Scritture creative

giovedì 20 febbraio 2025

I 10 errori più frequenti degli (aspiranti) scrittori e scrittrici

Negli ultimi tempi molti aspiranti autori e autrici  si sono rivolti a me per avere dei consigli di pubblicazione. Molto spesso si tratta di persone che scrivono poesie. Nulla di male, l'espressione personale è legittima. Ma la facilità della pubblicazione, soprattutto la frequenza delle pubblicazioni, sta distorcendo il concetto stesso dell'essere scrittore.

Un tempo lo scrittore era una persona colta
, preparata, che conosceva la lingua e che, anche se faceva un mestiere principale collegato alla scrittura, aveva una sua autorevolezza.
Ora troppi pensano di essere scrittori, senza neanche possedere gli strumenti, a parte la solita "ispirazione" (vai al post: clicca qui). Il tutto, solo perché buttano giù dei versi.

Non è una critica distruttiva, e premetto che anche io, all'inizio, non sapevo come muovermi. Ma anche quando muovevo i primi passi, mi rendevo conto delle differenze, e prima di rivolgermi a uno scrittore per consigli e vari, seguivo il mio galateo, considerando che non per forza solo gli ottimi scrittori pubblicano per major e che niente è dovuto a nessuno.   
Ecco i 10 errori più frequenti degli (aspiranti) scrittori e scrittrici.


I dieci errori più frequenti degli scrittori e scrittrici


1) Non leggono (gravissimo).
2) Pensano che le case editrici siano enti benefici e non aziende.
3) Non si informano, né hanno la spinta per farlo. La curiosità fa lo scrittore!
4) Pensano che gli altri scrittori siano a loro disposizione per consigli e consulenze gratuite (e non si curano di leggerli, anche se sono più bravi).
5) Non hanno considerazione dei lettori e delle lettrici, che sono i veri referenti.
6) Non conoscono l'italiano. 
7) Non conoscono buona parte delle tecniche di scrittura.
8) Scrivono poesia perché pensano che sia indice di grandezza e nobiltà e quindi un lustro.
9) Più che per passione scrivono sperando nella visibilità.
10) Si illudono di vendere migliaia di copie alla prima opera, perché... è la loro opera. Vedere il punto 5.
 

Per concludere

Infine aggiungo la grande maleducazione. Uno scrittore, in quanto persona minimamente colta, dovrebbe avere questa qualità, ma trovo sempre più mancanza di rispetto e assenza di educazione. Il per favore e il grazie sono parole ancora importanti. Usatele.

3 commenti:

  1. Grazie per i consigli!Io sono insegnante non ho problemi nello scrivere.Ciao

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    1. Gentilissima, io lavoro nell'editoria, mi occupo di editing e, con rispetto parlando, non basta fare l'insegnante e sapere solo scrivere per pubblicare. Inoltre si impara sempre.

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    2. Chiedo scusa, dimenticavo. Grazie per il commento.

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