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sabato 23 settembre 2023

Le parole disarmano: tre giornate a Bisceglie, per l'Incontro internazionale della poesia

Vi capita mai di portarvi sulla riva del mare e di abbandonarvi al flusso dei pensieri? A volte sono ricordi, altri sogni che ti riportano agli orizzonti offuscati dalla nebbia. Ti appaiono così lontani, mentre intorno a te ci sono dei confini che limitano il tuo agire. Per alcuni giorni, l'impressione è stata quella di avere abbattuto tali confini, potendo guardare lontano. Uno sguardo nitido e cristallino. Questa l'impressione su "Parole a(r)mate", tre giorni di evento intenso e pienamente vissuto, nella "cornice-personaggio" di Bisceglie. Perché ogni città può essere personaggio.

Provate a camminare tra le vie di Bisceglie in una sera di metà settembre, e avrete l'impressione di vivere in una dimensione sospesa. Come essere catapultati in una dimensione magica. Giunti a una scalinata, alla fine della via, il porto si staglia con le imbarcazioni ormeggiate e una vaga sensazione di affollamento. Raggiungete la Spiaggia del Macello, dove il mare evoca ben altre sensazioni. I sassi sotto i piedi danno fastidio, il caldo brucia la pelle, ma c'è sempre questa sensazione di benessere raccolto nello sguardo marittimo. Uno sguardo che va oltre che s'intreccia alla bellezza del luogo. 

Questa è l'immagine che ho, per parlare dell'Incontro internazionale di poesia, "Parole a(r)mate", tenutosi gli scorsi 17-18-19 settembre a Bisceglie. Il tutto deriva dal titolo dell'omonima raccolta poetica (PellicanoLibri). Tre giornate dense, indaffarate ma anche scaldate dal calore tutto Mediterraneo che appartiene a questi luoghi. Pavimentazioni e pareti bianche nel centro storico, a ricordare vagamente le costruzioni incontrate nei paesi arabi. I profumi, i sapori tipici: pomodori, olio d'oliva, panzerotti. Ma prima, la poesia.  

Domenica 17
La prima serata, “Corde di vita”, è stata all’insegna della musica del maestro Marcos Vinicius, artista gigantesco e persona di una gentilezza disarmante. Dopo alcuni brani eseguiti in solo, è stato accostato dal flauto traverso e dalla voce di Marzia Pedone che in seguito ha diretto magistralmente il New Chorus. A completare il quadro, la location della Cattedrale, un gioiello, per l'occasione gremito da un pubblico incantato.  

Lunedì 18
Ci si è spostati al Chiostro del Museo Diocesano. La prima parte dell’evento ha visto protagonisti: Marcello Aslan, Era Buçpapai (ottima interprete per la serata), Ukë Zenel Buçpapai, Sara Capoccioni, Marco Cinque, Daniela Dante, Vito Davoli, Graziella De Cillis, Maria Giulia Dell’Oglio, Nicola De Matteo, Roberta De Tomi, Zaccaria Gallo, Andrea Giuli. Ad accompagnarli, la chitarra del maestro Vinicius, capace di sintonizzarsi fin dal primo verso con l’anima del poeta. Nella seconda parte dell’evento, è stata la volta del danese Poul Lyngaard Damgard, del vietnamita Nguyen Ching Trung, dei nostrani Simone Principe, Antonella Lucrezia Puddu e di un altro ospite illustre di origini albanesi, ma ormai stanziato a Parigi, Luan Rama.
La seconda serata si è conclusa con la chicca in vernacolo declamata da Nicola Ambrosino: un momento di colore locale che ha impreziosito il carattere internazionale dell’incontro, creando un ulteriore ponte tra le culture. Ha concluso la serata l’Antica Barberia del Corso: un tripudio armonico che ha fatto battere le mani al pubblico, rievocando le sonorità ancestrali del Mediterraneo. Sono stati inoltre consegnati agli ospiti gli attestati di partecipazione dell’Ordine Equestre del Sacro Sepolcro

Martedì 19
La poesia è tornata in scena al castello svevo; ma è stato soprattutto il momento della consegna dei riconoscimenti a persone ritenute meritevoli negli ambiti artistici di riferimento.  Il  maestro Vinicius ha portato di nuovo la sua musica in scena, precedendo il conferimento del primo “Premio alla Carriera” tra quelli previsti. Marco Cinque, giornalista e penna versatile e sensibile, ha illustrato i progetti umanitari di cui, negli anni, si è fatto promotore, con particolare attenzione dei bambini della Palestina, affiancandosi a Gazzella Onlus
Nella serata si è esibita la giovanissima e talentuosa Denise Del Giglio, premiata in precedenza per la categoria “Giovane Talento”. Il riconoscimento di questa edizione è stato attribuito a Roberta De Tomi, per la narrativa. La scrittrice ha letto un brano tratto dal romanzo “Alyssa, l’ultima sirenetta” , introducendo il tema dei retelling.
Altri premi alla carriera sono andati a due veterani della cultura, Nguyen Chig Trung e Luan Rama.
Chi Trung è riconosciuto come uno dei più grandi poeti viventi vietnamiti, con una produzione di alto livello e la partecipazione a festival nazionali e internazionali di prestigio.
Luan Rama, una produzione letteraria ampissima, si è distinto anche per gli incarichi in ambito diplomatico, oltre che per quelli culturali. Anche per questo grande ospite, la lettura inclusa nelle “Parole a(r)mate” ha lasciato un segno forte tra il pubblico. 

Un plauso al pianista Carlo Ficco, che ha accompagnato i poeti in scena, regalando un accompagnamento impeccabile. 

“Parole a(r)mate” ha visto la presenza delle autorità locali: il Sindaco Argelantonio Angarano, l’Assessore Avvocato Antonio Belsito, l’Assessore Avvocato Onofrio Musco, l’Assessore Dottoressa Tota.
Per l'Ordine Equestre del Sacro Sepolcro: Don Giuseppe Abbascia', Pasquale Stipo, Nico Dell'Orco.

La realizzazione degli eventi è stata resa possibile da: Comune di Bisceglie, Ordine Equestre del Sacro Sepolcro, Presidio del Libro e Circolo dei Lettori di Bisceglie. Nell’organizzazione: Marco Cinque, Vito Davoli, Graziella De Cillis, Federica Passarelli, Marco Bonserio.  

Per concludere
Un ultimo sguardo al mare, prima di partire. Si lascia un posto con la poesia nel cuore, fregandosene dei like. Gli abbracci, la bellezza dell'arte contano più di ogni cosa. “Parole a(r)mate” conferma che l'arte unisce più di ogni tentativo linguistico, di ogni slogan di inclusione, di ogni tentativo di indottrinamento. L'arte è un collante potente, se privata di ogni elemento competitivo. Questo evento lo dimostra.  


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