domenica 15 gennaio 2017

2006: Milena, la ragazza postmodern prima delle Azalee

Lei si chiama Milena. E' una ragazza insicura, un piccolo fiore spuntato da un terreno accidentato. La crudeltà vissuta dalla ragazza è vera, come il bullismo che ha ucciso la sua autostima. Finché Milena non fa un incontro particolare. Questa è una parte della trama del primo romanzo che ho scritto. Ragazza postmodern. Un romanzo presentato per la prima volta durante curiose circostanze. Ero reduce da un intervento chirurgico, ma il dovere in agenda mi chiamava. Giorni dopo avrei scoperto di essere affetta da endometriosi. Una ragione in più per credere in un sogno che costituisce alimento e forza insieme. Sorvolerò sull'endometriosi ma non su quel 2006, su Milena, prima delle Azalee.


Le Azalee di Veridiana di Chick Girl
Entro nella sala barcollando lievemente. I presenti mi guardano, io divento di fuoco. La presentazione ha inizio, io parlo, mi impappino, ovviamente credo di avere sfigurato. Ma quello che sento è il calore delle persone. La curiosità, i sorrisi, gli sguardi rivolti alla copertina del libro. Un romanzo pieno di difetti, per alcuni dotato di grande profondità, per altri pesante, prolisso. Non commerciale di sicuro, troppo raccontato di certo! Ma è stato da quel momento che la mia vita si è impennata, spronata da un autore che è e sarà sempre il mio mentore (non lo cito ma lo sento sempre con me).

Quel giorno, ho trovato le ragioni dimenticate di qualcosa in cui avrei dovuto imparare a credere. Da allora, ne è passata di acqua sotto i ponti. Momenti di fermo, tempeste di cuore, tanti, troppi silenzi, sogni e cuori infranti. Solitudine, pregiudizi, imbecillità, tante cadute. Poi il 2015: l'anno delle svolte.

Ora che mi volto indietro, rivedo in Milena la me stessa di quegli anni bui. Anni di collaborazioni con i giornali, l'amarezza della rinuncia seguita al desiderio di scrivere narrativa mettendo a frutto la mia esperienza di cronista. Dall'amarezza all'entusiasmo. Lo studio, i laboratori di scrittura, i silenzi, i giorni passati chiusi in una stanza per rimediare ai miei difetti. Le letture, le recensioni. Le incomprensioni. Gli attacchi, gli sgambetti, ma anche i colpi incassati.

Di Ragazza postmodern resta la passione per l'arte. Milena, affetta dalla depressione, si rialza. Lo fa malgrado tutto, vincendo le proprie paure e mettendo da parte episodi di bullismo che l'hanno segnata nel profondo. Non la aiuta la timidezza, ma la forza che ha dentro sì.

A volte è soltanto quella che conta. La forza che ti spinge avanti. E quello che sai è che devi soltanto camminare, andando oltre chi non crede in te. Ci credi tu e così procedi, consapevole di essere una goccia nell'oceano.

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