"Love Beat" a "Un PO diverso... un PO di EROS": il romance "infiamma" il cuore, la mente e il dibattito

"Love Beat" (Dri Editore) di Roberta De Tomi debutta in presenza al Festival della Letteratura e Arte Erotica "Un PO diverso... un PO di EROS", sabato 28 settembre a Zibello (Parma), e lo fa scaldando gli animi e i cuori. Vuoi per l'ottima conduzione della ghostwriter, editor e formatrice Monia Rota, che ha permesso di scandagliare i personaggi e le situazioni narrate nello spicyromance, vuoi per il dibattito creato intorno al genere, a partire dal personaggio di Jack.
Ecco il resoconto con qualche spunto.
(Foto: Fabio Buttu)

Impeccabile, elegante e preparatissima: con queste credenziali Monia Rota si è presentata al pubblico nel ruolo di conduttrice di "Un PO diverso... un PO di EROS". L'intervista si è trasformata in una piacevole chiacchierata che ha coinvolto il pubblico in modo vivace.

Dopo aver introdotto la situazione iniziale, la conduttrice si è incentrata sui  personaggi di "Love Beat", a partire da Kaprice, la Regina del Pop colta in un momento particolare, quello che la spinge ad accettare di fare delle audizioni per trovare un collaboratore. La posta in gioco è alta, altissima, tanto più che lei ha gli occhi del mondo puntati addosso; senza contare le dicerie diffuse dai media, in particolare da una certa giornalista. Ma Kaprice è tosta, è una che non vuole far trapelare le sue ferite, anche se sono sulla bocca di tanti, se non di tutti.

A questo punto, entra in ballo Jack, di cui Monia ha notato la singolarità. Jack non è il classico "maschio alfa", il conquistatore e dominatore, bello e impossibile dei romance "da manuale". Jack si presenta come un uomo che cerca il successo, ribaltando i ruoli più classici, in cui spesso è una protagonista femminile che cerca un'affermazione, alla maniera di "A star is born". Jack, affascinante, determinato e forte, non ha le caratteristiche della mascolinità più stereotipata, aspetto questo che ha sollevato curiosità e quesiti tra il pubblico, rispetto alle evoluzioni future del romance, a fronte della ridefinizione di ruoli e, va detto, di stereotipi. La domanda è questa: in futuro si manterrano i ruoli noti e tipici (meglio, stereotipati), legati a una visione consolidata, tradizionale e romantico-erotica? Continueranno a esserci uomini alfa e principesse da salvare? O il romance rispecchierà un'idea più fluida, plasmando nuovi ruoli e situazioni? 

L'autrice insieme alla conduttrice, hanno posto in evidenza sia il tema cruciale dell'identità, sia il valore aggiunto del lavoro sui ruoli consolidati nella forma del romance intesa come evasione, come sogno, come riflesso di un mondo differente da quello reale. La leggerezza non va intesa come superficialità o come replica di stereotipi; la scrittura, le storie sono anche dei mondi possibili o impossibili, l'amore può assumere connotazioni differenti, e così i ruoli, come i lettori e le lettrici sono molteplici. A prescindere dai dibattiti e dalle ideologie, dalle idee e dai mutamenti di ruoli e della società, va sempre considerata la molteplicità come chiave che consente l'espressione della creatività in tutte le sue sfaccettature. La scrittura non è a senso unico, anzi;  può proporre stereotipi, ma se la penna è valida e trova soluzioni narrative brillanti, la storia regge. Il parere va poi ai lettori e alle lettrici!

Per ammissione di Roberta, "Love Beat" è stata una bellissima possibilità di cimentarsi per la prima volta per lei in un genere, con la musica che detta il ritmo degli eventi, della passione. Perché la musica è arte, ma è anche il battito che consente di connettere carnalmente e spiritualmente Kaprice e Kack. La musica è anima e corpo e...  cosa accadrà poi... no spoiler! 

Per concludere

Una presentazione partecipata, con un bel pubblico e tanti spunti interessanti su cui riflettere. Grazie all'organizzazione per il coinvolgimento!

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