mercoledì 8 novembre 2023

"Blackwater" di Michael McDowell: la donna che venne con "La piena"

Ho aperto questo romanzo e l'ho letto in un fiato, (considerando serie tivù e qualche brano del nuovo lavoro da consegnare all'editor), ha i tratti stilistici tipici di un autore che ha lavorato nella sceneggiatura. Ma c'è anche il richiamo ad alcuni archetipi, quali l'acqua e alla figura di Melusina (o della sirena), inseriti nel contesto degli Stati Uniti del primo Novecento. McDowell ha creato una narrazione sapiente, unendo elementi horror, sovrannaturali e sociali.
Ecco la recensione completa di "Blackwater - La piena" (Neri Pozza).


"Blackwater - La piena": la trama
1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey

La recensione
Fin dal suo salvataggio, Erinor viene vista con ammirazione ma anche con sospetto. I capelli rossi, nei secoli considerati come indicativi di streghe o di persone avvezze a usare la magia, la distinguono dalla popolazione di Perdido. Mentre i componenti maschili e i bambini dei Caskey ne restano abbagliati, le donne adulte faticano a staccarsi dai pregiudizi. Ma quello che muove il sospetto, è il fatto che Erinor sia comparsa in occasione della piena, sostenendo di essere arrivata lì per insegnare, saputo di un posto rimasto vacante. E qui mi fermo per non spoilerare un dettaglio importante.

I rapporti sociali sono ben delineati, all'interno di una società matriarcale che sembra rappresentare una novità, rispetto a diverse rappresentazioni. Non si tratta solo di una storia che pone al centro una figura femminile "diversa";  è soprattutto un romanzo che richiama la femminilità in tutti i suoi aspetti. L'acqua, in particolare, l'elemento che all'inizio si presenta come maligno e distruttivo, richiama al contempo la vita e i principi materni. Ed Erinor, in effetti, è molto legata all'acqua e ha dei comportamenti che risultano strani. Ad esempio, viene vista immergersi nelle acque di fiumi o torrenti. Inoltre, con il suo arrivo, accadono eventi curiosi, che alimentano la componente weird del romanzo. 
 
L'intreccio del piano realistico con quello sovrannaturale avviene in maniera graduale, con l'introduzione di espedienti che non risultano stucchevoli; al contrario, è l'irrompere di qualcosa di straordinario nel quotidiano, in maniera graduale. La sensazione che viene instillata nel lettore è che debba accadere qualcosa di "grosso", arrivando a una rivelazione sconvolgente.  

Lo stile è Show, don't tell, con la resa di azioni e ambienti in modo cristallino. Si avverte il mestiere dello sceneggiatore, anche se l'impianto è narrativo e articolato, con gli elementi in equilibrio. Il ritmo è ben scandito. La trama lascia aperti diversi aspetti: si vedrà nei prossimi libri se saranno esauriti. 

Per concludere
"Blackwater - La piena" è il primo libro di una saga che carica il lettore di aspettative. Il sovrannaturale s'insinua gradualmente nel quotidiano, caricandolo di eventi inattesi e perturbanti. I capelli rossi di Erinor non sono solo un indizio. 

L'autore: Michael McDowell
Autore di circa 25 libri e numerose sceneggiature per la televisione e per il cinema, muore nel 1999 a seguito di una malattia legata all'AIDS.

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