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martedì 7 maggio 2024

"Storie per notti. Qualsiasi" di Dario Di Gesù, quando il racconto ci riporta alle origini della fiaba

Ci sono animali parlanti e oggetti animati; ma non sono storie per bambini, almeno non per forza. C'è un intero mondo che si dispiega, un mondo in cui tutti possiamo rispecchiarci. In alcune narrazioni il luogo è precisato, ma si ha l'impressione di vivere in una sospensione temporale che elimina ogni rischio di anacronismo. L'autore, Dario Di Gesù, si presenta benissimo con questa sua raccolta di racconti: "Storie per notti. Qualsiasi" (Sága Edizioni). Un libro originale e che appassiona.  

"Storie per notti. Qualsiasi": il libro

Un focolare. La notte che coccola grandi e bambini. Tanti personaggi, reali, mitici, attingenti dai racconti classici, sfileranno davanti a voi e, con un inchino, racconteranno la loro fiaba. Perché il regno del sogno ha mille diverse sfumature. E Dario di Gesù ci regala uno scorcio su un universo a noi sconosciuto, ma, alla fine, sempre familiare.

La recensione
Il libro apre con "Il viaggio di Lorenzo" e già abbiamo l'impressione di vivere una situazione tratta da "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie", in salsa marinara;"Damiano e Lavinia" sono un fungo e una fragolina molto teneri, protagonisti di un'avventura nel bosco; "Rossella e il divoratore di libri" incontra un curioso mangiatore; "La domenica di Ofelia" ci riporta a una dimensione domestica con oggetti a rischio di rottura; "L'ombra sopra Alinta" fa tornare protagonisti degli animali in un clima torrido; "L'abbraccio di Morfeo" ci catapulta in una dimensione umbratile; "L'amore può assumere ogni forma" è una narrazione di fantascienza, con curiosi alieni protagonisti che portano avanti questo sentimento straordinario; "Un giorno veramente qualunque" è un ingegnoso racconto sui tarocchi; "Rallenta, per favore" ci riporta a una dimensione introspettiva, complice la frase "Fuggire dalla vita è un atto di codardia"; "Quella casa posta sull'incrocio" è un weird che tratta il tema delle case infestate... e questa è un po' particolare! 

"Il processo di Newton" può trarre in inganno chi legge, perché Newton non è quello che si potrebbe pensare... "La figlia del re dei nani" richiama le fiabe classiche con una protagonista innamorata di chi non ci aspetteremmo; "La corsa di Antonio" è un rampante racconto di formazione; "Le metamorfosi" si collocano in una dimensione cupa e suggestiva; "C'era una volta" fa tornare protagonisti gli oggetti animati, ciascuno con una propria identità, mentre in "Conquistiamo la collina!" troviamo degli animali belligeranti. In "Mai perdere la testa" si parla di un'altra battaglia, in una forma monologante; "Il compleanno di Setsuko" propone l'inquietante tema delle bambole parlanti, in un contesto nipponico; "Edoardo l'inconsolabile" è un drago triste, come nessuno immaginerebbe; "La spiaggia di Oriana" ci ricollega al primo racconto con l'aiuto a una balena che chiude con una frase emblematica e saggia.

Per concludere
I racconti sono l'indice di una creatività che condensa elementi di cultura fiabesca, complice una penna disinvolta, ma stucchevole, anzi, capace di regalare attimi di autentica magia, calata in contesti totalmente credibili. Una penna già matura e che invoglia a leggerla ancora.  
 

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