Dopo il genere fantastico, torno al mainstream con un argomento che arriva come un pugno allo stomaco.
Questa lettura merita una recensione per il connubio di stile e racconto attuale e insieme travolgente. Ma mi dà il la anche per il problema dell'ideologizzazione della violenza (e dei temi posti a qualsiasi livello).
La violenza può avere più risvolti; ma quando si tratta di uno strappo repentino, che ha inevitabili e incontrovertibili ricadute sul tuo intimo, sul tuo vissuto, tu diventi prigioniera di qualcosa di più grande di te.
Se poi la violenza affonda le sue radici in un giustificazionismo culturale radicato, la questione diventa ancora più complessa, ponendosi nel bilico tra
la necessità di alzare la voce e l'obbligo di tacere, di non poter denunciare. La
famigerata omertà che costringe la protagonista a sprofondare nel suo dolore. Un dolore che sentiamo e che spegne ogni speranza. Un dolore che uccide dentro e che incontra e amplifica le difficoltà della vita precaria di una Millenials.
"X" (Fandango Libri) di Valentina Mira è questo: il bilico tracciato tra questi estremi, il silenzio che scava nell'abisso della disperazione, mentre il desiderio è quello di urlare al mondo quello che si ha subito.
"X" è una storia che arriva come uno schiaffo, una
cognizione del dolore potente che lascia il segno. Sulla pagina e nel cuore. Ma sulla violenza c'è da dire molto. Moltissimo.
Più di quello che si pensi e oltre le ideologie. Ecco la recensione.