"Stardust": la trama
In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...
Recensione
"Stardust" è una fiaba scritta per adulti, ma che i bambini possono leggere. Ha tutti i crismi del genere, evocando miti e fiabe già scritti, composti in una storia nuova. Gaiman è davvero il "forziere traboccante di storie" indicato da Stephen King. L'immaginazione dello scrittore è ricca di tutti quegli archetipi letterari che risuonano nel lettore.
La ricerca della stella muove le motivazioni di un viaggio che diventa un'avventura. Tristan non sa che altri personaggi hanno il suo stesso obiettivo, legato a motivazioni non sempre nobili. L'avventura avrà risvolti sorprendenti e diventerà l'occasione per il protagonista di conoscere le sue radici. Per gli altri personaggi la ricerca diventa una battaglia che lascia strascichi importanti.
Troviamo: una creatura in cerca dell'elisir dell'eterna giovinezza; fratelli rivali per la conquista di un trono; conquista che non mancherà di riservare sorprese. E poi ci sono incanti, maledizioni e rovesciamenti che ci fanno capire che non sempre quello che vogliamo è realizzabile; per saperlo occorre provarlo.
Per accedere alla ricerca è fondamentale il dispositivo dell'altrove, qui il varco del muro che consente di raggiungere Faerie. Un mondo che attinge a tanto folclore feerico, una sorta di specchio della realtà in cui la magia consente di concretizzare ciò che di solito è impossibile.
Tutto questo è narrato nella forma di una fiaba estesa. I personaggi sono lineari, non approfonditi, come del resto avviene nelle narrazioni fantastiche più tradizionali, anche se in "Stardust" si supera il concetto di ruolo per privilegiare l'individuo. C'è poi un'ambientazione concreta, il villaggio di Wall che si rovescia nella dimensione magica di Faerie.
La penna di Gaiman si conferma essere una fucina di creazione, forte di un background di fantasy consolidato. L'unica nota critica da porre è che la storia avrebbe potuto essere ampliata e approfondita negli eventi e nei personaggi. Ma questa è una delle tante direzioni possibili di una storia che avvolge con la forza della magia.
Per concludere
"Stardust" è una fiaba per sognare ma anche sulla possibilità di realizzare un'impresa solo a patto che ci si immerga nell'impresa. Sarà il percorso vissuto a dare le risposte giuste. Ma di certo il coraggio di rischiare è il primo grande atto magico che possiamo compiere.
"Stardust" è una fiaba per sognare ma anche sulla possibilità di realizzare un'impresa solo a patto che ci si immerga nell'impresa. Sarà il percorso vissuto a dare le risposte giuste. Ma di certo il coraggio di rischiare è il primo grande atto magico che possiamo compiere.
Di solito non leggo il genere fantasy anche se ultimamente ho iniziato ad apprezzarlo molto di più rispetto a quanto facevo in passato. Questo libro ha una trama interessante che mi incuriosisce non poco. Ti ringrazio per la recensione. Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie a te per l'attenzione! C'è la trasposizione cinematografica che secondo me è bella e con un bel cast. Un abbraccio.
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