martedì 27 giugno 2023

"Pelle" di Federico Bonati: le vicende di malattie vistose e storie invisibili, tra storytelling e giornalismo

Lo storytelling incontra il giornalismo, in un libro che nasce da un approccio attento e al contempo empatico. "Pelle" (Augh! Edizioni) di Federico Bonati è molto più di un'inchiesta: è uno squarcio alla tela dell'invisibilità che permette di conoscere e capire che cosa significa vivere una malattia "rara". 
Ecco la recensione.   


"Pelle": il libro
Cinque rare malattie della pelle, cinque storie di malati e  delle loro famiglie, cinque associazioni che si impegnano  ogni giorno per essere al fianco dei pazienti nel loro per corso di cura e guarigione, cercando al tempo stesso di  promuovere la conoscenza di determinate patologie  nell’opinione pubblica. Attraverso l’utilizzo dello storytelling, in "Pelle" si racconta il rapporto tra la malattia e le persone e come queste vivano la loro vita nonostante la malattia, dalla vita quotidiana agli aspetti più profondi. Ampio spazio anche a chi convive con persone che soffrono di  determinate patologie, come la malattia ha cambiato le  loro vite e poi a chi si impegna ogni giorno al loro fianco, tra traguardi da raggiungere e difficoltà da superare. Attraverso una semplice narrazione emergono storie fatte di  sfumature, di dettagli, di accenti all’apparenza inutili ma  dal grande significato. 

Temi e associazioni 
Lichen Scleroatrofico (Ass. Lisclea); Sindrome di Sturge Weber (Ass. Sturge Weber Italia); Sindrome di Ehlers-Danlos e il Disturbo dello spettro della mobilità (Ass. Italiana per la Sindrome di Ehlers-Danlos); Epidermolisi Bollosa (Ass. Debra Onlus); Pemfigo Pemfigoide (Ass. Nazionale Pemfigo Pemfigoide Italy).

La recensione
Ci sono malattie che segnano in maniera indelebile il vissuto di una persona. Restano sulla pelle, sono legate alla pelle e credo che il titolo, lapidario e lampante di questo libro calzi come calza lo stile scelto. Informazione ed emozione trovano un equilibrio vincente, toccando nel profondo senza mai scadere nell'eccesso del patetismo.

L'autore, Federico Bonati, giornalista giovane ma già di consolidata tempra, entra in punta di piedi in vite che sembrano ordinarie; in realtà sono segnate da malattie poco conosciute ma che incidono pesantemente nel loro quotidiano. Quello che colpisce di questo libro, oltre alle storie, è il modo con cui l'autore si approccia, portando dentro inevitabilmente qualcosa del proprio sentire e rompendo la quarta parete di un'oggettività solitamente compassata. 

I racconti di questo libro ci riportano alla sua genesi: dall'intervista ai retroscena, insieme ai dubbi che l'autore riporta rispetto al proprio modus operandi. Parallelamente troviamo la precisione con cui Federico riporta le informazioni relative alla malattia, prestando attenzione a riportare le fonti. 

Fabrizio, Marisa, Marta, Giulia: sono solo alcuni dei nomi che troviamo. Nomi cui corrispondono vite reali, forse non "illustri" ma accomunate dal vivere una malattia. E le Associazioni diventano dei preziosi enti che non forniscono solo informazioni ma si configurano come anelli di congiunzione tra persone che cercano di aiutarsi. E qui la comunicazione diventa più che mai virtuosa: far conoscere per tenere accesa una luce, sperando che la ricerca porti alle soluzioni sperate. Proprio la luce accesa è l'immagine perfetta per mostrare le vite altrimenti invisibili, che vanno capite prima che giudicate; magari con una mano tesa. 

Lo stile, semplice e lineare, è costruito su una forte attenzione all'uso delle parole e delle espressioni. Con tatto l'autore maneggia una materia non facile, riuscendo a renderla fruibile a tutti i lettori, senza eccedere con l'emotività. Non mancano citazioni letterarie azzeccate che denotano un background forbito ma mai troppo elevato.  

Per concludere
Storytelling e giornalismo vanno a braccetto e, grazie alla penna sensibile di Federico Bonati, fanno conoscere in maniera tanto efficace quanto toccante malattie poco note. Ma conoscerle vale la pena.

L'autore: Federico Bonati
Federico Bonati è nato nel 1988, Laureato in Scienze politiche all’Università di Bologna, ha
collaborato con quotidiani cartacei, quotidiani online, radio, agenzie di stampa, lavorando sia a livello locale (Mantova, Reggio Emilia, Modena, Trento) che a livello nazionale ed è inoltre autore di podcast di storytelling. È autore di racconti riconosciuti e premiati da concorsi nazionali. Lavora come giornalista per un quotidiano online e un’agenzia di stampa nazionale. “Pelle” è il suo primo libro.

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