venerdì 12 marzo 2021

Cronache dalla zona rossa: fari e farfalle

Emilia Romagna, Bassa Modenese (e doveva essere Milano...). Un'altra giornata è passata, un girotondo di ore in cui le idee dettano il ritmo al lavoro. Un anno è passato dal primo lockdown. La percezione del tempo è cambiata, sembrano lontani le feste, gli abbracci, gli eventi. Le file alle fiere, le visite nei centri cittadini, le gite. Tutto sembra lontano, anche il futuro. Lo riempiamo di farfalle, di idee, perché la creatività è la risorsa che porta a escogitare nuove soluzioni per non abbattersi. 

Essere lontani. Dai propri cari, dalle persone che si amano. Progetti congelati che un pochino iniziano a rianimarsi. L'assenza colmata da un messaggio, una telefonata. L'incertezza continua e si cerca di non cedere agli sconforti. 
Mancano i baci, mancano le serate insieme, un piatto sperimentato, il film condiviso. I piccoli progetti quotidiani subiscono battute d'arresto: la zona rossa sembra un piccolo lago stagnante dove il faretto della creatività illumina le zone in ombra. 

Un piccolo fascio, seguendo la cronaca che aumenta l'ansia, la paura che nulla possa essere risolto. Così, riempiamo le ore di farfalle che non siano costrette a rinunciare ai loro fiori. 

Dalla zona rossa, il lancio delle farfalle continua e il faretto creativo resta acceso. Nella speranza di riabbracciare a breve l'orizzonte dei nostri affetti, cerchiamo di non perdere di vista il cuore e poi una dolce carezza di conforto. A volte basta una parola che sia di supporto, in questo addensarsi di nuvole livide di rabbia.  

E nell'attesa cerchiamo storie, film, titoli, momenti lieti, mentre un altro weekend inizia. Speriamo che domani ci sia il sole, mentre la primavera si avvicina. 

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