne forti, che non hanno scordato la loro femminilità, esercitata nella massima libertà di espressione.
Tre personaggi spiccano: Altea, la capitana delle Amazzoni, soldatessa che incarna i valori di coraggio e lealtà dell'esercito; la presidentessa Olympe de Gérardet, machiavellica e spietata come richiede la politica; infine Eloise Ducarré, l'amante della presidentessa, coinvolta a sua insaputa nel riscatto geo-politico al femminile.

Le tematiche femminili, l'eros e l'amore saffico emergono, insieme alle questioni legate a un ordine mondiale lontano da quello freddo rappresentato da nomi come Huxley (Il Nuovo Mondo) o da Suzanne Collins (Hunger Games). Il futuro dipinto da Artemide B. sembra latore di un reale rinnovamento, basato sulla possibilità da parte delle donne di esercitare quel libero arbitrio negato dal precedente modello patriarcale.

Nella brevità apparente, il romanzo condensa numerosi elementi e riferimenti; l'autrice attinge infatti alla narrativa, alla poesia, ma anche al linguaggio burocratico. Il risultato? Un’opera stilisticamente variegata, frutto di una chiarezza mentale impeccabile. Ironia ed erotismo vanno a braccetto, rendendo fruibile la lettura anche laddove il linguaggio si presenta aulico, con tocchi barocchi.

Il finale ci fa presagire alla possibilità di un seguito.

In sintesi
Arguto, intelligente, femminile e femminista ma non rivolto alle sole donne, 2062. Il castello delle Amazzoni  è un lavoro dotato di una propria originalità, agevole nella lettura, malgrado il tocco barocco del linguaggio; tale uso risulta interessante e mai fine a se stesso. Artemide è un’autrice di livello che fonde intelletto, ironia ed eros con un risultato vincente. 





2 commenti:

  1. Artemide ha una scrittura magniloquente, notevole. Non è il classico bestseller, ma mi piace il suo essere fuori dagli schemi

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