venerdì 4 febbraio 2022

Recensione - "Biglietto di terza classe" di Silvia Pattarini, quando la "Merica" era il futuro

Che cosa significa acquistare un “Biglietto di terza classe” (PubMe - Gli Scrittori della Porta Accanto)? Lo racconta Silvia Pattarini, in una storia di immigrazione ambientata all’inizio del secolo scorso, ma attualissima per il tema trattato.

"Biglietto di terza classe" di Silvia Pattarini
Lina ha poco più di vent’anni. Per sfuggire alla miseria lascia la sua Valtrebbia, si imbarca sulla Prinzess Irene per New York, inseguendo il sogno di una vita migliore.
Il viaggio in mare aperto non è confortevole ma pieno di insidie e di pericoli.
Il 25 febbraio 1904 sbarca a Ellis Island – L’isola delle lacrime. Dopo umilianti controlli l’attende la estenuante ricerca di un lavoro, la non facile esistenza da cittadina americana. Non sa ancora cosa il destino ha in serbo per lei e per chi le sarà a fianco: affronta le contraddizioni di un grande paese, la lotta per i diritti della donna, lo sfruttamento del lavoro minorile. Troverà l’amore della sua vita, ma dovrà pagarlo a caro prezzo.

La recensione
La Merica, come viene chiamato il Nuovo Mondo nel libro, rappresenta l’opportunità di sfuggire a una vita di privazioni. Fin dalle prime righe ci troviamo immersi nel sogno che in seguito diventerà un obiettivo per Lina, la quale, malgrado la menomazione fisica di cui è affetta, lavorerà sodo per affrontare il viaggio insieme ad altre persone, e una nuova vita che non si riveleranno per nulla facili. 

L'arrivo in America è l'inizio di un percorso complicato, in cui entrano in ballo numerose dinamiche, prima fra tutte, quella burocratica. La salute e il lavoro rappresentano le condizioni necessarie per essere accettati; senza una di queste, l'immigrato è destinato a tornare in patria, senza se e senza ma. Regole inflessibili, cui si associa la necessità di integrarsi in una società completamente diversa da quella di nascita. E la diversità è un tema cruciale e apre le porte a una molteplicità di idee e suggestioni che ci riportano al presente, rendendo la storia molto attuale. 

Lina è doppiamente diversa, sia per le origini italiane sia per la menomazione. Malgrado ciò, la sua grande forza di volontà, unita a una grande capacità di adattamento, la porteranno a inserirsi nel nuovo ambiente, conquistando passo dopo passo l'indipendenza. Accanto, eventi inattesi, lieti e meno lieti, persone che si supportano, mentre sulla comunità italiana incombono l'ombra della criminalità organizzata e di eventi storici che s'intrecciano a quelli delle persone, determinandone scelte e comportamenti. La storia di Lina va di pari passo con quella di Emilia, Giacomo, di Carlo, Pietro etc, portando a sviluppi inattesi. 

Fin dalle prime pagine, la narrazione scivola bene su un terreno in cui si avverte la preparazione dell'autrice sull'argomento. In appendice al libro, troviamo dei documenti che costituiscono alcune delle fonti da cui Silvia Pattarini è partita per ricostruire una storia reale, poi romanzata. L'utilizzo di un linguaggio semplice è coerente al registro utilizzato dagli stessi personaggi; inoltre si avverte un lavoro attento anche  alla resa di gerghi e dialetti.

Nello sviluppo della trama ho però rilevato alcuni difetti: il punto di vista narrativo non ha sempre un solido ancoraggio; inoltre alcuni eventi vengono liquidati rapidamente in uno stesso capitolo, passando a un altro momento, espediente che disorienta un po' il lettore. Ho rilevato, inoltre, la gestione del ritmo narrativo a correnti alternate, compensato dalla scorrevolezza della penna che ha il merito di non perdersi nel superfluo, puntando alla resa dell'essenziale. 
Lina emerge con potenza ed è impossibile non affezionarsi a lei, anche se è buona anche la delineazione degli altri personaggi.

Per concludere

"Biglietto di terza classe" è un viaggio nel viaggio, alla scoperta dell'immigrazione nell'America dei primi anni del Novecento. Una storia struggente, narrata con semplicità, sulle difficoltà di inserirsi in un nuovo ambiente, sentendo il peso della diversità nell'essere immigrati, a volte con menomazioni fisiche. Una storia attuale.

L'autrice: Silvia Pattarini

Nata a Milano, vive da sempre nella splendida cornice della Valtrebbia. 
Ha esordito nel maggio del 2013 col romanzo storico "Biglietto di terza classe", edito da 0111 edizioni, di cui questa è la seconda edizione. Nel 2015 ha pubblicato l’ebook "La mitica 500 blu" edito da Lettere Animate.
Per la collana de Gli Scrittori della Porta Accanto di PubMe nel 2019 ha pubblicato la prima edizione della silloge "Il tempo di un caffè", cui è seguita una seconda edizione in formato tascabile per la stessa collana, nel 2020, e nel 2021 la raccolta di racconti "Sognando la libertà". È socia fondatrice dell’Associazione di Promozione Sociale Gli Scrittori della Porta Accanto e collabora attivamente al
blog letterario omonimo: cura la rubrica Caffè Letterario, un salotto virtuale che si propone di fare conoscere scrittori e autori emergenti del panorama letterario italiano.

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