martedì 15 marzo 2022

Le avventure del Signor Writing: attenti all'editor! Despota, collaboratore, Pigmalione o... figura mitologica?

Questo post non vuole risolvere definitivamente una diatriba che rasenta la mitologia. Mi riferisco all'editor, la figura più amata/odiata del panorama editoriale, ma di certo anche la più fraintesa. Fare chiarezza è necessario per sfatare i luoghi comuni, capendo che cosa fa l'editor e quali apporti può dare all'autore/autrice.

Lo vedete? Fuori dall'abitazione del Signor Writing spicca il cartello: "Vietato l'accesso agli editor". Il sottotitolo potrebbe essere "Il mio testo non si tocca". E così, il signore in questione, convinto di avere scritto un testo intoccabile, inizia a proporsi agli editori. Dopo diverse settimane di attesa, ecco che arriva la "grande occasione". Salti di gioia, l'emozione del contratto, fino a quando non legge la clausola che introduce il rapporto di lavoro con lui (o lei): l'editor, il nemico giurato. E allora, qualcosa deve cambiare; dopotutto il contratto è discreto e va firmato!

Il Signor Writing decide di rimuovere temporaneamente il cartello di divieto e inizia a lavorare con il professionista assegnato. E cosa scopre? Che l'editor non è una figura mitologica, ma una persona con un proprio punto di vista, idee e proposte. 

Non solo: lavorando con l'editor, lo scrittore si accorge di dover spiegare alcuni nessi della trama e approfondire i personaggi. E poi... ops, c'è anche qualche refuso, ma per quelli, lasciamo l'incombenza al correttore di bozze. Ora concentriamoci sul testo. 

Sì, si discute con l'editor, i punti di vista sono diversi. A proposito, com'è successo anche alla sottoscritta con la versione digitale di "Trappola d'ardesia", occorre rivedere il punto di vista, ci sono slittamenti, sai? Mano a mano che la correzione procede, il Signor Writing si accorge di sviste ed errori di trama dettati dal fatto di essere ancora "troppo" dentro al testo; sono errori che può notare l'occhio esterno. E così, vai di correzione!

Il testo inizia a essere più congruo, certo, a volte si litiga, ma l'editor lima, propone, si confronta. Vuole avere sempre ragione... è un po' despota, ma lo fa per arrivare al migliore risultato possibile. E allora il Signor Writing si accorge che è per il suo bene, che il lettore ha le sue esigenze che vanno rispettate e che il "secondo me" va contestualizzato. 

Cosa fa ancora l'editor? Suggerisce cambi di situazione, in rapporto alla coerenza; verifica la congruenza e il disegno dei personaggi; controlla che il linguaggio sia coerente con le linee editoriali e con il genere. Non opera solo sulla forma, fa molto di più, in vista della pubblicazione. E ormai ci siamo!

Il Signor Writing rilegge il testo editato. In effetti è migliorato, grazie al confronto. Un libro che mira alla pubblicazione è il frutto di un lavoro di squadra. Viene letto e riletto da più professionisti della casa editrice in vista dell'uscita. Che emozione!  

Ricapitolando, ecco le mansioni dell'editor
1) Fornire un punto di vista esterno e alternativo rispetto all'autore che, dopo settimane o mesi di scrittura, è troppo "dentro" al testo per fornire una valutazione lucida
2) Fornire correzioni concettuali e di trama, vigilando sulla congruenza e sullo sviluppo della vicenda.
3) Fornire correzioni formali 
4) Spesso è il curatore di una collana e quindi fornisce gli strumenti e le indicazioni per realizzare gli obiettivi posti e verificare la conformità alle linee editoriali
5) Trova le strategie atte a valorizzare il testo al meglio
6) Fornisce consulenza sulla correttezza di assunti, contesti e informazioni, per cui deve essere una figura dotata di una cultura trasversale
7) Un Pigmalione che fa crescere il Signor Writing. 

Cosa non è l'editor
1) Una figura mitologica da combattere
2) Un dittatore che vuole distruggere l'autostima del nostro Signor Writing
3) Un maestrino bacchettone un po' monotono
4) Un correttore di bozze
5) Un conservatore oppure un rivoluzionario
6) Un figlio dei fiori Sesso, Droga& Rock etc.
7) Un fustigatore di scrittori/scrittrici tapini

E ora?
Il Signor Writing ha superato la sua avversione per gli editor e li accoglie con il sorriso sulle labbra!   

Nota a margine... e se l'editor è davvero un terribile despota?
Come in ogni rapporto di lavoro, non sempre possiamo andare d'accordo con la persona preposta. Sta al Signor Writing e alla casa editrice trovare gli accordi in caso di contrasti, per conciliare le diverse esigenze. Buon lavoro!

(Foto: Pixabay)

  

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