lunedì 3 ottobre 2022

La fantasia al potere: le storie per bambini di Rita Pacilio, un tuffo nelle parole che formano e fanno sognare

Il curriculum di Rita Pacilio (leggi la recensione su "Quasi madre", clicca qui) è ricco di esperienze traversali che alimentano la sua penna. Sociologa di formazione e mediatrice famigliare di professione, è impegnata in progetti formativi ed educativi che coinvolgono anche i libri di cui è autrice. Lasciamo la parola a Rita che ci presenta tre suoi lavori dedicati ai più piccoli e la sua visione della narrativa, ricca di input anche per "noi" grandi.


"Cantami una filastrocca"
Cantami una filastrocca è un progetto formativo che utilizza la musicalità delle parole e il senso, in esse contenuto, per aiutare il bambino a sviluppare il proprio giudizio critico e di osservazione comunicando con la realtà del mondo esterno attraverso la fantasia. Il libro può essere utilizzato come compagno ricco di informazioni, ma, soprattutto, come stimolo capace di suggestionare e aiutare a diventare ‘persona’ incoraggiando l’approfondimento dei sentimenti educandoli e disciplinandoli. La filastrocca diventa, così, strumento di crescita.
(dall’introduzione dell’autrice)


"La favola dell'abete"

… l’Albero sconsolato si rivolse al cielo ed espresse un desiderio: Care stelline dai raggi luminosi fate che io possa, anche quest’anno, donare ai bambini del mio paese tanta allegria, sorrisi e fantasia!

"La vecchina brutta e cattiva"

"Padroneggiare la realtà usando la visione di un altro mondo, ci induce a riflettere sulla vita e sul linguaggio. Il bambino, per comunicare la sua interiorità, utilizza la lingua inventata, quella della fantasia, personale, intima, creativa, che costituisce il linguaggio connotativo, cioè la forma di comunicazione più necessaria e funzionale, affinché possa rielaborare stimoli percepiti per trasmetterli accuratamente al mondo intero. Attraverso la lettura delle storie, impara a decodificare l'oggettività della realtà esteriore e a stabilire la funzione principale e primaria dell'equilibrio tra l'intimo e l'esterno. L'attività creativa della lettura e del disegno permettono al bambino di semplificare le proprie impressioni del mondo circostante denominando le cose intorno, identificandole, sistematizzando le proprie impressioni attraverso un processo di interiorizzazione del regno delle immagini e traducendo tutto il dominio dei nomi con il grande strumento delle proprie emozioni". (Dall'introduzione di Rita Pacilio)

L'intervista

Benvenuta, Rita. Poeta, scrittrice, direttrice editoriale, sociologa, mediatrice familiare, ti occupi di numerosi ambiti. Puoi raccontarci qualcosa di te, della tua formazione, del tuo lavoro, di quello che ami ed eventualmente di quello che ami un po’ meno?
Sono sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione. Da oltre un ventennio mi occupo di letteratura per l’infanzia, di poesia, musica, saggistica, narrativa e critica letteraria. Con le Scuole di ogni ordine e grado sono stata impegnata in progetti riguardanti la dispersione scolastica, il rapporto genitoriale, le dipendenze infantili e adolescenziali, il disagio infantile e giovanile e progetti formativi sulla lettura e scrittura creativa. Ho diretto Laboratori della creatività di cui sono stati pubblicati gli atti dei lavori a mia cura. Ho pubblicato fiabe, storie e filastrocche illustrate e corredate da schede didattiche: "La principessa con i baffi" (Scuderi Editrice 2015); "Cantami una filastrocca" (RPlibri 2018); "La favola dell’Abete" (RPlibri 2018); "La vecchina brutta e cattiva" (RPlibri 2019); "Tre gemelline ballerine" (RPlibri, 2022). Sono stata tradotta in nove lingue.

Com’è avvenuto l’incontro con la scrittura?
Da bambina, appena ho imparato a coniugare il pensiero con l’uso dell’alfabeto. Prestissimo, quindi e grazie alla maestra delle elementari che mi ha educato alla lettura e alla scrittura come preziosa espressione comunicativa.

Ti abbiamo conosciuto grazie alla poesia, qui ti troviamo con tre libri rivolti ai più piccoli. Da cosa nasce il desiderio di scrivere per i lettori e le lettrici più giovani?
Mi dedico alla letteratura per l’infanzia da più di trent’anni, cioè da quando è nato il mio primo figlio. Inizialmente scrivevo per lui perché era un bambino curioso e non gli bastavano i racconti classici … Lorenzo ha spronato la mia fantasia con tutte le sue richieste! In seguito, ho scritto anche per gli altri due figli e per i bambini che ho incontrato nelle Scuole in progetti scolastici creativi. Così non ho mai smesso.

 “Cantami una filastrocca” mira a sviluppare il giudizio critico del bambino (e non solo): in che modo?
Cantami una filastrocca è un progetto formativo che utilizza la musicalità delle parole e il senso, in esse contenuto, per aiutare il bambino a sviluppare il proprio giudizio critico e di osservazione comunicando con la realtà del mondo esterno attraverso la fantasia. Il libro può essere utilizzato come compagno ricco di informazioni, ma, soprattutto, come stimolo capace di suggestionare e aiutare a diventare ‘persona’ incoraggiando l’approfondimento dei sentimenti educandoli e disciplinandoli. La filastrocca diventa, così, strumento di crescita.

Che cosa tratta “La favola dell’Abete”?
"La favola dell’Abete" parla di un povero albero di Natale, afflitto e sconsolato perché nessuno lo abbellisce con palline, lucine e stelline … ma poi accade il miracolo!

“La vecchina brutta è cattiva”, invece, che cosa narra?
Parla di una storia veramente accaduta e che ho trasformato grazie alla fantasia. Attraverso la lettura delle storie, il bambino impara a decodificare l’oggettività della realtà esteriore e a stabilire la funzione principale e primaria dell’equilibrio tra l’intimo e l’esterno. L’attività creativa della lettura e del disegno permettono al bambino di semplificare le proprie impressioni del mondo circostante denominando le cose intorno, identificandole, sistematizzando le proprie impressioni attraverso un processo di interiorizzazione del regno delle immagini e traducendo tutto il dominio dei nomi con il grande strumento delle proprie emozioni.

Come sono nati questi libri?
I miei libri per bambini sono nati grazie alla pubblicazione con il piccolo marchio editoriale RPlibri e con il marchio Scuderi Editrice. Sono nati con amore e con l’intento di affiancare il piccolo lettore verso l’acquisizione della consapevolezza e dell’analisi della propria interiorità.

Dal punto di vista linguistico e tecnico, su cosa ti sei focalizzata e cosa, invece, hai evitato di fare?
Mi sono focalizzata sulla dimensione creativa testo/immagine al fine di trovare parole pregne di morale ed esempi utili per la crescita cognitivo/comportamentale del bambino. Tutto rappresentato con le immagini colorate, da colorare o da interpretare come rappresentazione personale e soggettiva dei testi. Grazie anche al supporto delle schede di cui alcuni libri sono corredati. Ho cercato di evitare di essere prolissa e complicata negli sviluppi delle trame.

 Che cosa vuoi dare ai piccoli lettori?
Vorrei stimolare la fantasia, arricchire il vocabolario dei piccoli e donare un grande messaggio d’amore, di riconciliazione con le brutture e gli inconvenienti della vita.

La lettura come atto creativo: in che modo?
La lettura è un atto creativo perché mette in moto molti processi cognitivi. Leggendo, il bambino usa la visione di un altro mondo che lo induce a riflettere sulla vita e sul linguaggio. Il bambino, per comunicare la sua interiorità, utilizza la lingua inventata, quella della fantasia, personale, intima, creativa, che costituisce il linguaggio connotativo, cioè la forma di comunicazione più necessaria e funzionale, affinché possa rielaborare stimoli percepiti per trasmetterli accuratamente al mondo intero. Attraverso la lettura delle storie, impara a decodificare l’oggettività della realtà esteriore e a stabilire la funzione principale e primaria dell’equilibrio tra l’intimo e l’esterno.

Hai autori d’ispirazione?
Sicuramente la letteratura classica mi ha formata, ma anche testi contemporanei, come quelli di Rodari, mi hanno dato molto.

In generale, chi sono i tuoi riferimenti, sia nella scrittura, sia nelle tue variegate attività (scrittori, artisti, intellettuali)?
Di solito amo leggere di tutto, ad eccezione di qualche genere, o sottogenere letterario. Ogni volta di fronte a questa domanda faccio fatica a fare nomi perché ogni autore, oppure ogni mente illuminata intellettualmente, mi rigenera e mi lascia qualcosa. Per citare i miei riferimenti: Gatto, Campana, Ungaretti, Cardarelli, Rilke, Borges, Pessoa, Cristina Campo, Mario Luzi, Giacomo Leopardi, Pascal, Assunta Finiguerra. Cesare Pavese è il maestro che preferisco. Ma anche molti musicisti.

Progetti futuri: cosa bolle in pentola?
Sta per uscire il mio secondo romanzo e un disco … vedremo!

Se vuoi aggiungere qualcosa…
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi leggono e che mi seguono da anni con la speranza di non deluderli mai.

Leggi di più
https://www.rplibri.it/portfolio/cantami-una-filastrocca/
https://www.rplibri.it/portfolio/la-favola-dellabete/
https://www.ibs.it/vecchina-brutta-cattiva-libro-rita-pacilio/e/9788885781238

Fonti - Simona Mirabello - Ufficio Stampa

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