venerdì 25 febbraio 2022

"Recupero dell'essenziale" (Interno Libri) di Michela Zanarella: la semplicità di cogliere i più intimi legami con l'Universo

Il titolo "Recupero dell'essenziale" è già un prezioso indizio che ci lascia Michela Zanarella. Componimenti che forse non avrebbero visto la luce, se l'autrice non li avesse recuperati, lasciando la traccia di una ricerca che profuma di infinito. Ecco la recensione.  

Dal Comunicato Stampa
Michela Zanarella torna in libreria con ‘Recupero dell’essenziale’ Interno Libri
Dopo il fortunato “Le parole accanto” pubblicato con Interno Poesia nel 2017, a distanza di cinque anni esatti, Michela Zanarella si presenta ai lettori con una nuova e insolita raccolta edita con Interno Libri, progetto editoriale di Interno Editoria, casa editrice che ha fondato e gestisce il marchio Interno Poesia Editore. ‘Recupero dell’essenziale’ prende forma dal mistero delle coincidenze. Il libro è il frutto di un recupero di poesie andate perdute, ritrovate con l’aiuto di alcuni amici dell’autrice. La raccolta, con prefazione di Dante Maffia e postfazione di Anna Santoliquido, è dedicata all’amica Marcella Continanza, voce nota della poesia contemporanea, ideatrice del Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno, scomparsa il 29 aprile 2020. Con una scrittura densa e viva, la poetessa ci accompagna nel suo cammino di ricerca e riflessione sui grandi temi dell’esistenza fino a condurci nella dimensione del sogno, della memoria, della bellezza, in piena comunione con l’universo. Attenta scrutatrice del mondo, Zanarella si lascia trasportare dagli elementi della natura che regolano la vita sulla terra, si pone in ascolto rivelando al lettore le infinite voci del cosmo. 

La recensione
Il buio e la luce sembrano i confini entro cui si muove la poesia di Michela Zanarella, almeno in questa raccolta. In realtà in queste e altre polarità che ritroviamo, si muove una scala cromatica di suggestioni che scavano le apparenze delle cose fino ad arrivare a coglierne l'essenza. E in essa troviamo lo sbocciare dell'infinito con la sua molteplicità di consonanze e assonanze. 

"Recupero dell'essenziale" apre con l'interrogativo: Cosa resta dell'estate ormai finita? Qui ravvisiamo l'attitudine dello sguardo che pervade ogni componimento, un continuo interrogarsi e interrogare l'essere, spogliato delle parvenze, perché cerchiamo di capire se la terra può resistere/ al dolore che prolunga la sua scia nel vento. 

La condizione umana va di pari passo a quella naturale, ne segue la ciclicità, al punto che il tempo conferma la sua importanza: Da questo tempo dove la vita si attorciglia/come un’edera che sale sui muri/si farà notte come ogni notte/e sarà un andare incontro alla luna. La vita è "qualcosa" che si attorciglia, va e poi torna, proprio come accade per le stagioni. Tutto è un divenire che porta con sé segreti più o meno impliciti, essenze che necessitano di essere percepite. Ma per farlo, occorre saperle ascoltare e raccogliere.

E a proposito di essere, ecco il divenire: Il sole come l’amore non scompare/si muove tra le fronde dentro gli astri/è una tenera presenza che spinge ai talloni/del giorno. Niente scompare, tutto si trasforma oppure resta, forse nascosto dietro alle apparenze che ingannano. 

In questo svelamento, troviamo la notte capace di maternità, richiami di città, polvere e nuvole, fiori che sbocciano, stagioni che vivono dei loro colori. Nelle poesie dedicate (a Oriana Fallaci, Marina Cvetaeva, Federico Garcia, Lorca, Rafael Alberti, Vincenzo Cardarelli, Sergio  Corazzini, Marcella Continanza, Pier Paolo Pasolini) troviamo riferimenti alle lezioni di autori e autrici cui Michela Zanarella ha attinto.

I versi sono semplici nel godere di una certa libertà, mai disgiunta all'attenzione alla parola. Alcune rime seguono il flusso della poesia, ma sono sempre sganciate da un'idea di artificio; non si avverte alcuna forzatura, solo il divenire del poetare che si esprime attraverso immagini coerenti agli sviluppi che l'autrice intende dare al suo esprimersi. La natura è la fucina cui attinge, evitando di cadere in vezzi e virtuosismi. La tendenza è quella di utilizzare immagini e termini ricorrenti  (buio, luce, luna, stelle, tempo sono in evidenza) che caricano ciascun testo di riferimenti interni ed esterni, da cui si dispiega la visione di Michela. Un divenire che segue cicli in cui  poter raccogliere la bellezza dell'infinito, dei legami tra gli individui con la natura e il suo intimo.

Per concludere
"Cogliere l'essenziale" è un'immersione nel divenire delle cose, nel loro essenziale, un catturare l'immenso con cui creare legami che ci riportano all'universo agli ossimori luce-buio, confini che celano l'immenso. Una poesia, fruibile ai più, che con uno stile essenziale fa proprie lezioni di maestri che diventano penna e manifestazione, accadimento e contemplazione. Consiglio di leggerle e rileggerle. 

L'autrice: Michela Zanarella
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciassette libri. Negli Stati Uniti è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018). Giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. E’ tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM.

Michela Zanarella, sito web: clicca qui
Interno Libri: clicca qui

Uff. Stampa a cura di Simona Mirabello

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