mercoledì 18 giugno 2025

"Tra di noi" di Christian Coduto: il lato doloroso delle relazioni

I termini "relazione tossica" oppure "partner narcisista" sono ormai così ricorrenti da essere usati in modo improprio; tanto più che i loro significati si legano al patologico, rischiando di farci perdere di vista le implicazioni effettive e umane dei legami. Forse sarebbe opportuno cercare di limitarne l'utilizzo, per tornare al concetto di relazione con tutte le sue implicazioni, gli aspetti positivi e i negativi. Già perché una relazione comporta sempre delle difficoltà, e rendendo tutto patologico, si rischia di creare dei mostri, laddove semplicemente si tratta di sentimenti che cambiano con il tempo.
 Anche se ci sono libri dedicati come questo: clicca qui, tutto va circostanziato.
In tal senso "Tra di noi" (Giazira Scritture) di Christian Coduto (leggi i post, clicca qui) è un esempio illuminante ed è un invito a guardarci dentro, ritrovando quegli amori perduti che ci hanno dato dolore. Ma che ci hanno fatto anche crescere.
Scopriamo tutto nella recensione. 

"Tra di noi": la trama  

Salvatore e Antonio.
Una relazione di quattro anni culminata in un’unione civile.
Una promessa d’amore eterno.
A distanza di un anno, però, Salvatore è profondamente in crisi: si rende conto di non provare più nulla per il suo compagno, se non un profondo affetto.
Qual è la decisione giusta da prendere? Lasciarlo e ricominciare daccapo, con tutte le inevitabili insicurezze o rimanere così, nella sua comfort zone, con la consapevolezza che il suo compagno è davvero innamorato di lui e non lo lascerebbe mai?
Una scelta è necessaria, fa parte dell’essere adulti.
Salvatore questo lo sa, ma non ha il coraggio di affrontare la verità.


La recensione: quando un amore finisce

"Ce lo siamo promessi dal primo giorno in cui abbiamo deciso di iniziare questa storia: nessuna bugia. Nessuna favoletta accomodante. Solo e solamente la verità. Per quanto dura e amara possa essere." Una promessa densa di implicazioni, ma tra il dire e il fare s'interpongono sempre delle dinamiche più complesse. Vuoi perché si spera sempre che l'amore ritorni, magari con un sorriso o durante una cena; o, ancora, in una notte di passione. Vuoi perché è sempre difficile pronunciare la parola "fine", soprattutto se non è lieto.

Nel sentire di Salvatore si ravvisa il dolore, qualcosa che pulsa e cresce giorno dopo giorno, coltivato dal'incomunicabilità della coppia. Si ha davvero l'impressione di vedere il muro eretto tra i due e un'infelicità che si scontra con quell'affermazione che ritroviamo spesso: "Non sono mai stato così felice", detta da Antonio. E così in "Tra di noi" la rabbia cresce, con il senso di impotenza, ma anche la paura di lasciare la zona di conforto che rinnova la promessa di eternità. Un'eternità mancata o forse dannata.

Abbiamo avuto il piacere di conoscere Christian Coduto, penna brillante di "Spalla@Spalla" e di "Ma perché non te ne vai". In questa sua terza opera il registro cambia nettamente, siamo nell'orbita del memoir con una forte componente introspettiva. Fermo restando il valore delle precedenti opere, dove l'umorismo non è fine a se stesso, ma porta a delle riflessioni sempre sul tema dei legami, qui c'è una maturazione rispetto all'esplorazione della relazione in sé, toccando anche nervi scoperti e non lesinando nel dispensare una certa crudezza di dettagli ed espressioni. 

In modo totalmente credibile, l'autore ci porta a ricordare quelle relazioni in cui i silenzi si sono sostituiti alle parole, i baci si sono raffreddati e le mani non si sono più cercate. Le relazioni finiscono e forse il dolore nasce dal fatto di non provare più le emozioni dei primi giorni, quando tutto sembra perfetto. Ma soprattutto l'autore non attinge al vocabolario ormai abusato che sembra voler frenare le relazioni e gli incontri. Nessuna "relazione tossica" o "partner narcisista" (che però esiste, clicca qui); lo spegnersi dell'amore è qualcosa che accade e che rivela qualcosa di noi e dell'altra persona. Semplicemente ci mostra che qualcosa è cambiato. E il coraggio consiste nell'affrontare il cambiamento. Ma non è da tutti.

"Tra di noi" ha una trama ben costruita, con un linguaggio essenziale e l'elemento introspettivo in evidenza. Il ritmo ci porta a un crescendo che ci conduce a un finale non banale, come l'autore non cede mai a luoghi comuni o cliché. C'è il sentimento, l'amore colto nei suoi aspetti più dolenti. E c'è l'autenticità della narrazione, cupa, rabbiosa e personale. 

"Tra di noi" di Christian Coduto: da leggere perché...

Christian Coduto racconta di un amore esaurito, e lo fa evitando termini che rendono patologico l'amore. Nella sua storia potremmo riconoscerci, dopo aver partecipato dello stato d'animo di Salvatore, con un colpo di scena che arriva come un pugno allo stomaco. Una storia dura e per fortuna priva della retorica corrente e fuorviante sulle relazioni. Ogni relazione è sempre qualcosa che nasce e si evolve in modo unico e irripetibile... le evoluzioni di questa, narrata in "Tra di noi", vi travolgerà.


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