Tutto nasce dallo scrivere
La svolta del 1976
"La filosofia del non" di Gaston Bachelard è stata la prima opera pubblicata e, in assoluto per l'Italia, la prima opera edita del filosofo della scienza e della poesia francese. La Pellicanolibri si è distinta fin dai suoi esordi per le scelte coraggiose, ma anche e soprattutto, per l'attenzione a pubblicazioni di qualità, ponendosi come scopritrice di talenti. Arrabal, Jodorowsky, Montalban sono alcuni dei nomi, editi successivamente da grandi editori; nomi che, ai tempi della prima pubblicazione, si sono distinti per contenuti e stili, con quella vena di follia che pervade chi esce dal coro. Pellicanolibri esce davvero dal coro, esprimendo una visione politica precisa, finalizzata a erigere una coscienza civile. Con una peculiarità: la pubblicazione di numerose autrici, alcune delle quali fondamentali per la letteratura italiana, ma poco considerate. Un esempio? Anna Maria Ortese. E a proposito di impegno: la pubblicazione de "La Causa delle donne", di Gisele Halimi, testo, purtroppo poco considerato in Italia, malgrado le importanti tematiche trattate (l'aborto).
Tante altre pubblicazioni
Anna Maria Ortese, scrivevo; ma anche Alberto Moravia, Adele Cambria, Goliarda Sapienza, Luce d'Eramo, altre donne, queste ultimi di rilievo nel panorama culturale italiano. E l'elenco sarebbe lunghissimo, quindi cito per far cogliere la portata delle pubblicazioni: Elio Pecora, Jeph Anelli, Egidio Cacciola, Franco Trincale, Gabriella Zappalà, Patrizia Lettieri. Le tematiche civili s'intrecciano a quelle più umane, connesse alla sfera delle emozioni, dei sentimenti, soprattutto dell'erotismo. Nelle scelte della Pellicanolibri, ci sono delle linee che dalla Sicilia portano al mondo, all'espressione dell'umano troppo umano, trattando con un certo coraggio diverse tematiche, quali l'omosessualità. Tra le collane, Inediti rari e diversi e La nave dei folli; narrativa e saggistica vanno di pari passo. E poi la poesia che non manca.
L'impegno civile
Beppe Costa, insieme ad altri intellettuali (Dario Bellezza, Adele Cambria etc.), si è battuto per far applicare la Legge Bacchelli ad Anna Maria Ortese. Altri tentativi non sono andati a buon fine, ma l'impegno è sempre stato quello di supportare le voci valide della letteratura; e anche (come sempre) i più deboli.
Gli eventi e la poesia
Fin dalla tenera età, Beppe Costa ha fatto teatro. Inoltre, durante l'adolescenza, ha fatto parte di un gruppo musicale. Sì, erano gli anni Cinquanta, con i primi beat travolgenti, sulla scia di Elvis e del Rock&Roll. L'incontro con lo spettacolo e grandi artisti dell'epoca da lui ammirati (Jannacci, Gaber, Ferré) sono stati ispiratori di eventi che hanno consentito di veicolare la poesia, genere che trova poco consenso tra il pubblico. L'intuizione sta proprio in questo: gli eventi per promuovere la poesia. Oggi, nel proliferare, li diamo ormai per scontati, ma un tempo, quando la visione delle arti performative era più rigida e settoriale, l'idea di proporre la poesia in una cornice performativa era alquanto strana. Da lì, le letture accompagnate dalla musica, spesso trasformate in festa, come a Sezze Romano o a Ponte Sant'Angelo. Anni di riferimento? Ottanta del Novecento.
La libreria e ancora gli eventi
Sorvolo sui momenti difficili della Pellicanolibri, "assorbita" successivamente nella libreria dove, però, "lo spettacolo è andato avanti". E poi sono arrivati gli eventi online, le scoperte attraverso i vari social, da MySpace a Facebook, arrivando ad altre piattaforme di incontro. Per Beppe, un percorso lungo, accidentato ma sempre alimentato da una fiamma che sembra non spegnersi mai.
Poi... i talenti premiati. Dagli anni Novanta a oggi.
Pellicanolibri, oltre...
Del nuovo evento, parlerò in un altro post. In questo ho presentato una realtà storica, fucina di cultura di alto livello, di scritture curate e in linea con un pensiero preciso, militante ma non asservito a un indottrinamento. C'è sempre un respiro di libertà in queste scritture.
Pellicanolibri è nata da un sognatore che ha saputo concretizzare quello che aveva in testa. O forse non era proprio quello, ma la vita prende strani indirizzi a volte e forse, è arrivato a qualcosa di inatteso. Compresi gli abbracci.
Vai all'articolo: Pellicano: trent’anni di libri, nell’abbraccio di musica e poesia “da cult” - Ajò Noas (ajonoas.it)
Nessun commento:
Posta un commento