venerdì 7 novembre 2025

"Manovrati dalla società": la perfomance di Halloween a Borgo a Mozzano, una fiaba dark piena di verità e umanità (che ha fatto il pienone, persone in fila per assistervi!)

Non è un post che esula dal nostro tema principale, anzi. Qui la creatività è andata in scena nella forma di una fiaba dark capace di scuotere i sensi e le anime.
Borgo a Mozzano, con la sua rinomata celebrazione della notte più paurosa dell'anno, ha ospitato la performance a cura dello staff del Castello di Gusciola, con la supervisione di Alberto Bazzani, meglio, Oste Alberto che è anche l'ideatore dell'evento. 
Una performance che porta in scena creature simili ai giocattoli che si animano durante la notte, nella fiaba de "Il soldatino di stagno" di Andersen.
E il titolo "Manovrati dalla società" la dice lunga. Con tanto di fila all'esterno, per assistervi...
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Creature perdute che si animano... 

Una voce cavernosa, una musica (creazione di Chris Costantini) costruita sulla base di un tango, unito a elementi elettrici che accompagnano il movimento scenico.
Il direttore (Gio Cancemi) si muove e anima nell'ordine: la ragazza (Sabrina) che muove un lupo mannaro, Mangiafuoco (Diego Luis Mamani Carrizo) che manovra la sua delicata marionetta-bambola (Betty Tagliati), da cui poi sarà manovrato; lo psicopatico (Alessio  Gasparini) che grida la sua rabbia; la mamma che culla e protegge la sua bambina (Roberta De Tomi).
Tutto finisce con la musica, il silenzio pervaso dal turbamento, attraversa il pubblico, che si rivolge a un Oste Alberto con il volto coperto, ad annullare i lineamenti. L'Oste che accoglie il pubblico e fa un intro da brividi. 

Come nella fiaba de "Il soldatino di stagno"


La situazione ricorda la celebre fiaba di Andersen, con i giocattoli che si animano per poi andare incontro a un destino crudele. L'analogia è lampante, ma la performance va oltre e ci ricorda di questa società dell'immagine che annulla le anime con i suoi canoni di "perfezione" che mirano al controllo; pensiamo di prendere le nostre decisioni in autonomia, ma in realtà ci sono forze che spesso cancellano la nostra volontà.
Il direttore delle anime perdute agisce senza provare sentimenti, l'angoscia pervade la scena disarmando il pubblico.
I protagonisti sono creature in balia di una forza indifferente al dolore, alla creatività, al bisogno di esprimersi davvero. I sentimenti, le emozioni, sono alla mercé di questo sistema, la parvenza di umanità è funzionale alla dinamica degli slogan, le battaglie per i diritti sembrano sempre più operazioni di marketing. La forma prevale sul contenuto e tutti diventiamo contenitori che sfiorano il vuoto. Il Nulla di Fantasia, la brandizzazione dell'essere umano che svuota e aliena, trasformandoci in oggetti.



Tante repliche e centinaia di spettatori  

Una performance che ha visto una fila in attesa, nell'ambito del bellissimo evento organizzato a Borgo a Mozzano, Halloween 2025.
Uno spettacolo nato dal desiderio di andare in scena con un gruppo, perfettamente in sintonia, di artisti, ciascuno dotato di una... grande anima!

Dopo lo spettacolo... come spezzare il sortilegio del direttore delle anime perdute? 


E dopo lo spettacolo, la festa, in una serata in cui il velo tra i mondi si assottiglia, le zucche ghignano, inquietanti, gli spiriti fanno girotondi.
Una nuova fiaba è stata scritta, lasciando tracce sotterranee e mille domande. 
In un mondo sempre più diviso e manovrato, dobbiamo 
recuperare la creatività, mentre gli attori chiedono scusa per i ruoli interpretati e l'arte si confonde con la vita, destituita di quella finzione necessaria alla catarsi e al gioco delle parti, e viene schiacciata e ridotta a un compione.

Raccontiamo storie, anche con l'uso di simboli
, suggestioni che riportano all'archetipo e che non obbliga a creare per ragioni di "inclusione".  Il tutto senza rendersi conto che opere come "Il signore degli anelli" o "Il trono di spade" sono inclusive, nel loro raccontare il conflitto umano. Come "L'Angelo caduto di Feerilandia" che ha anticipato i tempi con gli Imperatori dai tratti afroamericani (abbattendo il canone della fata bionda con gli occhi azzurri) e la fluidità di Kilt e Vanessa. (Clicca qui per gli articoli La Penna Sognante: Risultati di ricerca per l'angelo caduto di feerilandia)

La vera creatività fa riflettere, pensare, non è una sfilza di slogan preconfenzionati. La creatività è essere fuori dagli schemi, anche impopolari, anti-influencer e mai firmati.

Spezzando il sortilegio del direttore, le creature potrebbero riacquisire un'anima, raccontiamo come potrebbe accadere... lo potremmo anche scrivere, no?

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