sabato 9 novembre 2019

Entrando nel labirinto con Alice - Un mese di eventi - Prima parte

Riassumere questo mese da autrice non è facile. Sono accaduti così tanti eventi, da Milano alla Bassa, passando per il web, che tutto può essere reso con un racconto. Un viaggio iniziato due anni fa! "Alice nel labirinto" prima di tutto, ma anche "Chick girl" e i riferimenti alle mie precedenti pubblicazioni.
Tutto inizia con...





                 
Stranimondi, Milano - 12-13 Ottobre
Un resoconto già pubblicato (clicca qui).
Due giorni di incontri con lettori, amici e colleghi con cui chiacchierare, condividere punti di vista ed esperienze, allo Stand di Dario Abate Editore.
In compagnia di Lovecraft&CO.


15 Ottobre 2019 - Web 
Dalla pagina FB Passione Libr
o (clicca qui)
Intervista
Cristina: Cosa ti ha spinto a raccontare di un'alice ormai donna?
Rob - Il romanzo mi è stato commissionato verso la fine del 2015 per la collana di narrativa DAE (Dario Abate Editore), ai tempi ancora agli albori. L'editore mi chiese di scrivere il seguito di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio"...  Immaginatevi l'emozione, ma anche la "tremarella". Successivamente gli ho sottoposto un paio di sinossi e da quelle è stata scelta la vicenda ritenuta più vicina allo spirito dei libri di Carroll. Così è iniziato il lavoro di documentazione e stesura. Un anno e mezzo di lavoro, tra scritture, riscritture ed editing. Un lavoro importante per me, sia dal punto di vista professionale, sia umano. Senza contare che mi ha dato l'opportunità di esplorare la figura di Alice.

(Cristina) E infatti esattamente come in Alice bimba, ho ritrovato una denuncia alle esagerate e assurde regole e convenzioni vittoriane! Ma anche Alice donna ha il suo riscatto! 
Rob - Gli obblighi sociali, l'educazioni ferrea inculcate negli anni, hanno creato un'Alice ligia al dovere e "programmata" per il matrimonio; un'Alice che ha dimenticato la bambina curiosa del Paese delle Meraviglie. Nel romanzo accadranno cose che la costringeranno a rivedere le proprie posizioni.

2) P.  Come ti è balenata l'idea di riprendere il personaggio di un classico così conosciuto per farlo diventare il personaggio del tuo libro?
Rob - Ho sempre amato il personaggio di Alice in quanto credo sia ricco di sfaccettature e molto "umano" con i suoi mille dubbi, le sue curiosità e le sue paure. In lei possiamo ritrovare frammenti di noi: per come è delineato, non è certo stereotipato, anzi! Io ho cercato di delineare un'Alice del suo tempo in cui però è possibile trovare elementi del nostro, con riferimenti alla condizione femminile e ai desideri che rechiamo in noi. Tutte (e credo tutti, comprendo anche gli uomini) in fondo sogniamo un grande amore; ma sogniamo anche di trovare noi stessi, di capire chi siamo e nel capirci, capire di cosa si tratta questo amore. Si identifica davvero con un matrimonio che è una convenzione sociale? Oppure siamo nati per essere liberi e ci incateniamo da soli, perdendoci in obblighi in cui dimentichiamo noi stessi per compiacere la società e gli altri? Inoltre l'Alice di cui racconto è la piccola musa di Lewis Carroll, realmente esistita. Lui ha sempre negato la questione dell'ispirazione legata alla piccola, ma credo che questa bambina abbia avuto un ruolo chiave nella scrittura dei capolavori dell'autore inglese.

3) Sara Girelli (Amministratrice) Ti ritrovi personalmente nel personaggio di Alice? Se dovessi pensare a far interagire Alice con un altro 'personaggio famoso' delle fiabe?
Rob - Mi ritrovo in Alice per i mille dubbi che la colgono e per la curiosità che la spinge all'avventura. Se dovessi farla interagire con un altro personaggio? La Sirenetta!
Adoro anche la Sirenetta per il coraggio... malgrado la sua triste fine.

4) I. -  Quale è stato il momento più difficile nella stesura o altro che hai dovuto affrontare?
Rob - Un momento difficile si è presentato all'inizio della stesura del romanzo, soprattutto pensando al confronto con i precedenti e con un gigante come Carroll. Ma alla fine ho cercato di ascoltare i miei personaggi e di mettercela tutta per scrivere qualcosa di interessante. Se non ti metti in gioco e non rischi, non puoi sapere dove puoi arrivare (scusate la retotica).

5) E.  Ciao Roberta, il tuo libro del cuore?
Rob - Ne ho diversi, ma "La storia infinita" di Michael Ende è magia.

6) M. Cosa ti piacerebbe trasmettere con la tua scrittura?
Rob - Prima di tutto, spero e mi auguro di raccontare una bella storia e di saperla trasmettere. Il resto, lo lascio al lettore/alla lettrice. Non ho la presunzione di dare risposte o di confezionare delle verità. Spero ovviamente di emozionare e di lasciare una traccia, qualcosa, un pensiero, una domanda...

Il nano che ha ispirato il Nona
7) M. Qual è stata la chiave di volta che ha fatto nascere questo romanzo? altra domanda...a quale personaggio ti senti più legata e perché? 
Rob - Come ho scritto sopra, il romanzo nasce da una commissione, ma anche da un amore per il mondo di Alice che ho sempre portato nel cuore. La chiave di volta è il rapporto tra Alice e e Carroll: sono partita, andando a studiarmi diversi aspetti della vita dell'autore. Quindi, a partire dai mondi precedentemente narrati e dalla mia vision, ho avuto la spinta per partire, superate le mie iniziali paure del confronto inevitabile con l'autore.
Spezzo le risposte. Il personaggio cui mi sento più legata... di certo Alice perché rispecchia i miei mille dubbi e il mio desidero di essere libera e di non soggiacere a obblighi sociali, quel "perché lo fanno tutti" in cui ci capita di cadere. Ma poi mi chiedo se è quello che voglioAggiungo che mi piacciono molto Nano Nona - un personaggio che si esprime spesso in rima ispirato vagamente al Nano di Twin Peaks - e l'Odalisca, creatura conturbante e ambigua che ora salverà ora metterà in difficoltà Alice.

M - A chi consiglieresti il tuo romanzo? cosa ti ha lasciato a livello emozionale? 
Consiglierei il mio romanzo a chi ama letture più ricercate, ma anche a chi ama il mondo di Carroll. A chi ama soffermarsi sugli aspetti linguistici di un romanzo. A chi ama i librogame e la fantasia. A chi ama gli Young Adult. A livello emozionale? Mi ha lasciato tanto e mi ha permesso di compiere un viaggio dentro me stessa.


PARLANDO DI ALICE. UNA RECENSIONE
La parola all'amministratrice, Cristina Costa
"In Alice nel Labirinto ritroviamo Alice adulta, donna che deve fare i conti con le regole e le convenzioni sociali (il rimando al suo predecessore è chiaro ed evidente: lo scopo di Carroll era di far capire quanto fossero assurde le rigide regole dell’epoca vittoriana.)
Ora Alice donna ha una missione da compiere: inseguire il suo amore e salvare il Paese delle Meraviglie.
La metafora della ricerca di sé e del desiderio di consapevolezza e indipendenza è forte, Alice deve attraversare ovviamente una serie di pericoli e superare ostacoli, si sgretola e si ricompone ma questo è quello che si deve pagare per non accontentarsi, per poter andare oltre, per arrivare alla fine del labirinto!
Buona lettura!"


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