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mercoledì 30 ottobre 2019

Scrittura creativa: da "La storia infinita", l'idea

Ricordate "La Storia Infinita"? La maggior parte di voi avrà soprattutto in memoria il film del 1984. Si tratta di una trasposizione suggestiva, pur tra mille difetti, che ha saputo cogliere e trasmettere lo spirito di un libro (edito nel 1979) un po' sottovalutato. L'autore, Michael Ende, non ha soltanto costruito un mondo fantastico; ha avuto il merito  di raccontare la storia di un lettore che entra nella storia, determinandone gli sviluppi. Senza Bastian - il piccolo protagonista - il Nulla rischia di fagocitare Fantasia. Una rappresentazione dei nostri tempi? O un avvertimento sul pericolo di dimenticare la fantasia, andando incontro alla sterilità di idee, sogni e valori?
Prendo "La Storia Infinita "  come modello per affrontare un nuovo argomento legato alla scrittura creativa: l'idea.
Immaginiamo di essere Bastian...

 
L'Auryn... una guida
per voi
... ma potremmo chiamarci Margherita, Elisa, Alfonso, Thomas, Luca, Grimilde etc.

(Assegnatevi un nome.)

L'Infanta Imperatrice ci affida l'Auryn (l'amuleto che presenta i serpenti intrecciati che si mordono la coda), assegnandoci una missione: ricostruire il regno di Fantasia a partire dai nostri desideri. Io aggiungerei a partire anche dalle nostre idee, sogni, suggestioni, ricordi etc...
Quindi, ci congediamo dall'Infanta, usciamo dal palazzo e ci troviamo davanti al...  Nulla! Ha fagocitato tutto, quello che vediamo è una distesa nera; siamo avvolti da una notte priva di stelle. L'immagine è un po' quella che precede la creazione; quella che abbiamo in testa e che appartiene al nostro immaginario collettivo.  Forse è un po' quello che proviamo tutti quando ci troviamo davanti a una pagina bianca e non sappiamo che cosa scrivere.
Il Nulla ci contagia con la sua desolazione, ma abbiamo l'Auryin con noi. Lo stringiamo, chiudiamo gli occhi e ci guardiamo dentro. Lasciamo che la mente si liberi di ogni pensiero strutturato (soprattutto se negativo). Quindi lasciamo parlare la nostra visione interna.
Da qui nascono le idee.
Dai nostri desideri. Dai ricordi. Dalle impressioni che ci ha lasciato un oggetto di qualsivoglia natura. Dai sentimenti, dalle emozioni.
Tutti questi elementi, li possiamo annotare su un pezzo di carta. O sul nostro quadernino delle idee (da personalizzare).

Prima prova: liberiamo la mente!Ecco cosa scrive Bastian: una valle in fiore, un Pony, una spada, un bambino prigioniero, un popolo allegro, alcune casette di legno, un cielo azzurro, il sole, una stretta di mano, un libro.
Bastian ha gli elementi per creare una storia. Alcuni elementi potrebbero essere superflui. Altri, invece, sono indispensabili.
Se ci pensiamo bene, quello che ha elencato potrebbe gettare le basi per una storia fantasy. Voi che dite?

Bastian scrive: una città, un grattacielo, un ufficio, una segretaria, una pistola, dei guanti neri, un file nascosto nel pc, un virus, un poliziotto.
In questo caso, ci troviamo con frammenti sparsi per la realizzazione di un giallo. E le combinazioni possono essere molteplici.

Fantasia è  anche un cd
degli Stratovarius
Brainstorming is the new black
In questa fase di liberazione delle idee, parliamo del classico brainstorming. Un momento cruciale che accomuna anche tutte le professioni creative.
Liberare la mente, lasciando uscire tutto quello che ci "esplode in testa". Senza creare associazioni o pensare a una reale connessione tra i vari termini.
E se non viene in mente nulla? E se il Nulla spaventa troppo? Coraggio e riproviamo!

Seconda prova: scaviamo  dentro di noi
Chiudiamo gli occhi e lasciamo fluire i pensieri, senza cavilli, come prima. Non accade nulla?
Entriamo dentro di noi. Vediamo un terreno, lì davanti? Prendiamo una vanga (la troviamo alla nostra destra) e scaviamo una  fossa (non per noi!!). Scopriamo dei ricordi e da questi ricordi possiamo trarre materia per idee.
Es. Scaviamo e scopriamo un vecchio cappello di paglia, il sorriso del nonno, la tavola apparecchiata, un pozzo artesiano etc.

"E se scavando non troviamo nulla?"
Stringiamo l'Auryn e rilassiamoci ancora.

Terza prova: la Madeleine de Proust

Guardiamo il buio, respiriamolo, "tocchiamolo". Può sembrare assurdo, ma le esperienze dei sensi possono attivare il flusso della fantasia.
Avete presente la Madeleine di Proust? Un odore, un oggetto evocano un evento passato o una situazione. Anche in questo caso, senza connessioni strutturate.
Es: odore di frutta, la torta di mele della nonna Carolina.

In conclusione: "Save your personal Fantasia"
In tutti i casi narrati, le idee possono sbocciare come fiori a primavera.
Bastian deve prima di tutto trovare le idee. Da queste parte (e partiamo anche noi) per scrivere una storia e salvare Fantasia (noi salviamo la nostra personal Fantasia).
Da queste sciogliamo i nodi di quello che vogliamo esprimere attraverso la penna.
I giochi e le attività che possono stimolare le idee sono diversi e molteplici. Qui sopra ne ho esposte soltanto alcune, ma la base è il relax e il lasciarsi andare, senza paura, al flusso della fantasia.

Lascio a Bastian e a voi il compito di trovare tante idee e storie per contrastare il Nulla. 
E così... la storia continua... al prossimo post dedicato alla scrittura creativa.


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