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sabato 10 ottobre 2020

FLASH: Il Nobel alla poetessa Louise Elisabeth Glück sconosciuta della poesia che fa parlare

La notizia ha lasciato tanti a bocca aperta: nessuno si sarebbe aspettato l'assegnazione del Nobel per la Letteratura a una poetessa poco conosciuta. Louise Glück (New York, 1943) proviene da una famiglia di immigrati ebrei ungheresi. 


Tra i nomi auspicati, Margaret Atwood ma come avviene di solito in queste situazioni, le previsioni non si sono avverate e, anzi, l'assegnazione del Nobel per la Letteratura alla poetessa Louise Glück ha sollevato una serie di reazioni contrastanti. Da coloro che hanno colto l'occasione per scoprirla, a coloro che hanno invece lamentato il fatto che l'autrice in questione sia una sconosciuta. Ma si sa, il concetto di fama è relativo e va calata nei diversi contesti, e in un paese assuefatto alla fama regala dai Reality Show, si è perso di vista il concetto di affermazione legata a particolari qualità e propensione; se si dovesse identificare il talento e la bravura con la fama, allora qualcosa che non quadra c'è, considerando il degrado culturale e la stagnazione che viviamo in questo paese. A dare manforte la scarsa volontà di ascoltare con attenzione i talenti.

E a proposito di talento e qualità, Glück non manca certo di un Curriculum di tutto rispetto, avendo vinto premi tra i quali si annovera un Pulitzer. Sulla sua poesia, notata tra le cose per la semplicità emanante una grande potenza, si sono espressi diversi critici che ne hanno rilevato temi importanti quali il rifiuto, la morte, la perdita, il fallimento delle relazioni.

Quindi a chi lamenta il fatto che la poetessa sia una sconosciuta, invito ad approfondire la vicenda artistica e creativa, prima di sparare a zero. Nell'ombra si muovono talenti con un Curriculum e una profondità di visione di certo superiore a chi si ferma alla fama mediatica. Riflettiamo gente.

Ecco le pubblicazioni del Nobel per la Letteratura 2020, Louise Glück. 

"Firstborn", The New American Library, 1968
"The House on Marshland", The Ecco Press, 1975. 
"Descending Figure", The Ecco Press, 1980.
"The Triumph of Achilles", The Ecco Press. 1985 
"Ararat, The" Ecco Press, 1990. ISBN 978-0880012478
"The Wild Iris", The Ecco Press, 1992. 
"L'iris selvatico", traduzione di Massimo Bacigalupo, Varese, Giano, 2003.
"The First Four Books of Poems", The Ecco Press, 1995. 
"Meadowlands", The Ecco Press, 1997. 
"Vita Nova", The Ecco Press, 1999. 
"The Seven Ages", The Ecco Press, 2001.
"Averno", Farrar, Strauss and Giroux, 2006.
"Averno", traduzione di Massimo Bacigalupo, postfazione di José Vicente Quirante Rives, Napoli, Libreria Dante & Descartes / Editorial Parténope, 2019.
"A Village Life", Farrar, Strauss and Giroux, 2009. 
"Poems": 1962-2012, Farrar, Strauss and Giroux, 2012. 
"Faithful and Virtuous Night, Farrar", Strauss and Giroux, 2014. 


E una poesia:

On one side, the soul wanders.
On the other, human beings living in fear.
In between, the pit of disappearance.

Some young girls ask me
if they’ll be safe near Averno —
they’re cold, they want to go south a little while.
And one says, like a joke, but not too far south —

I say, as safe as anywhere,
which makes them happy.
What it means is nothing is safe.

You get on a train, you disappear.
You write your name on the window, you disappear.

There are places like this everywhere,
places you enter as a young girl
from which you never return.

Like the field, the one that burned.
Afterward, the girl was gone.
Maybe she didn’t exist,
we have no proof either way.

All we know is:
the field burned.
But we saw that.

So we have to believe in the girl,
in what she did. Otherwise
it’s just forces we don’t understand
ruling the earth.

The girls are happy, thinking of their vacation.
Don’t take a train, I say.

They write their names in mist on a train window.
I want to say, you’re good girls,
trying to leave your names behind.

da Averno, Farrar, Straus e Giroux, New York 2006

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