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lunedì 12 dicembre 2022

"Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche": cinque poeti per un progetto "speciale"

La poesia è un'isola franca, soprattutto se ci si riferisce a quella che abbandona i ritmi del quotidiano, scanditi dalle rime "sole/cuore/amore", per approdare a esiti più maturi. Accade con "Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche" (Edizioni Simple). Le scelte del curatore, Pietro Pancamo, editor di professione con all'attivo diverse collaborazioni tra stampa, web, tivù e radio, non nascono però da criteri casuali, ma dalla preziosità di stili e contenuti diversi tra loro, portatori di valori peculiari. Dopo la presentazione di "Fiammiferi", questo mese propongo la recensione di questa coraggiosa raccolta poetica.

"Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche"
Cinque poeti, Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi, Fabio Sebastiani e lo stesso curatore, Pietro Pancamo, sono i protagonisti di questa silloge, nata con l'obiettivo di uscire dalla logica del tema per approdare a soluzioni più libere dal punto di vista espressivo. Le penne esprimono temi e stili differenti: un confronto che apre una finestra sulle molteplici possibilità della poesia. 

La recensione
Il risultato è vincente: questo perché, nell'approccio a stili differenti, si ravvisa un collegamento con una visione inquieta al mondo e ai movimenti della vita. Gli autori sono accomunati da una vis forte, da background che, nella differenza, mostrano la consapevolezza nella gestione della materia, che non risulta mai oscura né cerca effetti stucchevoli. La poesia è contemporanea a tutti gli effetti, un movimento continuo e costante, una ricerca che scivola oltre l'ovvio per aprire nuovi orizzonti. 

Kikai è la prima autrice presente nella raccolta. I suoi componimenti hanno echi narrativi, le sinestesie si completano nel componimento "Colori infinito". C'è un qualcosa di sognante che non sfocia mai nell'incanto totale, perché tra le parole sfugge sempre qualcosa. Il pianto e il sogno dei fiori azzurri e rossi, nel campo/ [addormentati./ E lontano da ogni sguardo la Vita, che continua a /[scrivere parole inaudite. 

Angela Lombardozzi si esprime in un flusso di coscienza in cui gli elementi del quotidiano spuntano tra quesiti e certezze da acquisire, lezioni che si apprendono senza facili moralismi: Poche cose servono/ Ripeto/poche cose servono/Il sottile allinearsi della mente /Lo spirito ribelle che /bolle /tra i tendini e il tessuto connettivo

Tommaso Meldolesi ha una visione trasognata, tra Leopardi e Pascoli, un senso del quotidiano che si carica di musicalità: Sorride la bambina appoggiata al balcone/mentre lancia alti verso il cielo/milioni di bolle di sapone,/riflessi nella luce del mattino

I versi di Pietro Pancamo, spesso brevi ma intensi ed evocativi, in bilico tra filosofia e quotidianità, aprono alla disillusione ma anche all'attesa che implica pazienza: La terra promessa,/  l’unica,/  è quella del sepolcro. La parola più rarefatta si fa eco di altre dimensioni e suggestioni.

Fabio Sebastiani chiude la raccolta con il suo sguardo sul mondo, dissolvenze incrociate che non nascondono la necessità di ricorrere al pensiero, a un'ontologia rinnovata. L’uomo a volte non è/ nemmeno un discorso/ ma il santo procedere/ dell’ovvietà, muta nella sera

Per concludere
"Senza tema" è un tentativo riuscito di proporre una poesia che esce dagli schemi social, dal bisogno di vetrina, per tornare alle origini, a una poesia che va oltre gli ego. Una poesia che diventa specchio e voce del mondo, partendo da una visione personale, parole mai casuali, versi che sono il frutto di un estro che però non dimentica la lingua. Etica ed emozione, mondi che completano i ritmi, insieme al coraggio di non farsi ingabbiare.
 
Sito casa editrice: Edizioni Simple    

Gestione rapporti: Simona Mirabello - Uff. Stampa

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