venerdì 27 novembre 2020

RECENSIONE PENNUTA - "Non svegliate Don Eupremio" di Vito Introna, la mafia uccide solo d'estate?

Don Eupremio Amoruso è un uomo anziano ma... non è come altri anziani. Malgrado l'età, ha una stazza imponente e gli acciacchi - sulla cui veridicità ci sono dubbi - sono quelli che gli consentono di poter stare agli arresti domiciliari. Don Eupremio è un criminale, ma non è come gli altri: si tratta di un potente boss della malavita, con tutti i crismi del ruolo, senso dell'onore compreso. Lui è il protagonista di "Non svegliate Don Eupremio" di Vito Introna (Bertoni Edizioni) thriller tanto corposo quanto coinvolgente.
Leggi la recensione.


"Non svegliate Don Eupremio": la trama 

Dalle parti di Savelletri (Br) Irma Battistelli, quindicenne figlia di operai, scompare nel nulla. Il corpo sarà ritrovato dopo un mese in un pozzo in disuso nelle campagne della vicina Fasano. Il proprietario del terreno, Don Eupremio Amoruso, è un mafioso novantenne esponente di una fazione dissidente della SCU e sta scontando l’ergastolo agli arresti domiciliari. Non avendo egli autorizzato l’omicidio, furente per lo sgarro, scatena la sua cosca alla caccia del pedofilo. Il maresciallo dei Carabinieri Alfonso Guarna, vedovo inconsolabile e da poco trasferito al Comando di Bari in seguito a un grave errore sul lavoro, è assegnato di rincalzo alla piccola tenenza di Fasano e subito si trova a fronteggiare il vecchio ma ancora lucidissimo boss. A Roma nella multinazionale dell’informatica Spire SPA. tre giovani e scalcinati manager laureati in legge aspettano con terrore l’ennesimo piano industriale, che probabilmente li priverà del posto di lavoro…

Recensione
La trama di "Non svegliate Don Eupremio" è molto articolata, in corrispondenza ai personaggi che agiscono e vivono diverse sottotrame che si intersecano alla principale. E già qui si scorge la bravura dell'autore che ha saputo dare una forte articolazione all'intreccio, i cui fili si annodano molto bene. A ciò si aggiunge un ritmo ben cadenzato che ci porta a un apice congruo ai precedenti sviluppi. 

Una trama ben congegnata, dicevo, tante sottotrame corrispondenti ad altrettanti personaggi. Abbiamo Saverio, Fabrizio e Andrea, i tre scalcagnati manager della Spire, ciascuno con una propria vicenda personale, allo sbaraglio o caratterizzata da una sostanziale solitudine; abbiamo il maresciallo Guarna, alle prese con indagini articolate insieme agli altri esponenti delle forze dell'ordine,  messe in difficoltà dai tagli voluti a livello centrale; scelte che rendono difficoltoso lo svolgimento del proprio dovere. Abbiamo il pedofilo oggetto delle indagini e altri personaggi ambigui, in bilico tra le situazioni. Su tutti troneggia Don Eupremio. Di fatto incontriamo il boss  poche volte, ma la sua presenza aleggia in ogni pagina del libro. L'impressione è che egli sia sempre con noi, come emanazione di un potere onnipresente e onnipotente, posto in posizione superiore rispetto a ogni rappresentante istituzionale. 

Vito Introna ci riporta uno spaccato di provincia in cui si rispecchia tutto il nostro paese. Da parte dell'autore non ci sono intenzioni edulcoranti; l'unico strumento che gli consente di alleggerire la materia è l'ironia, spesso cruda, più spesso corrosiva. Inoltre non mancano situazioni così assurde, legate all'impaccio dei manager, che il lettore non può che ridere. In fondo la condizione dei tre personaggi, vittime di decisione superiori che sembrano mettere a repentaglio il loro futuro lavorativo e personale, è tragica. A volte si ha l'impressione che questi uomini siano in balia di un destino beffardo, esattamente com'è beffardo Don Eupremio con Guarna. Ma poi nello scherno si trovano i sintomi della risoluzione dei problemi.

Vito Introna racconta la malavita rivelandone dinamiche e codici; nel narrato mostra dove e come agisce con mezzi che talvolta (meglio, spesso) neppure le istituzioni hanno, comunicandoci un senso di assurdo e un paradosso che ci fa riflettere sulle condizioni del nostro paese, su ciò che va e che non va. L'autore evita qualsiasi intento didascalico: affida le impressioni allo sviluppo dell'intreccio, scelta che risulta vincente. Inoltre Vito ci racconta la Puglia che è anche la sua terra d'origine, restituendone il fascino, i colori e la corposità di una terra tanto solare quanto piena di ombre.

Dal punto di vista della tecnica e dello stile prevalgono la descrizione e il dialogo sagace che manda avanti le vicende utilizzando a tratti termini e costrutti dialettali; sono tutti di una fluidità che non perde mai di vista i fulcri di narrazione. La penna di Vito è diretta, incisiva come il bisturi di un chirurgo. Non c'è spazio per la poesia se non si tratta di una poesia implicita, corposa come un Primitivo; il tutto si snoda attraverso una resa concreta e corposa.

Piccole note critiche:  a volte c'è qualche slittamento di punto di vista, forse per una resa di prospettive differente.  A volte l'autore fornisce dettagli fisici quali l'altezza e il peso di un personaggio che potrebbero essere suggeriti dal narrato, evitando l'effetto scheda anagrafica. Ma a parte queste considerazioni a margine, la lettura cattura e scorre senza intoppi. 

Per concludere
"Non svegliate Don Eupremio" è un thriller che tiene attaccati e pone in equilibrio i diversi elementi narrativi, fornendo uno spaccato del nostro paese e non solo di un paese del profondo Sud. Il racconto è sincero: in esso avvertiamo le radici dell'autore che osserva il mondo che racconta con il disincanto e l'attenzione a quel senso dell'onore che pervade Don Eupremio. Lui vince sempre, malgrado tutto.   

L'autore: Vito Introna
Classe 1970, abilitato avvocato e docente di diritto ed economia, attualmente lavora a Laterza (Ta) nella direzione di una cooperativa multiservizi.
Sposato e con una figlia, ha all’attivo le seguenti pubblicazioni:
• Il romanzo narrativo “Vorrei che il cielo fosse imparziale” (2010) edizioni EDS;
• Il romanzo di hard SF “Antiche guerre cosmiche” (2011) edizioni EDS.
• Il racconto “La Mancata terraformazione di Venere” è ospitato nell’antologia fantastica “Fantastic Zen II” edita da EDS.
• Il racconto “La costumanza di Syulut” ha vinto il Premio Speciale della Giuria nell’ambito del concorso di scrittura fantastica Giulio Verne III ed è ospitato nell’antologia “Strani nuovi mondi 2012” delle edizioni La Vigna.
• Il racconto "Il ritorno di Pazuzu" si è classificato al nono posto nel concorso SPACE PROPHECIES 2012.
• Il racconto “Il porto di Tartago” è ospitato nell’antologia “D-Doomsday” (2012) della Ciesse Edizioni.
• Il racconto “L’etera di Zotique” è ospitato nell’antologia “Dreamscapes”(2013) delle edizioni GDS
• Il Romanzo Weird “La Maschera di Pazuzu” (2013) è stato pubblicato dalle edizioni GDS.
• Il romanzo di hard SF “Ainor l’apolide” (2013) è stato pubblicato dalle edizioni Loquendo e si è aggiudicato la coppa del miglior romanzo di fantascienza nel premio letterario ”Scriviamo insieme”.
• Il racconto “Azathot - orrore nel quadrante ovest” è ospitato nell’antologia “Racconti da Paura” (2013) di Libro Aperto Edizioni.
• “Distruggete Israele” con Cavinato edizioni (2015) e “L’alba dei reietti” con GDS edizioni (2016).
Sue produzioni minori, da solo e a quattro mani, sono presenti per i marchi Damster, Delos (ex Imperium), Milena Edizioni, Historica ed Eroscultura

"Non svegliate Don Eupremio" è uscito nel 2019 e ha vinto la 4^ edizione premio “Uniti per la legalità”

Motivazione premio a “Non svegliate Don Eupremio” conferito a VITO INTRONA per “Non svegliate don Eupremio” sezione narrativa edita:

Giallo investigativo di valore antropologico in cui la narrazione si muove dal piano personale, privato, al contesto, creando un gioco armonico, senza fratture o cesure. I toni e i ritmi delle situazioni si alternano, si compongono e si dipanano, senza dissonanze mentre le parole fanno luce sulle scelte in modo perfettamente calibrato, senza forzatura alcuna. Corretto nel lessico.

(Comune di Melito Di Napoli 21 marzo 2020)


Sito Bertoni Editore: clicca qui


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