La grafica e la poesia s’incontrano dando vita a un progetto d’indubbia originalità, sia per il tratto grafico sia per gli scritti che esprimono frammenti e schizzi di vita e di emozioni a mille. Oggi scopriamo “Dai graffi del cuore nascono parole" (Gli Scrittori della Porta Accanto) di Frasté un’autrice, artista a tutto tondo che lascia il segno.
“Dai graffi del cuore nascono parole”: il libro
Tutti noi abbiamo graffi sul cuore, graffi che appena subiti hanno bruciato e fatto male, graffi che sono svaniti in fretta e hanno lasciato un segno insignificante, graffi che nel tempo, nonostante si siano cicatrizzati, riguardandoli provocano ancora emozioni e sensazioni forti come se fossero freschi di giornata. A volte ci scaldano il cuore perché abbiamo imparato a leggerli con la lente dei ricordi, altre volte bruciano ancora perché non siamo stati capaci di curarli nel migliore dei modi. È proprio da questi graffi, collezionati nel corso delle nostre vite, che rinasciamo ogni volta, perché ogni segno è un piccolo segmento che traccia il corso della nostra esistenza e definisce la mappa del nostro vissuto. Quindi perché rinnegarli o temerli se è a loro che dobbiamo quello che siamo diventati e che diventeremo?*Dai graffi del cuore nascono parole / Come nuvole riempiono il cielo / Raccontano storie di un mondo parallelo / Poi come un fulmine a ciel sereno / Ti entrano in testa in un baleno / E vieni percossa da una tale scossa / Che senti vibrare persino le ossa / Ti ritrovi posseduta dallo spirito del cuore / A cucire senza tregua, come una brava sarta / Ogni nuvola che cade sopra un foglio di carta / E come per magia, su tutto quel candore / Affiorano disegni e piovono parole
La recensione
La copertina è il primo aspetto che colpisce. Non perché per altri libri non accada lo stesso, anzi, ci sono libri dalle copertine strepitose. Ma qui la copertina ha a che fare con FraSté (Francesca Stefania Rizzo), in quanto ne è la diretta artefice. Tratto, cuore e visione artistica sono già presentate al lettore. Poi si sfoglia il libro e la sorpresa...
Quello che sorprende di questo progetto è che le immagini sono state realizzate con AutoCad, un programma solitamente usato per il disegno tecnico. In questo caso il tecnico è diventato un prezioso veicolo artistico. Il risultato? Immagini che scaturiscono da un vissuto, dal tratto semplice ma incisivo, in cui il cuore resta l’elemento onnipresente e distintivo. E il tratto non è mai lineare… assume una piega, come a evocare le complicazioni delle emozioni, delle relazioni, degli eventi della vita.
Ogni immagine è accostata a una poesia. Malgrado all’inizio del libro l’autrice parli di un non-progetto, qui avvertiamo l’opposto, ma senza alcuna rigidità. E la parola rispecchia questa condizione. Un senso di liberazione si avverte dai primi versi: “Cara me che ti ho mandata via/Lo sai che non mi manchi ora che non sei più mia?”. Come una presa di coscienza, dove però non mancano momenti di nostalgia per un’assenza: “Vorrei tu mi fossi vicino/Vorrei tu fossi il mio cuscino”.
Riferimenti fiabeschi, voli celesti, l’attesa di qualcuno ma anche l’essere donna: “Non parlare ad una donna al condizionale! Starà al tuo gioco fino a quando ne avrà voglia/Ti lascerà parlare, ti saprà ascoltare/Poi stanca e delusa dal tuo fumo negli occhi/Con un imperativo netto ti dovrà congedare.” C’è anche un senso di attesa e la proiezione verso qualcuno, aspirando non tanto al principe azzurro che salva, quanto all’anima gemella che completa.
Dal punto di vista formale, i versi delle poesie sono equilibrati, le rime conferiscono una piacevole musicalità e la scrittura dà ‘impressione di una certa spontaneità, alla luce della ripetizione di diversi termini. L’aspetto linguistico non è però trascurato, anche se si ha la sensazione che gli scritti nascano da un impeto che ha una sua forma. In tutto questo prevale l’espressione di quelle parole che escono dai graffi e sulla carta plasmano nuove consapevolezze. Espressioni che ci accomunano, con emozioni e sentimenti che dall’autrice rimbalzano a chi legge, trovando un rispecchiamento.
Per concludere
“Dai graffi del cuore nascono parole” è un progetto dotato di forte personalità nella combinazione di grafica e poesia. La grafica è caratteristica, la poesia più convenzionale con echi di già sentito ma coinvolgente perché “vera” e musicale. Un libro consigliato, un bel ricettacolo creativo.
Link Sito Editore: Dai graffi del cuore nascono parole, poesie e illustrazioni di FraSté (gliscrittoridellaportaaccanto.com)
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