"La stanza dell'acqua grigioverde" di Claudio Secci: un thriller ricco di mistero

Uno degli ultimi thriller che ho letto è ambientato a Torino: l'austero capoluogo piemontese diventa in un certo senso anche personaggio all'interno della storia, conferendo a "La stanza dell'acqua grigioverde" (Delos Digital - Delos Crime) un'atmosfera che addensa il mistero creato intorno al caso di Margherita Boasso. Che cosa succede? Scopriamolo nella recensione (senza spoilerare).

"La stanza dell'acqua grigioverde": la trama
È ora di chiusura per il circolo sportivo “I canottieri”. Lorenzo Santi, il custode, sta rassettando gli spogliatoi. Nelle docce trova una giocatrice di padel, Margherita Boasso, in un lago di sangue. La donna è stata sgozzata. Spaventato corre a chiedere aiuto, ma non c’è più nessuno. Passano pochi minuti prima che Lorenzo torni nei bagni, ma la donna è scomparsa. Dopo l’interrogatorio, il commissario Contini rintraccia la vittima, che risponde al telefono. Lorenzo però è sicuro di non riconoscere quella voce come quella di Margherita Boasso, ma i suoi trascorsi fra alcol e psicofarmaci e alcune tracce di sangue ritrovate sotto le sue scarpe, indirizzano le indagini contro di lui.
Un thriller nell’opulenta Torino dei giorni nostri, tra le acque del Po e il profilo della Mole Antonelliana.

Recensione
Questo romanzo si basa su un interessante meccanismo di apparizione e sparizione che porta a incastrare Lorenzo Santi. Fin dall'inizio la sua figura presenta delle incongruenze rispetto ai fatti e a come si pone. L'impressione è che qualcosa non torni sia nel racconto sia nelle capacità percettive dell'uomo, su cui si stringe la rete dei sospetti. 

Intorno a Lorenzo, si amplia un'altra rete di relazioni che portano a eventi sviluppati in un crescendo di tensione e curiosità da parte del lettore. Interessante Alessio Porro, l'insolito psicologo-investigatore che cerca di squarciare il velo delle facili evidenze, complice il fiuto che si basa sulla sua formazione. Il suo ruolo è importante, come lo è quello di Caterina Conte, la procuratrice capo, figura femminile di rilievo con il carico di responsabilità e, insieme, sentimenti, posti in bilico tra luce e ombra. Accanto a loro, si trovano personaggi che risultano ambigui, anche se le loro funzioni sembrano chiare all'interno della narrazione. Ma, come accade in questi casi, le apparenze possono ingannare e chi è bravo a sondarle, riesce a far cadere le maschere più sgargianti.

L'intreccio, corposo e articolato, lascia spazio a diversi colpi di scena; i dettagli sono resi con grande dovizia, insieme a una tensione che pervade ogni momento della vicenda. L'impressione è di calarci in questa Torino, così algida, ma anche capace di celare segreti oscuri, accanto alle illusioni e disillusioni nei confronti di una vita che sa essere spietata, come chi manipola fili sottili e cruciali. 

La penna di Claudio Secci ci fa percepire l'importanza di ogni minimo dettaglio. Non dimentica nulla, una puntigliosità che già conosciamo, ma che qui manifesta la forte attenzione al luogo, la "sua" Torino, come scrive nella prefazione. Un luogo in cui si manifestano le brutture dell'essere, ma anche i segnali di speranza, tra un mistero e un'indagine che incalzano e appassionano.

Per concludere
"La stanza dell'acqua grigioverde" è un thriller che tiene attaccati alle pagine, offrendo un caleidoscopio umano ed eventi forti e incisivi, calati in un'atmosfera di convinzioni e suggestioni. Un lavoro cesellato per una penna in crescita.    

L'autore: Claudio Secci
Nato e cresciuto a Torino. Informatico di professione presso una multinazionale del trasporto, è sposato e adora viaggiare con sua moglie Francesca alla scoperta di luoghi suggestivi. Ogni destinazione è fonte di ispirazione per l’inizio di una nuova storia. Scrive dal 2008 e spazia dal thriller al giallo, dal romance alla saggistica. Predilige le sfide e mettersi in gioco. Nel 2018 fonda un Collettivo per autori emergenti ed esordienti (CSU) che oggi conta quasi trecento fruitori. Procura spazi espositivi per fiere e promuove le opere gratuitamente come forma di volontariato. Ha presentato i suoi scritti attraverso 170 incontri in tutta Italia ed è stato recensito da magazine nazionali e testate giornalistiche. Ha pubblicato venti romanzi e partecipato ad antologie e progetti comunitari per libri di beneficienza. È direttore della rivista letteraria “Spazio Lettura – oltre l’autore”.
Nel 2022 frequenta un master di Storytelling con la Scuola Holden della durata di quattro.

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