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lunedì 12 agosto 2024

"Polpa di Lime" (il peggio deve ancora venire): i racconti umoristici di Ivan Doglio, oltre la surrealtà della risata

Oggi, quando si parla di umorismo, si ha l'impressione di camminare su un pavimento di cristallo. Il timore di eccedere, di urtare sensibilità ormai giunte al limite della permalosità, rappresentano dei confini sempre più stretti. L'impressione è che oggi si rida meno e ci si arrabbi di più; non ci si prende in giro, anche attraverso una battuta, ora tacciata come espressione di un atteggiamento passivo-aggressivo (mentre l'aggressività, nel mondo reale, esplode in varie forme e manifestazioni. Mentre, come detto, ci si prende meno sul serio e si vive nel sospetto che gli altri ci prendano solo in giro, anche quando scherzano).
Poi leggi "Polpa di Lime" (Independently Published) e ti sembra di iniziare a scivolare su questo pavimento, non più fragile, ma veicolo di un viaggio che accompagna chi legge in una dimensione tanto leggera quanto ridanciana. Un plauso a Ivan Doglio: perché ridere, di questi tempi, e farlo bene sembra sempre più un lusso. 


"Polpa di Lime": il libro
"Polpa di Lime è una breve raccolta di racconti umoristici. Una raccolta leggera di storie senza morale che non vuole impegnare ma solamente divertire. Ogni storia si sviluppa secondo il meccanismo della stand up comedy. I racconti possono essere letti singolarmente ma, se si segue l'ordine, si possono cogliere i collegamenti tra le storie tesi a costruire un intreccio comico più articolato.
Spero sia divertente. Se non lo è almeno apprezzate che è breve."

Recensione
Ivan Doglio si è fatto conoscere su Facebook con le sue battute argute e mai banali, attraverso le quali esprime un'autoironia disarmante. Nella misura breve lancia simpatici aforismi che strappano una risata. Questo stile si mantiene nella forma dei racconti di "Polpa di Lime", dando un saggio di una coerenza espressiva che diventa una nota distintiva. 

I racconti contenuti nella raccolta presentano momenti di vita, situazione quotidiane che, attraverso la vis comica dell'autore, assumono contorni surreali o grotteschi. Troviamo come protagonista un io narrante che ci riporta alla figura fantozziana, un riferimento per numerose generazioni, con un personaggio che sembra scomparire rispetto al mondo. Padre costretto a cedere il bagno alla figlia, marito che, con la spesa, delinea i contorni della relazione con la moglie, che chiama Coniuge, in una sorta di spersonalizzazione straniante; e ancora, la corsa per prendere il posto migliore in spiaggia, diventa un momento di tifoseria.

Nei racconti la realtà assume un nuovo spessore, si carica di elementi surreali e paradossi, riportandoci alle storie di Achille Campanile, campione di umorismo assoluto, intriso di teatralità. Nei racconti di Doglio la teatralità sta nel gusto della battuta, a volte di uno svilimento che altro non è che esercizio di un'autoironia potente.  

La penna scivola, scorrevole, sulle pagine, a volte risultando un po' troppo pulita; ma nel momento umoristico, qualcosa si spezza. A chi è abituato a tempi comici attuali e televisivi, la scrittura potrebbe risultare un po' lenta, ma l'autore tende a inquadrare la situazione per poi lanciare "una delle sue inconfondibili battute". Insomma, si ride non in modo sguaiato, ma proprio avvertendo quel senso di leggerezza di cui parlavo all'inizio. 

Per concludere
"Polpa di Lime" è un piacevole esordio umoristico, con racconti che scorrono e strappano risate che fanno bene. L'autore non cade mai nell'autocompiacimento, anzi, con autoironia ci traccia dei quadretti in cui tutti noi possiamo rispecchiarci, per poi rovesciarci e ridere dei nostri tic. Del resto, l'umorismo a  cosa serve, se non a farci sorridere di noi, anche un po' degli altri, di questo mondo pieno di difetti. Aspetto che manca, in questo nostro prenderci troppo sul serio, confondendo la cattiveria con la battuta, perdendo il gusto di guardarci negli occhi e scoppiare a ridere. Ridere delle cose assurde che ci accadono, di noi, così imperfetti e umani. Grazie, Ivan, per la leggerezza!

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