martedì 27 agosto 2024

"Bestiario sentimentale" di Guadalupe Nettel: l'imprescindibile legame tra esseri umani e animali

Ci sono amori che si consumano nello scorrere del quotidiano. Nascono, si sfiorano, si perdono, mantenendo legami che possono sfociare nel patologico; a volte, invece, restano come i retaggi di qualcosa che avrebbe potuto avere sviluppi alternativi o come il segno dell'ineluttabilità dell'esistenza. Il "Bestiario sentimentale" (La Nuova Frontiera) di Guadalupe Nettel traccia i confini del nostro essere umani, legati al mondo animale, a una condizione naturale da cui non potremo mai prescindere.

"Bestiario sentimentale": il libro
Nei cinque racconti di "Bestiario sentimentale" la vita degli animali, governata dagli istinti e dalle leggi implacabili della natura, si fa specchio delle relazioni tra esseri umani. Così, osservando la silenziosa esistenza dei pesci combattenti, una donna si trova a fare i conti con la crudeltà che nasce in un rapporto di coppia agli sgoccioli. Una casa invasa dagli scarafaggi diventa teatro di una guerra tra specie in cui si rispecchiano i conflitti familiari. Una gatta e la sua cucciolata offrono l’occasione per riflettere sulla maternità, quando è desiderata e quando non lo è. Un fungo e una vipera svelano rispettivamente il misterioso legame che unisce due amanti e il dolore di una passione impossibile. Attraverso le storie dei loro animali, Guadalupe Nettel, racconta in maniera magistrale la vita di uomini e donne fragili, consumati da amori non corrisposti, colti nei momenti più importanti e delicati della vita in cui decisioni irrevocabili possono cambiare il corso di un’esistenza: mancarsi per un soffio, ritrovarsi o perdersi per sempre.

La recensione
"La vita matrimoniale dei pesci" ci riporta alla dimensione dell'acquario, ai silenzi pieni di sguardi che però tracciano i confini dell'incomunicabilità. Una coppia, alle prese con una nascita, fa i conti con le complicazioni di una situazione che sembra scivolare verso una sorta di abisso dolente.  
"Guerra nell'immondizia" è una narrazione di invasione che viene risolta in un modo che potrebbe far storcere il naso; da lì, la passione per gli insetti del protagonista. "Felina" propone il parallelismo tra due maternità con esiti differenti, e intrisa di una malinconia che lascia il segno. "Funghi" tratta di una dipendenza che sfocia nell'ossessione, nel sentimento che non si scioglie con la distanza e che, anzi fa proliferare agenti dannosi per il corpo e l'anima. "La vipera di Pechino" è un altro frammento di vita inquietante, con un altro finale che ci lascia avvolti in una patina di disillusione.

Esseri umani e animali vengono uniti nella narrazione, diventano riflessi di ossessioni, comportamenti che sprofondano negli schematismi. Con la differenza che, se gli animali sembrano prendere atto della propria condizione perché seguono la natura, negli esseri umani sembra manifestarsi una forma di catatonia. I protagonisti delle storie sono prigionieri dei loro impulsi e, anche quando potrebbero liberarsi dai cavilli, ecco che restano impigliati in un pantano psico-somatico. 

L'autrice ci restituisce un caleidoscopio denso, con un approccio verista in cui le cose accadono, riportandoci a una dimensione di anti-eroi novecenteschi. Gli esseri umani sembrano prigionieri di una condizione irremovibile, nell'assenza di una volontà che "lascia accadere le cose". Con una scrittura chirurgica ma semplice, traccia quadri di una poeticità sconnessa, nevrotica ma anche malinconica, come a voler indicare l'impossibilità di andare oltre i propri limiti.

Per concludere
"Bestiario sentimentale" è un piccolo gioiello di umanità che rinuncia a ogni eroismo per mostrare le proprie fragilità, le pulsioni che li avvicinano al mondo animale, spettatore e portatore di metafore tradotte in piccoli e amari frammenti di vita quotidiana. Una bella scrittura, essenziale e capace di cogliere parallelismi, evocando senza mai dover spiegare. Da leggere, se si cercano risposte a certi perché. E per conoscere una bella penna contemporanea. 

L'autrice: Guadalupe Nettel
Laureata in Lingua e Letteratura spagnola all'Università nazionale autonoma del Messico e in Scienze del Linguaggio all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi, è autrice di quattro raccolte di racconti, tre romanzi e due saggi di critica letteraria.
Inclusa nel progetto “Bogotá 39” che raccoglie i 39 scrittori più promettenti under 40 dell'America Latina, nel 2013 ha vinto il Premio di Narrativa Breve Ribera del Duero con la raccolta di racconti "Bestiario sentimentale" e nel 2014 il prestigioso Premio Herralde con il romanzo "Quando finisce l'inverno".

Sito web: https://guadalupenettel.com/

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