sabato 15 gennaio 2022

Recensioni CSU: "Il profumo dell'uva, la voce delle ocarine" di Elisa Biffi Corni, una toccante narrazione autobiografica

"Il profumo dell'uva, la voce delle ocarine" (Arpeggio Libero), non è, banalmente, un'altra storia femminile, ma una toccante narrazione che travalica l'intimismo. Leggi la recensione dell'opera di Elisa Biffi Corni, autrice del CSU.    


"Il profumo dell'uva, la voce delle ocarine": la trama
Budrio, 2019: l’autrice di libri per l’infanzia Grace Roland, alias Agata Venturi, ormai in fin di vita, decide di togliersi la maschera dello pseudonimo. Dopo aver trascorso un’intera vita a scrivere nel vano tentativo di espiare, infatti, ha compreso che forse l’unica aspirazione che le resta è quella non di un perdono ma almeno di un ricordo postumo, nel bene o nel male, da parte della persona che rappresenta l’unico suo vero successo. Nata nel ’48, nella patria dell’ocarina, in seno a una famiglia legata alla vita rurale, in special modo alla coltura dell’uva America (così suo padre aveva sempre chiamato l’uva fragola), Agata perse i propri sogni ancora prima di potersene chiarire l’entità. Le capitò qualcosa, infatti, che ne pregiudicò l’avvenire, affettivo e non solo. In queste confessioni Agata ripercorre a ritroso la sua vita di privazioni svelando fatti che non aveva mai osato raccontare a nessuno.

La recensione
Il senso di colpa è qualcosa che ti corrode dentro, ampliando le nostre faglie più intime, arrivando a disgregare la nostra identità. La vita, così, si riduce a una ricerca affannata, a quel guardare da lontano persone cui siamo intimamente legati, ma che, per una serie di eventi, non possiamo avvicinare, figuriamoci vivere. Il senso di colpa è un cancro che ci divora, spesso inculcato dalla società, da un Super-Io collettivo che perdona e condanna in base alle comodità dell'epoca e non secondo un criterio umano. Da lì, il rovesciamento di ruoli: vittime come carnefici e viceversa, nell'indifferenza del dolore, delle ferite che, proprio perché silenti, difficilmente si rimargineranno. 

Agata è invischiata in tutto questo, nel quadro storico di un'Italia rurale che relega le donne a ruoli subalterni; tuttavia la protagonista avrà la possibilità di un sorprendente riscatto proprio quando inizierà a lavorare sui libri per l'infanzia. Un'ispirazione improvvisa che la porta sulla strada dell'arte, forse uno dei pochi ambiti che permettono la sublimazione di dolori e traumi. Tuttavia l'identità resta nascosta con lo pseudonimo, sintomo dell'identità spezzata. La protagonista vive fondamentalmente una vita nell'ombra, spezzata da questo senso di colpa, ma anche in cerca di un'espiazione. 

La narrazione non si svolge su una linea cronologica continua e questo permette di incuriosire il lettore, creandogli un senso di attesa che lo porta a stare attaccato alla storia di Agata. Del resto la sua voce, sincera e capace di toccare corde intime, porta all'ascolto di una confessione in cui ritroviamo le ragioni personali e sociali delle sue scelte. Nel personaggio c'è un qualcosa di genuino, a volte al limite dell'ingenuità, che porta chi legge a empatizzare; il tutto però senza mai cadere nel patetico, complice il forte legame che emerge con il suo paese e con ciò che lo denota, ovvero l'uva e le ocarine. 

La penna di Elisa Biffi Corni, autrice legata al Collettivo Scrittori Uniti, rende bene i contorni di Agata e dei suoi travagli. Riesce a trasmettere un senso di immediatezza e di freschezza in un racconto ambientato in un'epoca diversa dalla nostra, di cui percepiamo calde note di colore locale, ma anche le rigide convenzioni che non favorivano le donne; un retaggio, quest'ultimo, che permane ancora, malgrado le evoluzioni e le conquiste storiche ottenute dopo tante lotte. Da un punto di vista psicologico, l'autrice è riuscita a rendere bene moti e blocchi dell'anima, senza mai cadere nel patetismo cui sta scadendo certa narrazione mediatica quando si parla di donne. Agata resta una donna forte, malgrado le fragilità, e il coraggio della confessione lo dimostra. 

Per concludere
Una toccante narrazione autobiografica che va oltre il personale, per svelare le luci e le ombre della vita e dell'anima di una donna che porta in sé retaggi antichi e aspirazioni contemporanee. Una storia attuale, ben scritta, che si legge in un fiato.  

Scheda tecnica del libro
"Il profumo dell'uva, la voce delle ocarine"
di Elisa Biffi Corni
Genere: Narrativa Contemporanea, Autobiografia, 
Casa editrice: Arpeggio Libero
Data: 6 dicembre 2021
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