Un mio tentativo 'urbanfantasy' (2007)
Tasha aprì la porta lentamente. Avanzò in silenzio nel buio creato dalla tapparella abbassata. Andò dritta, si spostò lateralmente, sulla sinistra, di tre passi per non urtare il letto. Avanzò ancora, finché con la mano non sfiorò la superficie liscia del comò laccato.
Le dita scivolarono rapide come le zampe di un ragno.