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martedì 20 agosto 2024

"Bloody Priest" di Alessandro Falanga: quando il sangue ha origini ancestrali, il mistero si fa fitto

Forze oscure sembrano essere le motrici di un caso che vede coinvolti alcuni bambini. Indizi misteriosi riportano a un occultismo che deve essere decifrato, insieme agli atteggiamenti che il commissario Franco Paddi incontra sul suo cammino investigativo. Che cosa si cela dietro a tutto questo? "Bloody Priest" (Montag) di Alessandro Falanga ci catapulta al centro di una vicenda intrisa di sangue e orrore, dove le apparenze possono anche non ingannare...

 
"Bloody Priest": la trama 
A Paglierino, un piccolo paese tra Campania e Basilicata, spariscono alcuni bambini. Il commissario Franco Paddi è incaricato delle indagini e quasi subito scopre il colpevole: il parroco don Fermo Prudani il quale, dopo l’arresto, scompare in modo misterioso. Per quale motivo la comunità ecclesiastica si oppone fermamente alle nuove indagini? Perché i fedeli hanno uno strano comportamento e si muovono nella penombra? Qual è il significato dell’enigmatica scritta in latino scoperta nella canonica? Un mistero che affonda le radici fin dal lontano 1600, e che finirà per coinvolgere il figlio dello stesso Paddi, per il quale il tempo rimasto sarà ben poco prima che l’intera comunità sprofondi nel sangue.


La recensione
L'incipit ci riporta qualcosa di quello che è già accaduto, e un brivido ci attraversa la schiena. Già perché si narra in prima persona di una battaglia interiore che sembra annunciare una sconfitta. Ed è così che ci carichiamo di attesa, quando la narrazione, scandita dal punto di vista cronologico, si arricchisce di dettagli e piste che rinnovano il senso dell'orrore. 

Protagonisti sono Paddi e Parini, chiamati a indagare su un caso che rivelerà aspetti torbidi in un crescendo di rivelazioni sempre meno legati a elementi realistici. Eppure, il contesto geografico, incastonato in uno specifico lembo del nostro paese, sembra non dare adito a sospetti connessi alla superstizione.

Paglierino è una cittadina di provincia, come tante italiane; dietro all'apparente tranquillità. si celano segreti che portano all'arresto di Don Prudani e alla sua successiva scomparsa. La pista porta gli inquirenti sulle tracce del sacro, caricato di emblemi ignoti che a loro volta portano alla luce il passato denso di eventi terrificanti. La tipica omertà di provincia si traduce nella volontà di coprire qualcosa che sfugge all'umana comprensione e che trova spazio nelle zone franche di una fantasia cupa e distorta.

La vicenda è narrata con uno stile essenziale, giornalistico: va al dunque, riportandoci alle origini della questione e mostrando una volontà di scavare, superando i limiti posti dalle paure. La penna di Alessandro Falanga non si perde in preamboli, mostrando la curiosità di comprendere quello che accade, senza farsi intrappolare dalle facili apparenze. Una penna, come un rasoio che affonda e fa sanguinare l'opera, memore di precedenti narrativi e cinematografici cui si riferisce non a caso (lascio a voi il compito di individuarli!). 

Per concludere

"Bloody Priest" è un romanzo breve, denso di riferimenti narrativi e cinematografici, che danno il la a una narrazione perturbante, dotata di una propria originalità, complice una penna chirurgica che incide, è il caso di dirlo, fino a far sanguinare la materia. Si legge in un fiato. 

L'autore: Alessandro Falanga
Classe 1985, laureato in Scienze Politiche. Giornalista e scrittore. Ideatore e curatore del sito web diariodirorschach.com. Collabora con diverse testate giornalistiche occupandosi di attualità, politica, eventi culturali e recensioni.

Clicca qui: Alessandro Falanga, Autore presso Diario di Rorschach


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