venerdì 5 aprile 2019

RECENSIONE: "Un anno con Lloyd - 365 giorni in compagnia di un maggiordomo immaginario" di Simone Tempia

Chi non vorrebbe avere un maggiordomo che, indossando la livrea della leggerezza, indica le strade meno battute della consapevolezza? Simone Tempia, autore di "Vita con Lloyd",  una pagina Facebook che in breve tempo ha conquistato centomila followers (arrivando a oggi a superare i 175mila - clicca qui per la pagina)  ha aguzzato la punta dell'ingegno, ideando una serie di dialoghi con il  maggiordomo che tutti vorremmo. Con i baffi ovviamente.
Scopriamo qualcosa di più di "Un anno con Loyd - 365 giorni in compagnia di un maggiordomo immaginario" (Rizzoli Lizard). Il libro verrà presentato (insieme ai precedenti) alla Branasserie (La Rana) a Reggiolo, stasera dalle 19.00 (per l'evento, clicca qui).


In "Un anno con Lloyd" troviamo la location speciale già nota a chi ha letto le stagioni precedenti: la magione di fantasia che, di volta in volta, si arricchisce di sale più o meno ampie, giardini più o meno variegati e arredi che rappresentano un determinato stato o una condizione esistenziale in cui tutti noi possiamo trovare un rispecchiamento. Nello scorrere dei giorni, dei mesi e delle stagioni, Simone Tempia intesse dialoghi che paiono quadretti compiuti, legati dal filo rosso di un'ironia lieve e disincantata, mood comune ai volumi precedenti.

Rispetto a "Vita con Lloyd" e "In viaggio con Lloyd" (editi sempre da Rizzoli Lizard), troviamo un volume più corposo, e un approccio ancora più compiuto che questa volta strizza l'occhio alla forma del diario, sempre declinato nella struttura del post Social. La formula vincente con cui l'autore si è fatto apprezzare dai suoi lettori e dalle sue lettrici, viene riproposta superando l'ostacolo del "già sentito" che può derivare dal proporre una formula ampiamente rodata. Simone Tempia è insomma riuscito a non ripetersi, mantenendo salda la coerenza narrativa.

La figura di Lloyd spicca, come nelle altre stagioni, per la sua grazia ironica, nonché per l'arguzia delle parole che, a volte pungono, altre volte incantano. Nella mente del lettore si dipinge la figura classica di un maggiordomo che si aggira tra le stanze dell'immaginario con un vassoio colmo di meraviglie, le mani pronte ad aprire le porte su nuove prospettive e i motti saggi, atti a ricucire ferite o a tratteggiare nuovi scenari. Lloyd è quella vocina che risuona dentro di noi e che spesso non ascoltiamo; non ha i modi pedanti del Grillo parlante di Pinocchio, anzi, sa utilizzare le parole nei modi giusti, arrivando al cuore delle questioni senza peccare di piaggeria.

La penna di Simone Tempia costruisce dialoghi che brillano per sagacia; sono pervasi dalle mille sfumature delle emozioni, ora lievi, ora liriche, ora gaudenti. . Durante la lettura, un senso di leggerezza ci pervade, insieme alla sensazione che una figura come Lloyd sia vicino a noi sempre; sta a noi percepirlo e ascoltarne la voce.

Per concludere
"Un anno con Lloyd" lascia il segno: è un libro dotato di un'originalità "Social", alimentata sicuramente dalla narrativa, in cui troviamo uno stile di scrittura immediato ma anche fortemente ironico ed evocativo. Simone Tempia racconta di noi attraverso i dialoghi con il maggiordomo che tutti vorremmo. 

Di seguito, l'elenco dei blog che parlano di Lloyd:

https://respirodilibri.blogspot.com/2019/04/segnalazione-romanzo-e-invito-evento-un.html

https://lettureapois.blogspot.com/2019/04/segnalazione-un-anno-con-lloyd-di.html

Nessun commento:

Posta un commento