venerdì 22 ottobre 2021

EVENTI - Alice "ANTI-PA", tra i grandi e i bambini: a Fontanarosa giochi e narrazioni sulla scia di Carroll

Mi sono attardata a raccontare questa esperienza, ma sono stata presa da una molteplicità di eventi: la stesura di nuove storie, di un saggio in inglese, la firma di un paio di contratti di edizione, la preparazione della nuova antologia di scrittura creativa (eh sì, a rilento, ma c'è anche questa in ballo!), l'uscita di "Alien Thriller" (Mea Edizioni) e quella di "Listen to" (Delos Digital) e il lavoro su un progetto che nel 2022 segnerà un'importante linea di demarcazione per il mio scrivere. In mezzo, tanti inghippi che mi hanno costretta a rallentare l'attività del blog. Ma oggi vi voglio raccontare la bellissima esperienza di Fontanarosa, nell'ambito della rassegna ANTI-PA (Arti contro la Pandemia). E c'entra "Alice nel labirinto" (DAE). E siamo al 26 agosto 2021.

Fontanarosa è un comune in provincia di Avellino, ma si potrebbe definire di "confine" in quanto prossimo anche a Benevento, città dove il mio treno si è fermato. La stazione non è enorme, si respira un'atmosfera tranquilla. Togliermi la mascherina dopo cinque ore di viaggio è per me come respirare, finalmente! Raggiungo l'ampio piazzale, dove le persone vanno e vengono, sotto un cielo nuvoloso. Ecco, il meteo preoccupa un poco, visto che l'evento è programmato all'esterno. Incrocio le dita, mentre vengo raggiunta dalle mie accompagnatrici. Durante il tragitto in auto osservo i declivi dell'Irpinia: le immagini di devastazione del terremoto del 1980 sono lontane, ma immagino una ferita che non si vede, ma resta, inevitabile per chi ha vissuto un evento di questo tipo. C'è qualcosa di dolce nel paesaggio che mi si disvela, ma avverto anche un senso di asprezza. Verde e terra, campanili che sembrano toccare il cielo, porzioni coltivate a vigneti. Peccato che ho le ore contate, nel vero senso della parola: starò lì poco meno di ventiquattro ore!

Giungiamo al mio alloggio, che è anche la sede dell'evento. L'accoglienza è ottima, la stanza ampia e deliziosa, con un affaccio sui declivi e sul centro del paese che sorge in alto rispetto al B&B. Il sole, intanto, fa breccia nelle nuvole: buon segno!  Il tempo scorre velocissimo, così mi sistemo, studio la mia parte, rispondo al alcune email di lavoro - al solito, ho il mio laptop con me - e, infine, indosso l'outfit di Alice. Quello ispirato al film del 1951, anche se modernizzato, con la gonna corta che di vittoriano ha ben poco; ma lo spirito sbarazzino è quello dell'Alice-ricercatrice!

Le 18.30 arrivano in un lampo, alcuni bambini si attardano, così inizio a intrattenerli con le presentazioni e alcuni giochi. I genitori ci osservano, curiosi e divertiti, a volte i piccoli amici alzano la voce e allora gli impongo il "Gioco del Silenzio", alternato a quelli di parole, cari a Lewis. 
"Chiudete gli occhi. Cosa vedete?"
Fioccano le proposte, la fantasia è in moto, gli ultimi arrivati danno via al gioco-performance. 
Risalgo in camera e mi affaccio al balcone per declamare il proemio di "Alice nel paese delle meraviglie."
"E quello? C'è il Bianconiglio!" 
I bambini si voltano, io ne approfitto per correre giù e per raggiungerli. Da lì, letture, giochi, momenti di ricerca riempiono il tempo. I bambini si scatenano, fanno domande e danno risposte, più svegli dei grilli. Alla fine cerchiamo lo Snark, ma non lo troviamo: si è nascosto bene o forse si è messo a mangiare la merenda! Ma nessuna paura: ce n'è ancora per tutti, Coca-Cola e pizza, e che pizza!

Dopo un momento conviviale, Alice si rivolge a un pubblico adulto. Via il costume per diventare grande e raccontare aneddoti sul rapporto con Carroll, la creatività e la matematica. Parlo di acrostici, in cui l'autore inglese era uno specialista, e ho un bello scambio con il pubblico di adulti cui si rivolge questa parte della presentazione. Un momento più serio, ma molto coinvolgente. 

La serata si chiude con la cena e con una visita al centro di Fontanarosa. Trovo luoghi animati da giovani con tanta voglia di incontrarsi e di ancora più giovani riuniti nelle piazzette, chi per una partita a calcio, chi per una chiacchierata. Scopro scorci del paese molto suggestivi, monumenti preziosi come il Santuario Maria di S.S. della Misericordia, un belvedere aperto su un cielo stellato e rivolto a centri illuminati sulle cime irpine più lontane. Tra vicoli e piazze, la visita è una piacevole scoperta grazie alla bella compagnia.
Alla fine, la ritirata notturna per la levataccia e il ritorno a casa. Il viaggio si conclude con un bagaglio aggiunto di emozioni e un arrivederci, nella prospettiva di visitare l'Irpinia come merita, magari facendo un tour delle cantine!  

Un grazie al Comune di Fontanarosa e all'Assessore alla Cultura Elisabetta Di Minico - splendida padrona di casa - che ha creato una rassegna notevole e ricca di eventi. Grazie al Giolì Restaurant, per l'ospitalità e l'ottimo aperitivo. Grazie al Forum Giovani e alla "Pro Loco La Fonte".

Foto: Pagina FB di Fontanarosa - Massimo De Santo (la terza con i bambini)

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Nuove uscite:
"Alien Thriller" (Mea Edizioni)  
"Listen to" (Delos Digital)

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