Scritture creative

lunedì 27 giugno 2022

"Hive" di Tim Curran: l'orrore magistrale edito da Sága Edizioni, corre sul filo lovecraftiano

C'è qualcosa che ti pietrifica. La percezione di una presenza, poi moltiplicata e tradotta in altre presenze. Quante volte ci capita, nella vita di ogni giorno, di sentire qualcosa? Ma poi, scrolliamo testa e spalle, e torniamo alle nostre occupazioni. "Sono impressioni", ci diciamo. Non accade lo stesso per Jimmy Hayes & Co, protagonisti di una spedizione nelle terre antartiche, nel romanzo di Tim Curran, "Hive" (Sága Edizioni).
Leggi la recensione. 

"Hive": la trama
Jimmy Hayes ha avuto un brutto presentimento nel momento in cui è arrivato alla Stazione Kharkov e quella sua sensazione ha trovato conferma quando sono state ritrovate delle mummie fra le montagne.
Quando vengono scoperti i resti di una civiltà pre-umana, alla Stazione Kharkov iniziano i problemi veri...

La recensione
L'orrore ci investe come una zaffata gelida, fin dalle prime righe. La morte non è solo un presagio ma una certezza, come una vendetta che lievita gradualmente; solo che in questo romanzo, non c'è nessuna vendetta. Nessuna ribellione della natura contro la stirpe umana; ma la visione umanistica si capovolge, mettendo l'uomo in una posizione decentrata. L'uomo al centro dell'universo, la creatura già eletta secondo le Sacre Scritture. Tutto bellissimo, ma un tantino illusorio...

Qualcosa s'insinua nella quotidianità della squadra capeggiata da Dennis La Hune, il direttore che, a un certo punto, inizia a dare stringenti direttive. Ma ciò accade dopo che strane manifestazioni portano i suoi uomini, esperti in vari ambiti, a provare una paura terribile, atavica. Alcuni, divisi tra i vari accampamenti, in una lotta continua contro gli elementi, arriveranno a sfiorare la follia... e non solo.

In tutto questo, il tempo scivola, si fa personaggio tra i personaggi. Ci riporta al passato, a scoperte che non avremmo neppure mai concepito e che ci rivelano degli antefatti che si riagganciano in maniera coerente e lampante al presente. Un cerchio che sembra chiudersi, insomma, insieme al preludio che sta per accadere qualcosa. 

L'assurdo irrompe, buttando all'aria la ragione e le certezze. La follia s'infiltra nel quotidiano, nelle menti, schiacciando ogni percezione, in questo sequel de La montagna della follia, lovecraftiano che si tinge di sfumature contemporanee, con riferimenti a film quali La cosa e Scanners. Il controllo è uno dei temi che s'intreccia all'indagine di origini che non sono paradisiache come pensiamo. E in tutto questo, le scoperte che ci traghettano in mondi stupefacenti, costruiti con l'abilità di chi padroneggia un'intelligenza più evoluta. Dei da altri universi? O altro?

La scrittura di Tim Curran è magistrale. Con grande abilità crea atmosfere in cui possiamo calarci, vivendo le vicende dei protagonisti come se fossimo al loro fianco. L'horror, manifesto in forme anche splatter, non è mai compiaciuto, e il suo vero fulcro sta nel perenne stato di sospensione in cui ci sentiamo anche noi lettori. La lezione di Lovecraft si fonde alle suggestioni contemporanee, con uno Stephen King che si avverte nel dettaglio. Ci sono splendide pagine in cui ci immergiamo in quelle terre tanto gelide quanto enigmatiche che fungono da location; terre vive come la morte che nascondono. Ma sarà davvero tale? 

Per concludere
"Hive" è un romanzo che fa proprie le lezioni dell'horror, rese in una chiave contemporanea avvincente. Scardina certezze, mettendo gli esseri umani fuori dal centro in cui si sono sempre sentiti; inietta dubbi e paure, sempre al limite, in una condizione bordeline. Una nota: le illustrazioni e l'impaginato, caratteristici di Sága Edizioni, da godere. 

L'autore: Tim Curran
Tim Curran è un autore best seller americano del Michigan.  Tra i suoi titoli "Skin Medicine", "Dead Sea", "Resurrection" etc. E' anche autore di novelle inserite in diverse raccolte. I suoi libri sono tradotti in tedesco, giapponese, spagnolo e italiano. 


Sito web editore: https://www.saga-edizioni.com/       

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