Intorno alla prima metà dell'anno scorso era diffuso uno slogan significativo: "La diversità è ricchezza". Un'indubbia espressione di buone intenzioni e bellissimi valori. Ma poi ti accorgi che qualcosa non quadra. Che se esprimi la tua diversità - controcorrente, latrice di verità anche un po' fastidiose - vieni ghettizzato, censurato. Scopri che ogni parola è giudicata da un tribunale perentorio che si erge, dimenticando contesti e la forza dell'ironia e del senso dell'umorismo (ovviamente, salvo eccessi ed eccezioni) e che questa supposta differenza viene affogata in una pappetta indifferenziata che segue il senso unico della correttezza formale. Correttezza non priva di contraddizioni.
Visualizzazione post con etichetta Tahar Ben Jelloun. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tahar Ben Jelloun. Mostra tutti i post
Iscriviti a:
Post (Atom)