mercoledì 10 settembre 2025

"Il gatto col fiocco e il cappuccio. Le indagini dell'ex Commissario Zoiro": intervista a Roberto Tarallo, autore di un giallo tra suspense, fragilità umana e i colori della Puglia

"Il gatto col fiocco e il cappuccio. Le indagini dell’ex Commissario Zoiro" (Chiocciola Editore) è il romanzo d’esordio di Roberto Tarallo (nella foto), autore di grande esperienza nel mondo della comunicazione, che esordisce nella narrativa con un giallo sorprendente, acuto e profondamente italiano.
Tra le masserie pugliesi, l’ombra del mare e una depressione che ancora fatica a dissolversi, l’ex commissario Zoiro si trova suo malgrado trascinato in un’indagine difficile, tra morti misteriose, piccoli grandi silenzi e segreti ancora troppo vivi. Il suo sguardo disincantato, insieme a un’ironia ruvida ma umana, dà vita a una figura di investigatore nuova e autentica, molto lontana dai cliché.
Tarallo dimostra una padronanza matura del ritmo narrativo: alterna introspezione e tensione, azione e malinconia, disegnando un giallo dal respiro cinematografico, dove ciò che si indaga non è solo il crimine, ma anche la fragilità del vivere e la forza silenziosa del riscatto.

L'intervista a Roberto Tarallo

Benvenuto Roberto. Ci puoi raccontare qualcosa di te? Studi, lavoro, cosa ti piace, cosa non ti piace…
Grazie per l’invito. Sono in pensione da cinque anni ma cerco di mantenermi sempre attivo almeno dal punto di vista cognitivo. Ho lavorato nel marketing e nelle vendite, arrivando alla posizione di Amministratore Delegato negli ultimi tredici anni della mia carriera. Di fatto ho gestito gruppi di lavoro di crescente complessità e ciò mi ha permesso di conoscere sempre più approfonditamente le persone. Ho avuto anche la fortuna di muovermi in ambienti internazionali e di vivere all’estero per un periodo della mia vita. Credo ciò abbia contribuito a fornirmi una discreta apertura mentale e ad apprezzare altre culture. Dal 2020 sono, per così dire, a riposo e vivo in una piccola cittadina marina del sud piuttosto nota per aver dato i natali a Domenico Modugno e per una spiaggia -Lama Monachile- nota in tutto il mondo. Sono sposato in seconde nozze con Viktoria, Ucraina di Kiev e viviamo con dieci gatti e un cane. 

Arriviamo al tuo esordio: quando e com’è nato questo romanzo?
“Il gatto con il fiocco e il cappuccio" è in effetti il mio secondo romanzo. Il primo, “Sangue Rosso” è  una spy story internazionale. Il commissario Zoiro nasce come un trittico basato su tre idee  narrative, frutto dei miei sogni, fantasie ed esperienze personali. Ambientata nel Sud, precisamente in Puglia, dapprima con sfondo solo Polignano a Mare, ma in seguito anche in altre cittadine non troppo distanti.   

Quali situazioni troviamo?
Le situazioni che troviamo e che troveremo nelle avventure dell’ex commissario Zoiro hanno a che fare in primis con lui stesso e i suoi travagli. Possiamo intuire cosa abbia indotto Zoiro a ritirarsi per oltre due anni dall’attività di commissario, ma solo attraverso i vari romanzi che si seguiranno, capiremo meglio cosa sia successo nel suo passato. Riccardo Zoiro avrà a che fare con avvenimenti di carattere diverso, perché la vita ci propone sempre cose impreviste e di vario genere, rimescolando sensazioni, sentimenti, pulsioni che ricombinandosi creano effetti sorprendenti. Ci saranno storie ambientate nella nostra quotidianità, come “Il gatto col fiocco e cappuccio” e in problematiche all’ordine del giorno, ma ci saranno anche storie che affondano le loro radici in un passato storico lontano o più vicino, ma sempre collegato a situazioni reali. Prendo spunto per i miei romanzi, e per le avventure di Zoiro, rigorosamente da ciò che leggo, che vedo e che sento tutti i giorni.    

Chi è il protagonista e quali sono le sue peculiarità?
Come ho già accennato Riccardo Zoiro è un personaggio a tratti tormentato dal passato, da un periodo che purtroppo è finito e non tornerà mai più. La melanconia e la nostalgia di ciò che è stato tornano e ritornano in modo inflessibile, ma la sua forza interiore e la voglia di continuare a vivere prevalgono. Zoiro è empatico e coglie molto velocemente la personalità di chi gli sta di fronte. Inoltre è molto acuto. Riesce ad intuire, a ricostruire situazioni e avvenimenti con grande lucidità, per arrivare sempre alla corretta conclusione, la quale non è mai così scontata. Ama stare per conto suo ma con il tempo ciò gli pesa. I suoi hobby preferiti sono il giardinaggio, la storia e il calcio, e almeno altri due che non cito per non spoilerare romanzi futuri. Ma qualche altra sorpresa, a livello di vita personale, farà capolino nei prossimi “episodi”. 

Dove hai ambientato il romanzo e perché questa ambientazione?
Ne ho già accennato ma vale la pena approfondire la spiegazione. L’ambientazione principale è Polignano, ma ci si estende alla Puglia in generale. Il motivo ovvio è che ci vivo e la conosco abbastanza, ma non smetto mai di scoprire cose nuove. La storia della Puglia, per chi non la conoscesse, ha qualcosa di incredibile. Senza parlare di paleolitico o neolitico, possiamo soltanto dire che in questa terra originariamente abitata da Dauni, Peucezi e Messapi, ci sono passati Greci, Romani, Longobardi, Bizantini, Normanni, Svevi, Arabi (Bari è stata un emirato dall’831 all’871 d.C.!), Svevi, Angioini, Aragonesi, Borbonici. Un vero è proprio melting pot di culture con pochi eguali, e che ha forgiato una popolazione direi straordinaria. Non solo… la più vecchia Sinagoga d’Europa (in pochi lo sanno) non è a Praga, ma a Trani. Ecco perché… in una terra di rara bellezza e grande storia ho deciso di far muovere il commissario Zoiro. 

Dal punto di vista tecnico e stilistico, su cosa hai puntato, con quale voce ti poni con chi ti legge?
Dopo il mio primo romanzo” Sangue Rosso” ho compreso meglio come impostare la tecnica in modo da rendere più accattivante la lettura e da amplificare il desiderio di chi legge nel proseguire velocemente alla ricerca del colpevole. Ovviamente la lettura di molti gialli mi ha aiutato in questo. Non credo di essere arrivato, se mai ci arriverò, a rispettare bene tutti i classici canoni del giallo, ma nelle cose fondamentali non credo di essere venuto meno agli occhi del lettore. Ad esempio ho adottato capitoli relativamente brevi e più o meno tutti uguali nella loro lunghezza. Un capitolo a velocità di lettura media si legge in otto dieci minuti al massimo. Poi ho cercato di utilizzare uno stile scorrevole. Questo in parte è una mia caratteristica, anche derivata dal lavoro che ho fatto per quarant’anni. Ovvero ho utilizzato il mio passato lavorativo, quando presentare storie (di prodotto o di azienda) in modo semplice, lineare senza fronzoli e senza dilungarmi troppo. L’inserimento di riferimenti leggendari (pensate alla descrizione del fondatore di una grande azienda) mi ha aiutato ad abbellire certe parti.  Anche i dettagli storici sono stati approfonditi per non incorrere in svarioni o imprecisioni di alcun genere. Poi lo sviluppo della storia in sé. Questa la parte che forse ho trovato più difficile. Una storia deve essere coerente, gli indizi essere tutti plausibili e chiari al lettore, i potenziali colpevoli devono avere tutti una chance di essere nominati tali! E poi il taglio scenografico. Scrivo un romanzo come se stessi vedendo un film. Cambi di scena, di piano, si alternano senza sminuire la fluidità del racconto. O almeno spero di esserci riuscito e di riuscirci in futuro.  

Cosa rappresenta la pubblicazione di questo romanzo per te?
Un grande risultato personale. Non posso nascondere che, quando ho ricevuto il commento da Chiocciola Editore, sono rimasto sorpreso e in seguito inorgoglito. Mi sono chiesto: ma questa è l’opinione sul mio romanzo? Rimanendo un po' incredulo. Senza enfatizzare oltre misura, ritengo che il sogno di molti sia pubblicare qualcosa frutto dei propri pensieri, delle proprie idee, delle proprie fantasie narrative. Chiunque vorrebbe lasciare un segno di sé e del proprio passaggio su questa terra e nel mio caso sarà qualcosa di scritto. 

Ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri? Pensi che da questo romanzo possa nascere una serie dedicata a Zoiro?
Ho già accennato al fatto che il Commissario Zoiro nasce come un trittico, tre romanzi ambientati fondamentalmente a Polignano a Mare. Ma non nascondo che sta crescendo dentro me e dentro Riccardo Zoiro l’ambizione di andare oltre, nei racconti. Il terzo “episodio” è già in fase di prima stesura, mentre il secondo è praticamente pronto. Ma già nascono le prime idee per un quarto romanzo abbozzato a grandi linee. Del resto come ho già ripetuto la cronaca di tutti i giorni ci offre spunti numerosissimi e Riccardo Zoiro ha quasi ripreso del tutto piacere nel lavoro che gli riesce meglio, insieme al promettente Appuntato Carone  e al comandante Ravelli...  

Il libro

"Il gatto col fiocco e il cappuccio"
Roberto Tarallo
Chiocciola Edizioni
Pagg. 200
€ 18
EAN 9791282108072

Link acquisto: https://chiocciola.store/


Ufficio Stampa - Simona Mirabello


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