Scritture creative

giovedì 4 settembre 2025

“Sogni, cartoni animati giapponesi e crescita personale” , intervista all'autore Salvatore Amico: quando la memoria collettiva diventa narrazione tra anime e cultura pop

"Attraverso una scrittura originale e coinvolgente, Amico costruisce un mosaico di storie che esplorano il rapporto tra sogno e realtà, infanzia e maturità, tra i riferimenti culturali dei cartoni animati giapponesi e il difficile percorso della crescita personale. I suoi racconti, sospesi tra ironia e malinconia, si muovono tra generazioni diverse, mostrando come i miti della cultura pop possano diventare strumenti di riflessione sulla vita, le emozioni e il cambiamento.
Dai giovani che trovano conforto nei ricordi dell’infanzia fino agli adulti alle prese con il disincanto della realtà, "Sogni, cartoni animati giapponesi e crescita personale" è una lettura che emoziona e fa riflettere, capace di risvegliare l’immaginazione e la memoria collettiva di chi è cresciuto tra VHS, sigle animate e sogni di gloria.
Con uno stile brillante e uno sguardo ironico e disincantato, Salvatore Amico ci regala una raccolta che parla a tutti coloro che hanno trovato nei cartoni animati un rifugio e una lezione di vita."
"Sogni, cartoni animati giapponesi e crescita personale" (Chiocciola Edizioni) è il titolo di Salvatore Amico, che oggi intervistiamo per la Penna Sognante.


L'intervista a Salvatore Amico

Benvenuto Salvatore. Ci puoi raccontare qualcosa di te? Studi, lavoro, cosa ti piace, cosa non ti piace…
Ciao! Studio all’Università di Palermo. Mi piacciono molto il cinema e il fumetto, soprattutto quello giapponese. Non amo particolarmente la retorica e le cose troppo impostate.

Arriviamo al tuo libro: perché proprio i cartoni animati giapponesi?
Perché fin da piccolo ne sono sempre stato appassionato. Mi hanno accompagnato durante la crescita e ancora oggi continuo a scoprirne di nuovi.

Quali anime ti sono rimasti impressi e come hanno contribuito a plasmare il tuo immaginario?
Sicuramente tutte le opere di Hideaki Anno e Satoshi Kon. Entrambi hanno un approccio molto profondo, filosofico e psicologico. Utilizzano il linguaggio dell’animazione per raccontare l’interiorità, i sogni, le paure. Hanno influenzato tantissimo il mio modo di vedere e raccontare le storie.

Chi sono i protagonisti dei tuoi racconti?
Sono spesso persone curiose o che si trovano in un momento di svolta, costrette a fare delle scelte importanti nella loro vita. Non sempre hanno chiaro cosa vogliono, e questo li rende umani.

Quali situazioni ti piace raccontare?
Mi interessano quelle situazioni in cui tutto sembra accadere indipendentemente dalla volontà dei personaggi. Eventi inevitabili, a volte assurdi, che ti capitano e basta, senza un vero colpevole.

La cultura pop diventa un riferimento: come entra nella tua scrittura?
Attraverso citazioni, meme, sarcasmo. Mi piace giocare con l’immaginario collettivo, prendendo elementi riconoscibili e mescolandoli in modo ironico o spiazzante.

Quali valori veicoli nei tuoi racconti?
Nessuno in particolare. Non parto da un messaggio da trasmettere. Mi interessa più porre delle domande che dare delle risposte.

Questa raccolta tratta anche di una memoria collettiva. Come la interpreti?
Sì, in fondo ci credo. Anche se non era l’obiettivo iniziale, mi rendo conto che certi riferimenti, battute o atmosfere appartengono a una memoria collettiva. Crescendo con gli stessi cartoni, meme e miti pop, finiamo per condividere un linguaggio comune, anche quando raccontiamo storie molto personali.

Dal punto di vista tecnico e stilistico, su cosa hai puntato? Che voce hai scelto per dialogare con i lettori?
Uno stile semplice e diretto. Mi piace scrivere come se stessi parlando con un amico al bar, magari raccontando una barzelletta o un aneddoto.

Come si inserisce questo lavoro nel tuo percorso da autore?
È la mia prima opera, quindi lo considero un esperimento. Un modo per mettermi alla prova e vedere cosa succede.

Ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri?
Al momento, il mio obiettivo principale è dare gli esami all’università. Poi si vedrà.

Se vuoi aggiungere altro…
Spero semplicemente che il libro piaccia. E se anche non dovesse piacere a tutti, va bene lo stesso.

Il libro

"Sogni, cartoni animati giapponesi e crescita personale"
di Salvatore Amico
Pagg. 60
Casa Editrice: Chiocciola Edizioni
Uscita: Gennaio 2025

Link shop editore: INTRECCI – Chiocciola Libreria

Ufficio Stampa: Simona Mirabello


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