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giovedì 14 luglio 2022

"Liberiamo": la scrittura creativa degli allievi va in scena

Mentre alcune novità si affacciano sul fronte delle pubblicazioni (ma ne parlerò nel fine settimana), vi racconto della serata che si è tenuta ieri sera in Piazza Matteotti, a San Felice s/P, con gli allievi del corso di scrittura creativa.
(Foto di Paola Ferrari).

Ci siamo presentati in piazza un po' prima dell'evento. Il tempo di fare i check previsti (microfoni, schermi, presentazione), un caffè in compagnia, le sedie da sistemare e il leggio che è diventato l'espositore per i libri, visto che alla fine abbiamo optato per le letture dalle sedie e non in piedi, e l'attesa del pubblico. Piccolo aneddoto: il rosario nella chiesa vicina che ci ha portato a ritardare l'inizio della serata. Aspettare il pubblico è sempre buona cosa...

Un'occhiata all'Assessore alla Cultura, Elettra Carrozzino, per dare il via al tutto; l'assessore ci ha portato indietro nel tempo, con il corso del 2019. Sembrano passati secoli, due anni di Pandemia, di lockdown e restrizioni ci hanno allontanato, lasciando una traccia di nostalgia dei tempi in cui un abbraccio era la norma consentita. L'uscita di "ScriviAMO", presentato nell'agosto del 2020 quando all'assessorato c'era Simonetta Calzolari, proprio ieri ha trovato una sua replica. 

Roberta De Tomi, docente prestata alla conduzione, ha ceduto la parola agli allievi, autori e autrici di "LiberAMO", pur facendo le veci di Paolo Dossetti che non è potuto essere presente. Dopo la lettura di "And the winner is", ha passato la parola a Paola Ferrari che con il suo "Una domenica di lockdown" ha riportato alla luce un passato sconosciuto alla protagonista, facendo scaturire diverse riflessioni sulle restrizioni, tra diversità, amore, voglia di uscire da confini obbligati. A seguire, Luigi Golinelli, che con "Emigranti delle stelle" ha portato sul palco la distopia di un mondo che sembra non così lontano dalla proiezione dell'attuale. Il "poeta dell'essenziale" si rivela conciso anche nella prosa, dove si orienta sulla fantascienza, sua passione narrativa, rivelando una visione del mondo molto profonda, resa in poche parole. Con Dante Zucchi il "09 Novembre 1989" diventa oggetto di un racconto personale, dove la Storia viene filtrata dalla visione dell'autore, ma lasciando al lettore immagini di un evento epocale. Secondo Dante, in questo evento si riassume il concetto di libertà.

Con la seconda tornata di letture, Roberta ha proposto uno stralcio di "Mondo Punto Zero" di Paolo Dossetti. Paola Ferrari ha commentato la sua lettura de "La forza di un sogno", opera in cui le idee si sono moltiplicate, trainate dalla scrittura che è scorsa come un torrente. Credere in qualcosa, ma anche documentarsi per scrivere su basi fondate, sono alcuni aspetti sottolineati da Paola. Con Luigi Golinelli, "La libertà di Enea" è diventata l'espressione dei suoi interessi, in un mondo pandemico dove la curiosità può essere pericolosa ma può anche portare a scoperte incredibile. Con "Paure", Dante Zucchi si è arrischiato sul terreno dei conflitti di classe e del mondo degli adolescenti, ispirandosi a un evento che gli è accaduto realmente. 

Roberta ha letto "La gabbia"; Paola Ferrari che l'ha presentata, ha rilevato la concisione della narrazione che apre alla molteplicità dei significati. E qui l'apice delle domande: la gabbia è davvero la prigionia? E la libertà è davvero rappresentata dal volo? E i rapporti madre-figlio, che ruolo hanno qui?

Infine, la lettura della poesia "Il viaggio" di Cristiana Casarini dell'Ass. Culturale Artinsieme, curatrice della prefazione. E un arrivederci... al terzo anno?

Dopo l'evento, alcune persone si sono complimentate per la qualità dei racconti. Momenti molto emozionanti, il lavoro degli allievi premiato!

Il ringraziamento va al Comune di San Felice s/P, in particolare all'Assessore alla Cultura Elettra Carrozzino. Grazie anche ad Antonio per la gestione e il supporto tecnico, al pubblico, agli amici e ad Artinsieme che ha patrocinato l'antologia. 

Vai all'articolo su "LiberiAMO": clicca qui   

Foto di Giulio Aleotti. 

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