sabato 14 dicembre 2019

L'intervista - Con la trilogia dell'Isola di Heta, Sandra Moretti racconta un mondo possibile

Da sinistra: Sandra Moretti e
l'agente letterario Eleonora Marsella 
“Non avere paura di essere te stesso”: la storia di Thea Bright, protagonista della trilogia dell'Isola di Heta creata dalla scrittrice Sandra Moretti, racchiude questa sorta di mantra che si accorda alla natura del genere fantastico cui l'opera appartiene. Andiamo a conoscere Sandra Moretti: scrive di fantascienza ed è rappresentata in Italia dall’agente letterario Eleonora Marsella.


Una vicenda di formazione, in cui l'elemento fantastico, come avviene nei romanzi di questo genere, consente di mettere alla prova la giovane protagonista, Thea Bright, portandola ad affrontare i propri demoni interiori (e di conseguenza quelli esteriori).
Da psicologa e psicoterapeuta, Sandra Moretti conosce benissimo queste dinamiche che ha trasposto sulla pagina, plasmando un "mondo possibile". Ma sentiamo che cosa ci racconta nello specifico la nostra ospite!

Benvenuta su La penna sognante. Chi sei?
Mi chiamo Sandra Moretti e di professione faccio la psicologa e psicoterapeuta nel settore della clinica e della neuropsichiatria infantile.
Da quasi quindici anni lavoro nel campo dell’età evolutiva, con bambini e adolescenti. Proprio da loro, dalle loro narrazioni e fantasie, ho preso spunto per la trilogia fantasy dell’Isola di Heta, di cui è stato pubblicato il primo volume omonimo, “ L’Isola di Heta” nel 2016 e, a quasi due anni di distanza, il secondo capitolo della saga “Diversi Mondi”.

Quando ti avvicini al mondo della scrittura?
Ho iniziato a scrivere seguendo un consiglio che spesso mi trovo a dare ai miei giovani pazienti: nei momenti di difficoltà, cerca comunque il lato bello e positivo e, se non lo vedi fuori, costruiscilo dentro di te.
Così nasce l’idea di un altro universo, un’altra dimensione in cui immergersi per trovare nuova linfa e trasmetterla agli altri.
“Esistono tanti mondi quanti ne puoi immaginare”…questa è la verità che la giovane Thea Bright scoprirà quando verrà inaspettatamente catapultata su Heta, un pianeta parallelo, uguale e diverso dal suo, ma altrettanto “umano” e per certi versi spaventoso.
Perché è arrivata lì? Quali segreti nasconde quell’isola che la spaventa e la attrae allo stesso tempo? Che cosa c’entra lei con lo strano mistero legato allo spicchio 12 e, soprattutto, cosa la lega a Nathan Delphi, affascinante Tenente che protegge il suo mondo?
Tante domande, ciascuna avrà la sua risposta. E mentre la narrazione riempirà i buchi della curiosità del lettore, spero possa colmare anche quelli più profondi, come è stato per me mentre inventavo questa realtà.

L'isola di Heta: una delle immagini della cover
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Il messaggio di fondo è “non avere paura di essere te stesso”. Mi rivolgo soprattutto ai ragazzi di oggi, che hanno paura spesso di crescere, di scoprire chi sono e chi dovrebbero o vorrebbero diventare. Queste due spinte, dovere e volere sono uguali e contrarie allo stesso tempo, e generano conflitti che a volte ci fanno sentire bloccati e in difficoltà.
Per crescere devi affrontare te stesso, conoscerti e saperti accettare per quello che sei; lottare per modificare ciò che non ti piace e accogliere quello di cui sei parte. Proprio come accade alla giovane Thea, che, catapultata in una realtà nuova e misteriosa, dovrà fare i conti con chi credeva di essere e chi è realmente e decidere quale ruolo giocare nella partita che si è appena aperta davanti a lei.

Dove possono trovarti?
Trovate i miei libri sul sito della casa editrice, Tabula fati ed Edizioni Solfanelli (http://www.edizionitabulafati.it/lisoladiheta.htm) su Amazon, IBS e tutte le principali librerie italiane. Inoltre potete seguirmi sulla mia pagina facebook – instagram e Twitter: isola di heta e sul blog: isoladiheta.blogspot.com.

Leggere i tuoi libri... perché?
Perchè l’Isola di Heta è un libro dai molti volti. Nasconde in sé più messaggi e, seppur possa sembrare il classico young adult, secondo il mio parere ha un raggio di lettura più ampio, offrendo tematiche degne di tutte le età.

Fonte: Eleonora Marsella

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