La notizia è arrivata ora.
"Stavo tornando da una serata tra amici - racconta M.I. - quando ho acceso per un attimo gli abbaglianti e ho notato qualcosa, più avanti, sul ciglio della strada. A quel punto ho rallentato e ho visto questa figura, accucciata. Inizialmente ho pensato a una strategia studiata da qualche ladro, tipo un'imboscata, una trappola per rapinare i viaggiatori, e in effetti ho esitato; poi ho deciso di fermarmi per prestare soccorso."
Dopo aver abbassato il finestrino del passeggero, M.I. si è rivolta alla figura, che ha scoperto essere una donna, di trent'anni o poco più, con intensi occhi color ardesia, sconvolti da qualcosa. La sconosciuta si è alzata lentamente, le si è avvicinata e le ha chiesto di entrare, con un filo di voce.
"A quel punto - continua - lei è entrata. Aveva gli occhi rossi, forse aveva pianto, non so, di certo stava malissimo, ansimava e tremava. Ho cercato di parlarle, ma lei si è precipitata fuori dall'auto per vomitare. Io l'ho raggiunta per sostenerle la fronte. Mi è sembrato di percepire un dolore fortissimo, non so come spiegarlo, fatto sta che questa donna soffriva."
La sconosciuta stava così male che non le ha lasciato nemmeno il suo nome. Alla fine M.I. ha chiamato il sottoscritto e, insieme, abbiamo portato la donna al Pronto Soccorso, dove ha ricevuto le prime prestazioni mediche.
Al momento non ci sono informazioni sulla sconosciuta, Non se ne conosce l'identità, né si conoscono le ragioni per cui era sola, in stato confusionale, sul ciglio della Statale 12. Intanto già si parla del "giallo della donna della Statale 12" e azzardiamo ipotesi su una fuga o su un tentativo di stupro. Un nuovo caso che sta già facendo discutere. Seguiranno aggiornamenti. Alla prossima news.
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