sabato 5 agosto 2017

E se le Scritture diventano... aliene? Un Albo 8 da leggere in un fiato!

Otto autori e autrici per otto racconti: Scritture Aliene - Albo 8 (GDS edizioni) si compone di storie differenti per tecniche e sviluppi, ma caratterizzate da un'omogeneità di fondo che collega le diverse penne.
Fantasia, proiezione nel futuro, scenari più o meno apocalittici, invasioni aliene spesso adombrate di mistero. Togliendo il mio racconto, l'omogeneità si rileva nella costruzione e nella capacità da parte degli autori e delle autrici di creare un'aspettativa che sfocia in colpi di scena e finali non sempre così scontati. Scopriamo qualcosa di questa bella antologia realizzata grazie alla supervisione del curatore, lo scrittore Vito Introna. Non dimentico di citare la bella cover realizzata da John Koening.

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Scritture Aliene - Albo 8 apre con i Corridori nell'Ade, di Marco Vecchi, l'adrenalinica narrazione delle gesta di tre centauri che scopriremo essere miliziani in missione, coordinanti da un quarto collega. Obiettivo: consegnare una misteriosa arma, come commissionato "dall'alto". E ovviamente non mancherà una sorpresa, sulla ribalta di uno scenario post-atomico denso di problemi e criticità.

Caduto dalla luce, di Angelo Curcio, intesse abilmente una trama metafisica, forte di una capacità descrittiva ricca di suggestioni. Nel racconto, echeggiante riflessioni filosofiche sul senso e il significato della vita, ben oltre i dogmi delle religioni rivelate, sensazioni e suggestioni si intrecciano alla visione di un Dio lontano dalle interpretazioni e dalle immagini correnti.

Segue il mio racconto, Automatic-Lover, sul tema della diversità. La protagonista è Julia 07981, matricola paraplegica della sezione P del "Progetto Taigeto", salvatasi da una terminazione imminente sancita dalle disposizioni di un governo filo-nazista, grazie alla sua straordinaria intelligenza. Ma ben presto la ragazza dovrà fare i conti con le regole crudeli di un regime che non consente ai "graziati" come lei di amare e di amarsi.

Carne umana è il quarto racconto dell'antologia: senza troppe edulcorazioni, con la sua penna poderosa, Frank Detari sviluppa una vicenda che s'incentra sui tentativi di resistere agli attacchi di alieni da parte dei superstiti di una colonia sperduta nello spazio. Gli alieni di questo racconto, i Toght, vengono descritti nei dettagli, anche se non è sempre facile capire se i veri nemici siano loro o gli stessi esseri umani. Finale con un tocco di cruda ironia.

Marco Alfaroli mette in campo i contrasti tra le "classiche" super-potenze (America, Russia e Cina) nel suo racconto L'erba cattiva non muore mai. Una vicenda a tematica ambientale che si collega fortemente alla nostra attualità e che fornisce molti spunti di riflessione sui continui interventi degli esseri umani sulla Terra. Il tutto culmina in uno scenario che non dà adito a dubbi e che la dice lunga sugli aneliti a voler dimostrare forza e potere attraverso la tecnologia da parte dell'essere umano, destinato per questo a un poco lieto contrappasso.

Il mistero del Protomorfo, di Ugo Spezza, è un appassionante giallo fantascientifico ambientato nella Londra del 1799. Anche in questo caso troviamo un'ottima costruzione, colpi di scena che ci tengono attaccati e si innestano intorno al mistero di un essere che sembra morto. Lo sarà davvero? E chi è questa creatura dalle fattezze fuori dal comune? La risposta, a voi lettori!

Il Dottor Spock: "Leggete Scritture Aliene -
Albo n. 8"
Con Il confine, Flavio Firmo ci descrive un'invasione da parte di creature, all'apparenza innocue. La descrizione che ne fa, ci strappa un sorriso, e già ci sembra di vedere i fantasmini del noto videogioco PAC- MAN che invadono alcune zone della Terra. Sono immobili, ridicole, cosa c'è da temere? E qui l'autore gioca bene con la tensione e con l'arcano connesso a queste buffe creature.

Un bell'intreccio articolato, una trama solida e un'altra bella penna, per il Blue Paradise descritto da Monica Serra, che rappresenta un'esperienza extra lusso fra le stelle della Via Lattea. Una struttura allettante, vista dagli occhi di chi non avrebbe mai pensato di poter accedere a un sogno nell'universo. In realtà e come sempre, il paradiso può attendere, poiché il resort è il frutto di un accordo mefistofelico tra un imprenditore senza troppi scrupoli e i rettiliani. Anche in questo racconto, troviamo occasione per interrogarci su chi effettivamente è malvagio, laddove il distinguo tra bene e male è spesso sfumato.


Per concludere
Escludendo il mio racconto, ho trovato quelli dei colleghi/e di antologia interessanti, ben strutturati e scorrevoli. Le idee non mancano, insieme alla costruzione di trame ben cesellate, alle implicazioni con il presente e a tematiche attuali calate in contesti futuri molto diversi tra loro, ma spesso minati da guerre e conflitti estremamente pesanti. Lettura molto piacevole, temi variegati, alla scoperta di autori/autrici che sanno il fatto loro, ciascuno con proprie peculiarità.

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