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mercoledì 4 settembre 2024

Settembre: il tempo è prezioso, non sprecatelo

Settembre è iniziato da pochi giorni e già si entra nel vivo di quello che, in un certo senso, è una sorta di nuovo anno. I Righeira cantavano: "L'estate sta finendo e un anno se ne va". Settembre è il mese degli inizi: le scuole aprono i battenti, i programmi autunnali iniziano a essere pubblicati in vista della caduta delle foglie, delle prime nebbie e di quella temperatura che spinge a stringersi nelle coperte, in compagnia di un buon libro. 

 Approfitto di questo nuovo inizio e della pioggia appena caduta, per raccontare qualcosa della scrittura. Perché quando si chiudono dei capitoli, mettendo da parte pagine stropicciate o che si vorrebbe cancellare, ecco che sale una certa amarezza. Ma poi ci si focalizza sul pensiero di quello che si è costruito e soprattutto della pagina bianca, pronta ad accogliere nuove storie. Allora la prospettiva si rovescia.
Durante queste vacanze ho avuto la fortuna di assistere a spettacoli meravigliosi. E alla fine, ogni artista di strada ha ribadito una cosa: "Questo è il mio salario. Il mio pane. Ed è giusto che io venga pagato. Per realizzare questo spettacolo mi sono formato, studiando per anni e ogni ogni giorno mi alleno, rischiando di farmi male e di tasca mia."
Inizio settembre così. 
Dicendo che "Art is work". Che dietro a un libro ci sono 15 anni di studio, gavetta e sacrifici che altri non fanno. E che magari, dall'alto di un lavoro stabile, certuni non capiscono, anzi, se ne fregano di quei sacrifici, sputandoci pure sopra e dando per scontato il gratuito.  
Il tempo che corre e ci porta via, ha un suo valore. E che il tempo che spendete per gli altri, che se ne fregano di voi, non torna più. Per questo è giusto pensare al proprio tempo, a sé, a quella pagina bianca che va riempita. Il resto non conta più, a parte il rispetto meritato. 
(Fine pippone sognante).

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