venerdì 5 aprile 2024

"Il sole di sera" (Love) di Sabrina Grementieri: una scrittura connessa alla natura e al cuore

La solitudine è davvero la scelta giusta? Si tratta di un'opzione prossima alla libertà, un modo per potersi assaporare e, di conseguenza, assaporare la vita fino in fondo, sfuggendo ai dolori che possono essere implicati nelle relazioni con altri, soprattutto se sentimentali? La scelta di Marianna sembra la migliore di quelle possibili e a bordo del suo Bulli, si sente felice. Poi, la vita la mette di fronte a delle situazioni inattese e si aprono porte rimaste sigillate. A questo punto, che cosa accade? Ecco la recensione de "Il sole di sera" (Love) il nuovo romanzo della bravissima Sabrina Grementieri. E già nel "bravissima" si coglie che questo è di certo un romanzo consigliato!


"Il sole di sera" la trama: leggi qui

La recensione
Sabrina Grementieri è un'autrice la cui penna è intrisa di natura. Già i romanzi che ho recensito in precedenza (clicca qui) ne sono la piena dimostrazione. I personaggi si muovono in ambienti fortemente connotati, dotati di tratti che incurioscono il lettore anche da un punto di vista "turistico", oltre a quello narrativo. Tale connotazione si trasmette ai personaggi, che entrano in forte connessione, come a voler riportare a un'unità ancestrale del tutto. C'è un qualcosa di genuino che traspare e che enfatizza gli stati d'animo; qualcosa che va oltre il dato sensibile. "Il sole di sera" rappresenta una conferma in tal senso, manifestando la potenza e la pervasività di un luogo e dei suoi abitanti. 

Tale potenza esercita sulla protagonista, Marianna, un influsso che la porta a un inevitabile e doloroso confronto con se stessa e con il mondo esterno. La giovane donna, in perenne fuga da una famiglia con cui ha ormai reciso i rapporti, dalle relazioni, ma soprattutto da se stessa, sarà costretta a fermarsi, complice un guasto al suo furgone camperizzato (l'amatissimo Bulli); e proprio durante questa sosta prolungata dovrà far fronte ai suoi demoni e a una memoria che ha rimosso momenti dolenti, in particolare legati a una violenza subita che l'ha segnata nel profondo. 

La giovane avrà l'occasione di sperimentare la forza dei legami da cui è sempre fuggita e la paura verso qualcuno che è capace di guardarla dentro al punto da infastidirla. Ma è anche lo sconvolgimento dato dagli incontri e dal passato che ritorna, costringendola a confrontarsi con rivelazioni inattese. Soltanto in questo modo potrà sostenere i cambiamenti che la stanno inevitabilmente traghettando verso nuove consapevolezze. 

Marianna è un personaggio travagliato e per questo forte: la sua indipendenza, caparbia e ostinata, va di pari passo con una fragilità che si vede nella lettura, nel suo cercare di creare distanze, nei sogni che esprimono un senso di soffocamento, a partire da un incipit che fa pensare a un thriller! Non si tratta di un thriller, si resta nell'orbita della narrativa contemporanea, con tocchi di rosa, ma soprattutto di umanità.

Intorno a Marianna orbitano dei personaggi interessanti: Donella, la donna delle pulizie, dotata di una empatia straordinaria, ma anche di un acume che turba la protagonista. Si tratta di  uno dei personaggi più riusciti, cui chi legge si affezionerà facilmente, anche per le perle di saggezza che esprime. Accanto troviamo Benno, il gestore del locale con cui  la protagonista creerà un legame speciale; Samuele, il figlio di lui; e, ancora, Morcia, il meccanico che è anche protagonista di un simpatico fraintendimento, dovuto all'abitudine del luogo di dare dei nomignoli, spesso legati a delle particolare doti e attitudini. Poi, il padre Sergio e la madre Eleonora; e ancora, il fratello Gabriele, che l'ha spodestata dalle preferenze materne. 

Infine, il luogo  ci riporta alla scoperta delle bellezze disseminate in Italia. Si tratta di una località posta tra l'Emilia Romagna e la Toscana e di cui l'autrice riporta le caratteristiche e il colore locali, con precisione e sentimento. 

A proposito di sentimento: Sabrina Grementieri mantiene la sua coerenza di stile, entrando  maggiormente nell'orbita delle ombre del passato e di quel lato oscuro che affoga la memoria. La penna è limpida e capace di creare situazioni immersive; non c'è alcuna tendenza al cliché, anzi, anche questo romanzo manifesta un'identità forte che si realizza nella lettura, scandita da ritmi adeguati. Una penna matura che è cresciuta ulteriormente, rispetto ai romanzi, già dotati di una loro solidità. 

Per concludere
"Il sole di sera" è un romanzo in cui immergersi, diventando un'esperienza sensoriale che permette di respirare i personaggi e i luoghi. Una storia ben costruita e solida, ma che ci permette di esplorare la fluidità dell'essere umano, insieme alla varietà e alla bellezza della natura che troppo spesso diamo per scontato. 

Sito web di Sabrina Grementieri: clicca qui  

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