sabato 14 marzo 2020

Piccolo prontuario di scrittura creativa: trama le trame - Parte 2

Le trame sono infinite? Quante volte ci capita di sentire storie di plagi che sono stati smentiti da sentenze o da semplici argomentazioni?
Quando parliamo di trama, infatti, parliamo di un modello narrativo da cui prende le mosse la narrazione.

Secondo le definizioni correnti: "la trama è l’insieme degli eventi più importanti contenuti in un racconto, brano, romanzo etc."
Nei secoli sono stati ipotizzati numeri differenti di trame. Gli esperti concordano nell’affermare che le trame sono state già scritte e che le differenze sono fatte dai personaggi, dallo stile e, soprattutto, dai modi narrativi.
Tra le trame, per sintetizzare, seguendo recenti indicazioni elaborate dall’Università del Vermont, a partire dai titoli della letteratura inglese, sei sono le principali. Vediamo quali.


Quali trame possibili? 
Secondo studi recenti, sei sono le trame individuate.

Ecco l’elenco.
- Storia ascendente (da una situazione di privazione alla situazione di pienezza)
- Storia discendente (da una situazione positiva a quella di privazione)
- Storia di ascesa e poi di ricaduta
- Storia di caduta e poi di ridiscesa
- La fiaba secondo lo schema di Propp: ascesa-caduta-risalita; meglio ancora Equilibrio iniziale (esordio); Rottura dell'equilibrio iniziale (movente o complicazione); Peripezie dell'eroe; Ristabilimento dell'equilibrio (conclusione).
- La tragedia: caduta-ascesa-ricaduta
Essendo quella più nota e quella in cui meglio ci riconosciamo, porterò la narrazione topica della fiaba, in quanto è quella più vicina a noi.

La fiaba come esempio di narrazione topica
Alzi la mano chi non conosce la fiaba di Biancaneve. Proviamo ad analizzarla.
In Biancaneve troviamo una situazione iniziale di ascesa.
Biancaneve, la figlia del Re, orfana di madre, torna ad avere una famiglia. Cresce bellissima e ammirata da tutti.
Tutto sembra andare bene, ma la matrigna prova invidia per lei. Incarica un  cacciatore di ucciderla e di recarle i polmoni e il fegato a prova del compimento della missione. Il cacciatore obbedisce: porta la fanciulla nel bosco ma nel momento in cui sta per ucciderla, si impietosisce e la lascia andare.
Biancaneve allora vaga per il bosco e scopre la casetta dei Nani. I Nani la trovano lì e la accolgono; per la ragazza è l’inizio di una fase positiva nella sua vita. Con i Nani è felice, se non fosse che la Regina scopre attraverso lo specchio che Biancaneve è viva.
Così sotto mentite spoglie cerca per tre volte di seguito di ucciderla; la terza occasione è quella della mela avvelenata che condanna la giovane al sonno simile alla morte. I nani preparano una bara di cristallo dove ripongono la fanciulla, portata in cima a una collina. Qui, passato del tempo, arriva il principe che, rapito dalla bellezza della fanciulla, chiede ai nani di poterla trasportare al suo castello. I nani accettano e mentre la bara viene trasportata, avviene una caduta durante la quale Biancaneve rigetta il boccone avvelenato.
Da qui le nozze con il principe.

Quindi smentiamo la storia del bacio: le fiabe possono essere molto più realistiche di quello che pensiamo. Il risveglio di Biancaneve avviene grazie a un evento concreto e decisamente poco romantico.
Bacio o non bacio vediamo in questo classico un’organizzazione tipica della fiaba; organizzazione che diventa un modello di trama su cui poter lavorare.
Ovviamente è possibile provare a lavorare con gli altri modelli; la proposta nasce per non mettere troppa carne al fuoco. E non mi va di farvi bruciare le idee…
Presa quindi la trama della fiaba, parliamo di altri due elementi importanti: la fabula e l’intreccio.


Fabula e intreccio: organizzando la trama
No, non è mia intenzione soffermarmi troppo (anche perché ho scritto un articolo in merito: clicca qui). Parliamo di narratologia, ma facciamolo con l’obiettivo di arrivare alla pratica, bypassando ogni eccesso accademico. Così vi introduco due concetti chiave, correlati alla disposizione degli eventi all’interno di una narrazione.
La fabula è ciò che viene narrato secondo l’ordine cronologico. Si compone di:
- Situazione iniziale
- Vicissitudini
- Conclusione

L’intreccio è il modo in cui gli eventi vengono narrati, secondo una disposizione cronologica che è decisa da chi scrive.
Esempio: io posso decidere di narrare una storia poco prima del finale; in media res (a metà dell'accadimento); dall’inizio. Oppure, posso inserire dei passaggi che mi riportano indietro nel tempo (flashback) o delle anticipazioni (flashforward).

Nel mio scritto dovrò tenere conto di questi aspetti.

Esercizi: trama le trame!

I. Prendi una fiaba, leggila e prova a riscrivere il finale in modo che ci sia una caduta.
Tieni la situazione iniziale, le tre peripezie.
Proviamo con "Cenerentola"?

II. Prendi la stessa fiaba, mantieni la situazione iniziale ma cambia le tre peripezie e il finale.

III. Come sopra, cambia anche l’incipit.

IV. Crea una trama da alcuni eventi, luoghi, personaggi dati.

- Donna povera, uomo ricco, giovane innamorato, gioielli, furto, ladro, eroe.

- Lavoro, uomo, ricatto, donna perfida, disoccupazione, complotto.

- Giulia, Laura, segreto, Milano, viaggio, amicizia, difficoltà, problemi.

Foto da Pixabay

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