Ciao Marcella, benvenuta su La penna sognante. Ci puoi raccontare qualcosa di te? Formazione, lavoro, passioni e cosa, invece, ti piace meno o per niente?
Bentrovati a tutti voi e grazie per avermi invitata a raccontarvi un po’ di me. Sono nata a Modena nel 1969, da diversi anni vivo a Bologna e sono da sempre assistente di direzione, professione alla quale mi ha condotto il mio percorso di studi. Una delle mie più grandi passioni è rappresentata dai viaggi perché mi conducono alla ricerca delle tradizioni legate al territorio. Di conseguenza nutro una grande curiosità nei confronti degli usi e dei costumi delle popolazioni e di ciò che influenza le loro abitudini: tutto ciò è per me fonte di grande ispirazione dalla quale prendono vita i miei romanzi. Ciò che non mi piace, invece, è l’esigenza, di noi esseri umani, di voler necessariamente spiegare e ragionare su tutto ciò che ci accade, rischiando così di diventare persone frustrate, depresse, insicure. Io stessa, un tempo, lo ero e non è stato facile comprendere da cosa derivasse la mia insoddisfazione. Grazie alla scrittura, sono riuscita a trovare il mio equilibrio, intraprendendo un nuovo cammino che ancora sto percorrendo senza chiedermi dove mi condurrà, perché ho compreso che è proprio questo il bello della vita: aver il coraggio di affrontare l’ignoto… anche se non è facile.
Com’è nata la tua passione per la scrittura?
Durante l’adolescenza mi sono avvicinata alla lettura dei romanzi di genere thriller, poliziesco, in particolare quello britannico del secolo scorso, dalle ambientazioni vittoriane, lugubri: da qui il mio desiderio di diventare una scrittrice. Sentivo che anch’io avrei potuto dare vita a storie altrettanto appassionanti e dal finale sorprendente, come infatti è quello del mio primo romanzo, uscito nel 2016, edito da GDS, dal titolo "L'intimo segreto dei McFinn".
Arriviamo a "L'intimo segreto dei McFinn": che storia troviamo?
Potrei riassumere la storia citando il titolo di un famoso film: "Un tranquillo week end di paura". La storia è ambientata nella contea di Dumfries, nelle Downlands, la zona meridionale della Scozia. Qui si trova l’antica dimora della famiglia McFinn dove vivono Kate e Henry McFinn, una coppia di anziani genitori che decidono di invitare i loro tre figli, Jacob, Beth e Vivian e le rispettive famiglie, a trascorrere un fine settimana presso di loro per svelare un segreto che cambierà completamente le loro vite. In questo lasso di tempo delitti si alternano a scene erotiche, dando vita a un romanzo noir/erotico, come viene appunto definito, dal finale sorprendente che lascia senza fiato… nel vero senso della parola.
Perché hai scelto la Scozia, come ambientazione?
Ho sempre voluto scrivere storie ambientate nel Regno Unito e volevo comunque dare un tocco di “italianità” al romanzo; quindi sono giunta alla conclusione che gli scozzesi e gli italiani siano popoli affini: entrambi sono passionali, sono di fede cattolica, sono orgogliosi e non amano particolarmente gli inglesi... (anche se io, da sempre, seguo con molta attenzione tutto ciò che accade in Inghilterra e ne sono affascinata). Un altro motivo per cui ho voluto ambientare il romanzo in Scozia è rappresentato dal mistero, dai luoghi lugubri e passionali di questa terra: quale ambientazione migliore per dare sfogo all’istinto omicida e all’istinto sessuale?
Chi sono i personaggi? Sono ispirati a persone reali o a fiction?
Kate e Henry McFinn sono i genitori di Jacob, Beth e Vivian. Ognuno di loro ha la propria famiglia e, mentre Jacob e Beth sono eterosessuali, la sorella minore, Vivian, è lesbica e giunge al cospetto dei genitori, accompagnata dalla sua compagna Esther. I personaggi sono frutto della mia immaginazione e in ognuno di loro c’è un po’ di me.
Quando l’hai pubblicato, che cosa ti aspettavi?
Io ero certa che la storia sarebbe piaciuta, così è stato; come ero certa che avrebbe scandalizzato tante persone e anche questo è accaduto. È stato molto difficile per me all’inizio, ma ne ero consapevole e tutt’ora ne sono orgogliosa.
“I segreti di Courtstone House” ne costituisce un seguito?
Si, anche se questo secondo romanzo, uscito nel 2018 edito da Croce Edizioni, può essere affrontato senza necessariamente aver letto il primo. Courtstone House è il nome della residenza scozzese in cui vivono Kate e Henry McFinn.
Che cosa troviamo in questo secondo romanzo?
Fondamentalmente ci sono gli stessi protagonisti e pochi altri aggiunti, parenti e amici di famiglia. Il segreto che Kate e Henry McFinn intendono svelare ai loro figli rappresenta il fulcro della storia. Un romanzo di genere noir/erotico fedele al suo stile, intriso di omicidi e di scene erotiche.
L’erotismo ha un ruolo fondamentale nei romanzi… con un obiettivo particolare?
L’erotismo dà una chiave di lettura diversa, contribuisce a delineare meglio le caratteristiche dei personaggi, grazie anche ai loro gusti sessuali, oltre che a contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche che danno vita a una storia intricata. Inoltre descrivendo scene erotiche nei minimi dettagli, ho voluto osare, dando il mio contributo per abbattere un tabù, quello sessuale, che ormai nel ventunesimo secolo non ha più motivo di esistere, ma che purtroppo rimane ancora un ostacolo alla libertà individuale sotto tanti punti di vista. Primo tra tutti quello alla libertà di godere liberamente delle proprie inclinazioni sessuali, ma soprattutto quello che impedisce di abbattere il demone che da secoli continua a opprimerci e che è frutto dell’ignoranza e dell’educazione, rappresentato dalla falsa moralità.
Scrivere per te è anche un modo per conoscere la natura umana: in questi anni, che cosa ti ha permesso di capire e che cosa hai voluto trasmettere ai tuoi lettori?
Hai ragione, scrivere ha contribuito parecchio ad approfondire quegli aspetti di cui parlavo prima. In realtà, scrivere mi ha permesso di ottenere conferme. Ognuno di noi, pur essendo un individuo unico nel suo genere, si emoziona, si rattrista come tutti. Sta a noi comprendere se sia meglio affrontare tutto ciò da soli oppure no. Per quanto mi riguarda, sono una persona solare, propositiva, ma che nei momenti tristi non ama particolarmente condividere il proprio malessere. Relativamente a quanto io abbia voluto trasmettere ai lettori, tramite i miei romanzi credo, l’invito a essere se stessi, non abbandonare le passioni, ma lasciarsi andare ad esse anche se non è facile.
Dal punto di vista stilistico e della tecnica narrativa, cosa prediligi e che cosa, invece, eviti di fare?
Amo moltissimo inserire i dialoghi tra i personaggi e descrivere le scene degli omicidi in maniera bizzarra e rocambolesca. Gli assassini dei miei romanzi adottano tecniche omicide alquanto originali e cruenti. Evito, quando possibile, di perdermi in lunghe spiegazioni, anche se comprendo molto bene quanto sia importante dare a ogni elemento una dettagliata descrizione, soprattutto in un romanzo di genere noir.
Hai degli autori di riferimento? Quali?
È tutta colpa di Agatha Christie! La regina del thriller, l’ideatrice di quei nuovi elementi narrativi che ancora oggi sono fondamentali per costruire una storia ricca di pathos, colpi di scena e, naturalmente, di ragionamento logico. Infatti, anche nei miei romanzi il detective indaga e alla fine, radunando intorno a sé i protagonisti, rivela il nome dell’assassino e come si sono svolti i fatti. I miei due romanzi sono fortemente ispirati al capolavoro indiscusso della Christie dal titolo: "Dieci Piccoli Indiani".
C’è qualcosa che ti ispira particolarmente, per la tua scrittura? Musica, arte, altro…
Io sono ispirata dalla mia quotidianità. Questo non significa che intorno a me le persone vengano ammazzate come mosche o che copulino come conigli arrapati, se lo fanno, sono abili, perché non me ne sono mai accorta... Mi ritengo fortunata perché mi reco al lavoro coi mezzi pubblici e tutti noi sappiamo bene a che tipologia di utenti io mi riferisca. È sufficiente ascoltare le chiacchiere di due donne anziane, la telefonata tra due amanti che non sanno quando potranno incontrarsi, oppure i commenti di due studenti che stanno andando a scuola e che fantasticano sulla fine che farebbero fare alla professoressa di latino. Così nascono le idee che danno proseguimento alle parole ascoltate realizzandosi sulla carta.
Scrivi, ma organizzi anche eventi per promuovere autori e autrici di vari generi. Ci puoi parlare di questa tua attività e di come si sta evolvendo (pandemia a parte).
Tutto è nato per aiutare chi, come me, vuole dare visibilità ai propri manoscritti e sappiamo bene quanto sia difficile, soprattutto perché le case editrici si occupano poco o nulla della promozione dei libri dei loro autori, ma questo è un discorso che merita un approfondimento a parte. Mi sono ricordata quali fossero le mie necessità quando ho iniziato la mia carriera di scrittrice: quanto avrei avuto bisogno di qualcuno che mi avesse potuto dare visibilità. Quindi, ho riflettuto a lungo e ho pensato di organizzare dei salotti letterari. Così, ho compiuto diverse ricerche tra i locali disponibili a ospitare eventi letterari: caffetterie, enoteche, librerie e l’idea è stata immediatamente accolta dai gestori. Da qualche anno, grazie anche al patrocinio delle istituzioni, che accettano sempre volentieri di valorizzare eventi culturali, ho dato vita a collaborazioni con diversi locali nelle principali città italiane. Neanche il lock down ha fermato i salotti letterari perché, in collaborazione con emittenti radiofoniche, ho dato vita a un format dal titolo: “Autori a domicilio… anche no per sempre” che ancora oggi va in onda. Si tratta di video interviste ad artisti e scrittori, ma non solo. Infatti sono stati miei ospiti: editori, imprenditori che promuovono la lettura in azienda e tanti altri.
C’è un genere che vorresti scrivere e perché?
Mi piacerebbe cimentarmi nella scrittura di un romanzo storico che abbia come protagonista un personaggio del passato per fargli vivere un’altra storia: cosa sarebbe accaduto se avesse compiuto scelte diverse da quelle intraprese? Ciò che mi impedisce di realizzare questo progetto è la mancanza di tempo. Infatti è necessario compiere ricerche e studi approfonditi, dove non è ammesso alcun margine di errore e di approssimazione.
Progetti futuri: cosa bolle in pentola?
Ho appena terminato la scrittura del mio ultimo romanzo di genere noir/erotico ambientato in Italia e attualmente sono impegnata nella sua revisione prima di consegnarlo per la pubblicazione. In queste settimane ho inoltre rinnovato collaborazioni con alcune case editrici, emittenti radiofoniche e associazioni culturali che, come me, credono che i libri siano un ottimo strumento per creare aggregazione. Stiamo organizzando salotti letterari, dibattiti, presentazioni di libri in maniera interattiva dove il pubblico è il vero protagonista perché, immedesimandosi nelle storie o nelle poesie celate nei libri, viene catturato dalla straordinaria realtà che, in fondo, gli appartiene. Sono molto contenta e soddisfatta di questo nuovo modo di parlare di libri in presenza, perché sono riuscita a coinvolgere anche gli editori che ricoprono un ruolo fondamentale per la visibilità e per la promozione. È importante che il libro, prima di essere un prodotto commerciale, sia concepito come uno strumento della nostra quotidianità. In questo modo sono convinta che riusciremo a riavvicinarci alla lettura e di conseguenza alla cultura, da sempre fanalino di coda di tutte le economie occidentali. Continuerò a collaborare con emittenti radiofoniche, anche grazie a un format, da me ideato, dal titolo: “Disperato Erotico Stomp” dove parlo di sesso ed erotismo in chiave ironica e attualissima. Infine i numerosi podcast, iniziati nel marzo 2020 durante il primo lock down. In quella occasione realizzai una serie di registrazioni leggendo personalmente il mio primo romanzo noir/erotico dal titolo: "L'intimo segreto dei McFinn" che, vista l’emergenza pandemica da COVID-19, decisi di mettere a disposizione per l’ascolto, a titolo gratuito e tutt’ora fruibile sulle principali piattaforme. Da allora non mi sono più fermata e continuo a registrare podcast in cui parlo di argomenti di varia natura, dalla letteratura all’attualità… e naturalmente di erotismo!
Giunte alla fine dell'intervista cosa vorresti dire ai nostri amici e alle nostre amiche di penna?
Vorrei concludere con un augurio per tutti noi, con parole che mi hanno segnato profondamente e che mi sono di conforto e di incoraggiamento ogni volta che le cose non girano come vorrei:
“La passione è la forza motrice che dà vita ai nostri sogni!” Buona vita!
I romanzi
"L’intimo segreto dei McFinn"
Il romanzo narra di una tipica famiglia benestante della vecchia Scozia.
Il capo famiglia Henry invita i tre figli, Jacob, Beth e Vivian e le loro famiglie a trascorrere un lungo fine settimana presso di lui e sua moglie Kate, apparentemente senza nessun motivo.
In realtà Henry e Kate hanno deciso di svelare un segreto di famiglia che stravolgerà per sempre le loro vite.
In questi pochi giorni riaffioreranno antichi sentimenti e intrecci nascosti, tutti avvolti in una serie inspiegabile di omicidi intervallati da scene erotiche quanto pericolose.
Chi sta cercando di impedire che affiori l’intimo segreto dei McFinn? Chi mai potrebbe pagarne le conseguenze?
Questa la trama avvincente e conturbante di un romanzo senza uguali che risveglierà la passionalità ed i sentimenti più tumultuosamente sanguinari in ognuno di noi.
"I segreti di Courtstone House"
A Courtstone House, residenza scozzese dei McFinn, si verificano in successione eventi che turbano l’intera famiglia, riunitasi per volere dei due genitori.
Un giallo intriso di sensualità, dove i protagonisti vengono messi a nudo dall’autrice, e definiti nel loro sentire più intimo; protagonisti messi di fronte a una serie di delitti misteriosi.
Una famiglia apparentemente normale, i McFinn, ma che cela segreti inimmaginabili che riescono a turbare anche il lettore più esperto del genere.
Nella migliore tradizione letteraria, il caso si risolverà grazie ad un arguto componente del gruppo che, dall’interno della tenuta di Courtstone House, riuscirà a comprendere le oscure trame criminali che hanno portato la tragedia in casa McFinn e rivelerà il colpevole ai superstiti riuniti intorno a lui.
Una lettura piacevole, a tinte forti, che mantiene ritmo e suspense alti per tutto il romanzo.
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