La cameriera con il grembiulino giallo-chiazzato arriva con le due tazze e le paste. Ce le porge in silenzio, l'espressione accigliata, i movimenti goffi di chi non si sente a suo agio.
Dopo averci serviti, la donna ritira il vassoio e si allontana, scartandoci.
Faccio per prendere la bustina dello zucchero, quando Massimo blocca le mie intenzioni.
"Ti consiglio il miele. Ho letto da qualche parte che lo zucchero di canna viene lavorato in un modo che lo allontana dalla natura."
Io alzo una spalla.
"Ormai siamo lontani dalla natura, da qualsiasi prospettiva la vogliamo vedere."
"Visione interessante."