"Definisciti con una parola".
Esercizio di sintesi? Un'etichetta da apporre a se stessi? Un modo per cercare la propria identità? Un gioco?
Di certo è sempre una richiesta spiazzante.
"E tu come ti definisci"?
Del resto la scrittura creativa lascia sempre dei punti interrogativi; a volte sono i due punti che seguono una spiegazione. Questo perché si tratta di una materia che, nel suo essere rodata, solleva molti quesiti. La scrittura creativa è materia accademica ed è sulla via del riconoscimento anche nel nostro paese, pur con i soliti, endemici ritardi.
La scrittura creativa può avere molteplici applicazioni che approfondiremo; quella a scuola è stata una scommessa vinta perché le giovanissime penne si sono attivate ben oltre le aspettative.
Mentre i dibattiti sull'educazione proliferano, con un laboratorio di scrittura creativa si è portato quello di cui i ragazzi hanno bisogno: esprimersi. Sentirsi protagonisti, creativi e parte di un gruppo (a proposito di inclusione). La scrittura creativa come disciplina che agevola la cooperazione.
Ad alcune classi sono stati letti dei brani tratti dal romanzo.
Un ragazzo, dopo la lettura, ha guardato Roberta: "Davvero bello!". Con la meraviglia negli occhi di chi sogna con il fantasy.
Ecco le recensioni: La Penna Sognante: Dicono de "L'angelo caduto di Feerilandia": "non potete capire che meraviglia di urban fantasy sia" e "l'autrice ha superato se stessa" fino alle recensione su Planet Ghost da oltre mille viewers
Scrittura creativa: il successo a BookCity di Roberta De Tomi
Dalla Bassa al BookCity Milano, tutto esaurito per la scrittura creativa di Roberta De Tomi - SulPanaro | News
Il fantastico, un viaggio nella scrittura creativa - Progetti per le scuole - BookCity Milano
"E tu come ti definisci"?
Del resto la scrittura creativa lascia sempre dei punti interrogativi; a volte sono i due punti che seguono una spiegazione. Questo perché si tratta di una materia che, nel suo essere rodata, solleva molti quesiti. La scrittura creativa è materia accademica ed è sulla via del riconoscimento anche nel nostro paese, pur con i soliti, endemici ritardi.
La scrittura creativa può avere molteplici applicazioni che approfondiremo; quella a scuola è stata una scommessa vinta perché le giovanissime penne si sono attivate ben oltre le aspettative.
Mentre i dibattiti sull'educazione proliferano, con un laboratorio di scrittura creativa si è portato quello di cui i ragazzi hanno bisogno: esprimersi. Sentirsi protagonisti, creativi e parte di un gruppo (a proposito di inclusione). La scrittura creativa come disciplina che agevola la cooperazione.
Tutto esaurito per "Il fantastico, un viaggio nella scrittura creativa"
Far conoscere il fantastico e i suoi meccanismi narrativi, creare mondi e narrare in modo alternativo la nostra realtà. Il genere fantastico, negli ultimi anni in netta crescita, si apre a una miriade di possibilità, mostrando di non essere un genere di serie B rispetto al mainstream; al contrario, scrivere questo genere richiede molta attenzione e capacità di rendere credibile qualcosa di incredibile.
Tutto questo è stato portato tra i banchi di scuola, registrando il tutto esaurito.
Sono stati coinvolti quattro istituti per cinque classi: tre scuole medie (IC viale Lombardia, Istituto Comprensivo S. Ambrogio e Buzzati) e una superiore (Cfp Canossa).
"Definisciti con una parola."
Incasinata.
I ragazzi guardano la docente, sorpresi. Qualcuno si definisce in una parola, altri non la trovano.
Molti gli aggettivi, meno altre parole, segno che siamo legati più spesso a una qualifica che a un'associazione o a un'assonanza. Qualcuno ha usato i colori, altri qualche sostantivo, anche originale. Ma la maggior parte, non ha trovato la parola... per timidezza o forse perché è quell'età in cui occorre capire chi si è ancora. E diamo tempo al tempo!
Tutto questo è stato portato tra i banchi di scuola, registrando il tutto esaurito.
Sono stati coinvolti quattro istituti per cinque classi: tre scuole medie (IC viale Lombardia, Istituto Comprensivo S. Ambrogio e Buzzati) e una superiore (Cfp Canossa).
Per cominciare: presentiamoci
"Ciao, mi chiamo Roberta De Tomi, ho iniziato a scrivere che ero molto piccola, perché leggevo un sacco di libri. Mi piacciono tante cose e sono stata appassionata di Michael Jackson, da adolescente.""Definisciti con una parola."
Incasinata.
I ragazzi guardano la docente, sorpresi. Qualcuno si definisce in una parola, altri non la trovano.
Molti gli aggettivi, meno altre parole, segno che siamo legati più spesso a una qualifica che a un'associazione o a un'assonanza. Qualcuno ha usato i colori, altri qualche sostantivo, anche originale. Ma la maggior parte, non ha trovato la parola... per timidezza o forse perché è quell'età in cui occorre capire chi si è ancora. E diamo tempo al tempo!
Esercitiamoci!
Dopo la parte introduttiva, la "prof" (così chiamata Roberta) ha "dato i compiti": data una traccia di trama da arricchire, ha fatto dividere i ragazzi in gruppi e da lì le penne si sono attivate. Roberta ha girato tra i banchi dando idee, approvando cambiamenti e i disegni dei personaggi. Tutto quello che poteva stimolare la creatività è stato approvato!"Che voto ci darebbe?"
E poi? Cosa è successo? I ragazzi hanno esposto i lavori e tutti hanno ascoltato. Ci sono stati scambi di opinioni. E poi l'attesa del voto... che non è arrivato; questo perché il senso della scrittura creativa, in un momento di forti dibattiti sull'educazione, è di creare cooperazione per favorire l'espressione dei ragazzi. Vedere ragazzi attivarsi, condividere idee e scrivere, è un incentivo a dare spazio a quei lampi di estro chiusi magari in una stanza segreta, mentre fuori infuria la tempesta dei doveri. Lampi che se non scoppiano fuori, lo fanno dentro, diventando a volte elementi di frustrazione. La creatività è invece una chiave di lettura, il superare i meccanismi competitivi per capire che le nostre idee possono valere e possono crescere insieme agli altri.
La scrittura creativa è un modo per dare potere alla fantasia, all'espressione al non sentirsi esclusi e da meno. Perché ogni storia vale in quanto unica e irripetibile, poi sarà chi legge a esprimere legittime preferenze. Con rispetto.
Il libro presentato: "L'angelo caduto di Feerilandia"
Il libro è stato oggetto di curiosità, anche se è diventato un corollario e le tracce sono state ispirate ad altre situazioni, partendo dalle peculiarità dei ragazzi.Ad alcune classi sono stati letti dei brani tratti dal romanzo.
Un ragazzo, dopo la lettura, ha guardato Roberta: "Davvero bello!". Con la meraviglia negli occhi di chi sogna con il fantasy.
Ecco le recensioni: La Penna Sognante: Dicono de "L'angelo caduto di Feerilandia": "non potete capire che meraviglia di urban fantasy sia" e "l'autrice ha superato se stessa" fino alle recensione su Planet Ghost da oltre mille viewers
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Il progetto
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