domenica 24 febbraio 2019

Quando le parole d'amore prendono vita: la seconda degustazioni libresca per voi

Un aperi-reading (lo scrivo tra gli strali dei puristi) che ha dato voce ai mille volti dell'amore. La seconda degustazione libresca della rassegna di LibriDine ha portato un evento nuovo in quel di Reggiolo. Non innovativo, ma sicuramente l'abitudine alle letture ad alta voce per consentire agli autori (amatori e non) di esprimersi attraverso la scrittura, non è diffusa. Alla Branasserie quindi, venerdì 22 febbraio, si è profilata l'occasione per provare un'esperienza particolare e unica per il territorio. Nove autori e autrici si sono trovati davanti a un leggio e hanno fatto conoscere un brandello di sé attraverso lo scritto; non solo, la scrittura è diventato un elemento di coesione e di socializzazione, in un contesto generale di individualismo sempre più marcato. Ecco chi ha fatto sentire la sua voce.


Dopo una rapida presentazione, Roberta De Tomi legge alcuni componimenti a titolo di introduzione. "Il mancato silenzio della neve" di Giorgio Mancinelli e "Ho visto l'amore" e "Illusione" di Mary Castelli. Nella prima, un'aspirazione alla vita bloccata dai dilemmi di cui è latrice; nella seconda, l'oblio dell'essere madre che resta piena d'amore, malgrado l'Alzheimer; nella terza, l'amore è un'illusione di possesso.
Roberta De Tomi presenta...

Con Miriam Bruni (protagonista di un'intervista, qui su La Penna Sognante) si entra nel mood del reading: "Davanti a te io stavo", "Era così altissimo", "Ha una statura d'alberi l'amore", "Inalavo il nostro amore", Io sola ti vidi", "La terra in superficie", "Mattina ti ho dato", "Un affondo", "Quelle stesse pietre" sono il frutto di una ricerca linguistica accurata da parte dell'autrice, unita alla capacità di cogliere l'oltre della realtà sensibile, osservata con attenzione certosina. Componimenti raffinati per una poetessa che non lascia nulla al caso e non cade mai nella trappola dell'artificioso.

Miriam passa la parola a Gio Cancemi, che legge  "Ritratto", "Canto di metà febbraio" e "IN-CONTROtempo", rispettivamente due poesie e un racconto in cui la contemplazione ha un ruolo centrale nell'espressione del sentimento. Spontaneità e musicalità (legata quest'ultima al background di Gio) vanno a braccetto nel fluire delle parole, lasciando una scia di commozione. Senza troppe elucubrazioni, Gio ci svela i momenti conflittuali, gli aneliti di una coppia, il fluire delle emozioni che ci riempiono, il senso dell'attesa, i palpiti. Il tutto in un verso liberato dai vincoli della metrica, ma con parole evocative che ci mostrano l'essenza dell'autore.

Con Simone Formigoni l'amore acquisisce connotazioni fatate, come quello delle fiabe. C'è una ricerca, un desiderio che mira all'incontro salvifico. "Salvami" è un componimento di incontri d'anime cui segue l'incanto della "Dama delle foreste", intriso da un'energia che sa di luce. Simone racconta qualcosa di sé, della sua passione per la musica, in particolare il Metal, e di come i suoi componimenti nascano da un'esigenza frutto di ascolto e attenzione. Lettrice per Simone, Pina Formigoni.

Antimo Pappadia, giornalista direttore de "L'intelligente", propone il genere aforistico. Con sagacia e arguzia, l'autore lascia al pubblico dieci pillole sull'amore, attraverso le quali tratta temi anche piccanti. Da quello che vogliono le donne, centro nevralgico degli aforismi, all'amore che unisce due persone in un legame che vorrebbe essere indelebile, passa a trattare di fedeltà, del valore del bacio o della carezza o, ancora, quello del vero tabù.
Il tutto sfociando in un'idea potente: "L'amore è l'unica illusione che vale la pena vivere".

Foto di gruppo!

Daniela Frignani con "Annuali cadenze", "Chiesi il tuo amore" e "Moto apparente" ci riporta a un concetto di amore alimentato da sottili riferimenti ancestrali; ci sono palpiti platonici che ci ricollegano a una forza superiore, accostata all'energia universale da cui siamo attraversati. Nel frammento del racconto "Il gemello celeste" ci riporta al mito delle due metà della mela, ma anche a una visione cosmica vibrante che racchiude l'uomo all'interno di un meccanismo vibrante di energie. Parole d'amore eleganti, mai stucchevoli.

Dopo un pit-stop con lettura del racconto "Domani? Non so..." di Mary Castelli, la parola va a Luigi Golinelli, il "Poeta dell'essenziale". Con i componimenti "Ti amo", "Vivo solo per te", "L'Alba del peccato", "Caro amore" e "Michelle", Luigi porta al pubblico componimenti brevi, ma capaci di condensare concetti immensi, arrivando al contempo al cuore del lettore. Quando si dice... poche ma buone! L'autore è stato accompagnato da Henrique  nella lettura in portoghese della poesia "Vita" (questa tratta da "L'uomo invisibile"). A leggere per Luigi, anche Pina Formigoni.

Un altro momento di poesia con Marinella Gavioli, che porta parole d'amore in cui si ravvisano i vari aspetti di questo  sentimento. "Caro amore mio" tratta la paura della perdita di un amore vissuto con pienezza. "Quel lato oscuro" emerge come splendore nell'amato di cui il sentimento ci fa ravvisare cose che altri non riescono a vedere."Sospesa" è l'attesa di un cenno che anche in un piccolo sorriso, fa esplodere la felicità. L'amore, quindi, nelle parole di Marinella, diventa scavo di stati d'animo e reazioni in cui tutti possiamo rispecchiarci; il tutto con parole che arrivano, spoglie di intellettualismi, e proprio per questo, autentiche.

Con Carmine Scognamiglio, l'amore viene reso attraverso immagini eternizzanti. "Il nobile sentimento" e "L'amore" sono i poemi da lui letti; in essi l'elogio mai forzato, è prima di tutto la presa d'atto della potenza e del valore di questo sentimento che ci riporta a noi e ai nostri cari. Dai genitori, agli innamorati, passando per l'impronta che lascia e per la bellezza di questo sentimento.
Senza eccessi retorici, anzi, con l'auspicio che l'amore possa ergersi sulle brutture, sull'odio, suo nemico ancestrale. L'amore è quindi la chiave del bene assoluto, in una visione positiva che l'autore ci porta con efficacia, nel verso libero.
Il libretto della serata

Ultimo (ma solo per ordine di scaletta), Stefano Caranti, autore di componimenti poi tradotti in chiave audiovisiva. La serata si chiude in bellezza, con due video-poesie molto toccanti, già portate a conoscenza presso alcuni istituti scolastici e in altre occasioni aggregative; un'occasione per avvicinare i giovani a un genere poco battuto dagli stessi, usando uno strumento a loro vicino.
Sullo schermo sono proposte le liriche "Il soffio dell'anima" e "La tela del tempo". La prima parla dell'amore dei clown in corsia verso i piccoli di cui cercano di allietare le ore in ospedale.
La seconda trasferisci l'amore sul piano cosmico attraverso immagini suggestive che ci portano a superare i confini della nostra umanità, tenendola però sempre presente.
Un amore concepito in maniera umana e profonda.

La serata termina ricordando un obiettivo delle serate: la creazione del gruppo di lettura alla Branasserie con la possibilità di incontrarsi e di parlare di romanzi, poesie, scrittura, etc...

E dopo il reading? Il saluto e un po' di chiacchiere in compagnia, seguito da un momento di ottimo ristoro!  


2 commenti:

  1. complimenti a tutti, in particolare a Roberta de Tomi, per la impeccabile organizzazione, e poi a tutti.Autori, gestori...

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  2. Grazie Mariel! Non è facile realizzare eventi culturali nella Bassa, ma ce stiamo mettendo tutta! Buona giornata! Roberta

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