giovedì 31 gennaio 2019

Editoria, aneddoti e dintorni: una storia di ordinaria pubblicazione

"Mi chiamo Giulia, e un po' di tempo fa ho inviato il file di un mio romanzo a una casa editrice non a pagamento. Ovviamente, prima di propormi, mi sono informata sulle linee editoriali e sulle modalità di invio, nonché sul materiale da presentare.
Oltre al mio romanzo e alla sinossi, ho ritenuto opportuno aggiungere una lettera di presentazione in cui ho illustrato i punti forti del mio elaborato.
Ieri ho ricevuto una proposta di pubblicazione...
Sapessi con quanta gioia! Un piccolo sogno che si realizza!
Okay, basta saltare, ora torno con i piedi per terra. Sto aspettando che mi inviino il contratto da firmare. Per inciso: si tratta di una piccola casa editrice indipendente, aperta a esordienti come me. So che mi aspettano alcuni step, prima della pubblicazione.
Penna Sognante, che cosa mi devo attendere, di preciso?


PENNA SOGNANTE - Ciao, Giulia, immagino che ti avranno spiegato che il testo sarà sottoposto  all'editing.

GIULIA - Certo. Ma, esattamente, in cosa consiste?
PENNA SOGNANTE - L'editing è la fase di revisione e messa a punto redazionale effettuata prima dell'invio in composizione del testo.

GIULIA - Che cosa prevede? La correzione di refusi, punteggiatura e altro?
PENNA SOGNANTE - In realtà l'editing mira a una revisione più complessa del testo, ben oltre la forma. L'editor, il professionista che se ne occupa, oltre a notare eventuali incongruenze all'interno dei testi, lavora sullo sviluppo della trama - quindi sulla sostanza - al fine di ottenere un testo perfetto, conforme alle linee poste dall'editore. L'editor è fondamentalmente un occhio esterno che agevola il lavoro di correzione dell'autore, attraverso il confronto; è un professionista dotato di una cultura ampia (non soltanto in ambito letterario), capace di cogliere eventuali errori e di trovare le soluzioni adeguate al miglioramento del testo.

GIULIA -  E se il testo dovesse richiedere un editing particolarmente pesante?
LA PENNA EDITORIALE - L'editor darà le sue chiavi di lettura, previo un confronto con l'autore. Se dovessero esserci dei disaccordi su un passaggio o sullo sviluppo della trama, occorre che da parte di entrambi vengano formulate le ragioni sottese al cambiamento o, in alternativa, quelle che portano a confermare la versione proposta. In altre situazioni l'editor potrebbe suggerire all'autore una serie di trucchetti per migliorare un passaggio o un capitolo non convincente; a volte potrebbe essere l'autore a suggerire qualche trovata interessante. Insomma, come puoi ben capire, siamo nell'orbita del lavoro di squadra!

GIULIA - Capito! Ci sono tempistiche precise per un editing ideale?
PENNA SOGNANTE - Dipende dagli accordi che avete e dal lavoro che si prospetta. Segui le clausole del contratto e fai riferimento all'editor per pianificare il lavoro di correzione nel miglior modo possibile.

GIULIA - Faccio l'editing... ma il correttore di bozze interviene in un secondo momento?
PENNA SOGNANTE - Di norma è uno step successivo. Il correttore di bozze interviene esclusivamente sulla forma.

GIULIA - Quindi sono due ruoli separati?
PENNA SOGNANTE - Dovrebbero essere ruoli distinti, ciascuno con una propria identità e una mansione specifica. Per quanto riguarda il correttore di bozze, però,  non sempre è presente  nelle realtà editoriali. In tempi di crisi l'autore potrebbe fare la sua parte, anche se ciò potrebbe andare a discapito del lavoro. Diciamocelo: quattro occhi sono meglio di due!

GIULIA - La crisi produce i suoi effetti!
PENNA SOGNANTE - Purtroppo o per fortuna. Le crisi possono anche essere viste come opportunità, ma prendendole con le pinze. Detto questo, ci sono altri step che dobbiamo ricordare.

GIULIA - Dimmi!
PENNA SOGNANTE - La composizione del testo ai fini della pubblicazione, ovvero la predisposizione del file prestampa. Solitamente se ne occupa la casa editrice.

GIULIA: - Quindi dovrei inviare il mio testo in file modificabile e poi il resto del lavoro è appannaggio dei professionisti?
PENNA SOGNANTE - Così dovrebbe essere: l'autore dovrebbe lavorare sul suo file, il resto dovrebbe essere lavoro della casa editrice.

GIULIA - Quindi arriviamo alla stampa o alla messa online dei testi in caso di ebook. Io mando l'okay di stampa, si parte e... quando arriva il libro, vado con le presentazioni?
PENNA SOGNANTE - L'autore ci mette la faccia, quindi ben vengano gli strumenti di promozione mirati. Presentazioni in libreria, promo Social, fiere etc. L'autore o l'autrice può scegliere le sue strategie, i canali di preferenza, fermo restando che non siamo tutti esperti di Comunicazione e Marketing, anzi! Inoltre, come accade per le aziende - la casa editrice è un'azienda che investe su qualcuno e per questo si dovrebbe muovere a 360° - la promozione  con supporto totale all'autore attraverso strumenti on e offline sono nell'interesse dell'editore che investe sui suoi autori.

GIULIA - Quindi una casa editrice deve sapersi promuovere e avere capacità di PR?
PENNA SOGNANTE - Come per tutti gli imprenditori, i contatti e le relazioni sono il trampolino di lancio per le attività. Un editore dovrebbe supportare i suoi autori, promuovere gli eventi di presentazione da loro organizzati al mille per cento, sostenerli perché è nel suo interesse.

GIULIA - Quindi, bando alle antipatie?
PENNA SOGNANTE - Per il marketing l'antipatia è controproducente! Se vuoi fare il polemico devi saperne a pacchi di editoria, mercati e analisi compresi... insomma, anche la polemica è un'arte! Meglio meno chiacchiere e più lavoro di squadra e sì... alle tirature minime.

GIULIA - Tirature minime?
PENNA SOGNANTE - Un editore dovrebbe  garantire un minimo di copie. La sfida è ovviamente quella di riuscire a venderle, del resto, ripetendo un concetto già detto sopra, un editore è un'azienda e ogni azienda mette in commercio dei prodotti. Un produttore che non si mette in gioco per la vendita, corre maggiori rischi se non si mette in gioco (scusate i giri di parole)... Un imprenditore investe, compatibilmente alle sue possibilità, certo, ma compie scelte precise basate su una dose di rischio.

GIULIA - Sento amici che si lamentano perché gli editori hanno respinto le loro proposte...
PENNA SOGNANTE - Le persone pensano alla gloria della pubblicazione. Ma gli editori non sono assistenti sociali. Fanno il loro lavoro, seguendo le loro mission. Possono avere una deontologia nobile, ma siamo sempre nell'ambito del commercio e della professionalità. Professionalità  che non è indice di trivialità, opposta alla cultura - in un paese che potrebbe avere un'industria culturale di tutto rispetto - sia chiaro...
Faccio notare questa cosa: non c'è l'obbligo di pubblicazione "perché lo fanno tutti".

GIULIA - E  le pubblicazioni self?
PENNA SOGNANTE - Altra storia, altro momento per parlarne. Piuttosto, è arrivato il contratto?

GIULIA - Sìììì! E lunedì sentirò il mio editor.
PENNA SOGNANTE  - In bocca al lupo, carissima!
GIULIA - Viva il lupo!

Giulia è un personaggio di invenzione. Ogni riferimento a fatti, cose e persone è puramente casuale.
Quello che vi abbiamo raccontato nasce da esperienze varie, giusto per darvi uno spunto di riflessione sul tema. Non abbiamo in tasca la verità assoluta, ma qualche idea da proporre, nel limite della contingenza. Al prossimo post!



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